Oasis Tag Archive

Le reunion che vorremmo (oppure no?)

Written by Articoli

Sull’onda mediatica dei ritorni di Oasis e Linkin Park, abbiamo pensato a quali reunion vorremmo si avverassero (oppure no, chissà).
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Tra psych, shoegaze, dream pop e garage – Intervista ai DAIISTAR [ITA/ENG]

Written by Interviste

Quattro chiacchiere con la band di Austin in occasione della prima data inglese del loro lungo tour nel vecchio continente.
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shame – Food for Worms

Written by Recensioni

La band inglese riesce finalmente ad issare la propria bandiera sulla cima della metaforica montagna post-punk, laddove in pochi negli ultimi anni sono riusciti ad arrivare.
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Scottish Winds – Intervista a Vic Galloway (BBC Radio) [ITA/ENG]

Written by Interviste

Una cavalcata dentro la scena musicale scozzese dagli anni ’80 fino ai giorni nostri. E tante curiosità e racconti di un broadcaster di BBC Radio…
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Non solo Fontaines D.C.: 7 irlandesi da tenere d’occhio

Written by Novità

Il successo della band di Dublino catalizza l’attenzione sugli artisti connazionali.
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Un esordio senza tempo – Intervista a Revif

Written by Interviste

Leggi l’intervista di Futura 1993 al cantautore romano al debutto col suo primo EP.
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Dodici Tracce: non la solita playlist #06

Written by Playlist

Una rubrica in cui le illustrazioni di Stefania incontrano gli scritti e le playlist di Claudia, dando alla luce un racconto sonoro a forma di vinile.
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Who the fuck is Fabio Nirta? Intervista a un DJ “che ci fa tanto divertire”

Written by Interviste

Come se la passa oggi in Italia un uomo abituato a vivere di musica?
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Dodici Tracce: non la solita playlist #04

Written by Playlist

Una rubrica in cui le illustrazioni di Stefania incontrano gli scritti e le playlist di Claudia, dando alla luce un racconto sonoro a forma di vinile.
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What’s up on Bandcamp? [maggio 2020]

Written by Articoli

I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
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Jester in Jail – Now We Are Nothing Under The Morning Light [VIDEOCLIP]

Written by Anteprime

Guarda in esclusiva il video del secondo estratto da Memories faded & broken hearts, debut del trio di Pesaro.
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L’Introverso – Una Primavera

Written by Recensioni

“Mi rialzo da me, mentre affondano i marciapiedi”. L’Introverso da Milano stanno per dare alle stampe il loro primo album, Una Primavera, lavoro che parla di sconfitte incassate e di immediate resurrezioni con un taglio Brit Pop, Indie Rock. Dall’opener “Tutto il Tempo”, gradevole presa di coscienza di stampo Coldplay (anche se a loro piacciono gli Oasis)  si passa a “Manie di Grandezza”, pezzo con volontà catchy dal ritornello orecchiabile che risulta essere il brano centrale del lavoro ma che non riesce a pieno nell’intento del singolo spaccatutto, vittima di un eccessivo controllo e determinismo. D’improvviso però ci troviamo di fronte ad un calo, un freno a mano fisiologico poco motivabile che una band apparentemente “macchina da guerra dal vivo” non può di certo permettersi: “Il Finestrino” parla (anche) di sesso in macchina ma non percepiamo nulla di un momento così intimo; “Uguali” sceglie un arrangiamento irritante di stampo sanremese come anche “Prima o Poi”. Cosa succede, quindi? I quattro di Milano, e questa è una nota di gran merito, hanno ascoltato, studiato e fatto proprie molte formule tipiche del Brit Pop senza però, e questo è il problema, riuscire a plasmare  un prodotto nuovo e fresco e rimanendo spesso aggrappati a un certo Pop melodico italiano da (bassa) classifica. Ma non tutto è perduto, un disco va ascoltato fino alla fine per dare un giudizio. Sai che c’è, potrebbe andare meglio e credimi avrei diritto al meglio. Sento di rinascere, da oggi voglio una primavera per me: questo estratto dalla traccia di chiusura “Primavera” racchiude l’essenza di ciò che L’Introverso vuole esprimere. Semplicità, molto contenuto e una poetica diretta e precisa che, insieme a “Estranea” (dentro c’è tanto Marlene Kuntz) va a risollevare le sorti di un lavoro indubbiamente sopra la sufficienza ma a tratti incomprensibilmente tedioso. L’introverso ha idee, know-how e voglia ma per arrivare dritti al cuore dell’ascoltatore (come afferma lo stesso Nico Zagaria, voce della band), magari proprio come un “Pugno allo Stomaco”, bisogna liberarsi dalla gabbia virtuale e cercare di osare sempre di più.

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