3460608524. No, non è il mio numero di telefono. È il nome del nuovo album dei Nobraino, e il 27 gennaio l’hanno presentato al Tipografia di Pescara.
Il concerto è stato aperto da Le Strade del Mediterraneo, band abruzzese che ama unire il cantautorato alle musicalità Folk Pop. Il pubblico ne ha apprezzato le sonorità, e la formazione era già nota ai più, che cantavano spensieratamente i testi delle canzoni di Mattia Stirpe, dal loro album di debutto Quando gli Asini Voleranno.
Il tempo di un veloce cambio palco ed ecco apparire i pittoreschi Nobraino in tutto il loro splendore. Tipografia li ha ospitati spesso, ma a quanto pare il pubblico abruzzese non sembra mai pago dei loro spettacoli. Non a caso ho detto “spettacoli” e non “concerti”. La scelta dei costumi, gli accessori di scena, il telefono a disco onnipresente sul palco. Il carisma di Lorenzo Kruger, la voce e la tromba di Davide Barbatosta e tutta la band hanno trasportato gli ascoltatori per ben due ore, proponendo quasi l’intero nuovo album oltre ad alcuni immancabili classici come “Endorfine”.
Ritmiche Funk e più introspezione nelle liriche rispetto all’autoironia a cui ci avevano abituato, ma probabilmente 3460608524 è il disco più disco dei Nobraino, per usare le loro stesse parole. Anche per me quella a Tipografia è stata la data più data dei Nobraino. Buona visione e buona musica.
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Nobraino @ Tipografia, Pescara 27/01/2017 [PHOTO REPORT]
Susanna Stivali @ Museo delle Genti d’Abruzzo, Pescara 15/12/2016 [PHOTO REPORT]
Voce, elettronica, improvvisazione e interazione con il pubblico: sono questi gli ingredienti del concerto che Susanna Stivali ci ha proposto nella suggestiva cornice del Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo nel penultimo appuntamento di “Solo al Museo”: canzoni appartenenti a differenti mondi e stili musicali come pretesto per un viaggio attraverso le diverse possibilità e sfumature che lo strumento voce porta con sé, narrazione, invenzioni sonore, propulsione. Il Jazz inteso come luogo dell’improvvisazione è il punto di partenza di un percorso che arriva fino alle melodie popolari della tradizione italiana, al Folk e al Pop.
Susanna Stivali si è imposta negli ultimi anni come uno dei nuovi nomi del Jazz italiano. Si è esibita in importanti festival in Italia e all’estero, come Umbria Jazz Winter, Baronissi Jazz e l’International Folk Music Festival di Boston, e ha collaborato con artisti del calibro di Lee Konitz, Miriam Makeba, Chico Buarque De Hollanda, Fred Hersch, Jaques Morelembaun, Aaron Goldberg e Rita Marcotulli.
[foto di Antonello Campanelli]
Ex-Otago @ Tipografia, Pescara 07/12/2016
Mercoledì 7 dicembre 2016, gli Ex-Otago fanno tappa per la prima volta a Pescara per presentare il nuovo album Marassi. Il concerto si apre con il singolo “I giovani d’oggi” per proseguire tra brani vecchi e nuovi, accompagnati da un pubblico divertito che canta e balla dall’inizio alla fine del live, che si conclude con “Cinghiali Incazzati”.
Scorre con leggerezza, questo concerto degli Ex-Otago, che nel corso di quasi 15 anni si rinnovano senza forzare il loro cambio di rotta. Il talento melodico che contraddistingue la band genovese dagli esordi tiene insieme questa manciata di canzoni fatte di synth e anni 80 tocca il suo culmine quando parte la bellissima cover di “The Rhythm of the Night” e nel bis con “Quando sono con te”.
Per un’ora e trenta sono tutti contagiati dalla musica dolce-amara degli Ex-Otago. Un concerto leggero, ma sincero, in cui i primi a divertirsi sono quelli sul palco.
Erica Mou @ Museo delle Genti d’Abruzzo, Pescara 01/12/2016 [LIVE & PHOTO REPORT]
Con la consueta invidia aquilana mascherata da spocchia, mi dirigo di forza in terra pescarese per il MagFest – Festival di donne nel teatro contemporaneo. Il menù per la giornata del primo dicembre prevede una combo musicale distante per intenti, provenienze e finalità ma con le medesime cura e ricercatezza. Da un lato Doriana Legge, cantautrice e compositrice aquilana, che porta sul palco la sua sonorizzazione elettronica dell’unico film in cui vediamo Eleonora Duse, nota in questi lidi più per le sue frequentazioni che per il suo innato talento. Dall’altro lato Erica Mou, al secolo Erica Musci, pugliese trapiantata a Roma che per l’occasione raccoglie in uno spazio buio, intimo e quasi confidenziale la sua personalità e la sua chitarra.
La performance di Doriana avviene in un auditorium, il Petruzzi, tanto brutto quanto acusticamente impeccabile e ad accoglierla trova un pubblico discreto ma attento che non si risparmia dal fare domande che coinvolgono la Doriana Legge compositrice come la Doriana Legge docente di teatro.
La location della Mou è assai accattivante, una sorta di antro volutamente lasciato buio, due palloncini, una chitarra e lei. Poco più di una ragazza solo sulla carta d’identità. La profondità dei suoi testi ben si bilancia con l’ironia frizzante ma mai sopra le righe della sua persona. L’esecuzione è perfetta, suoni talmente puliti da sembrare quasi semplici eppure mai banali tanto da chiedersi come mai non sia ancora riuscita ad ottenere la notorietà che vantano alcune illustri colleghe. In controtendenza Erica si mostra timida mentre si esibisce e incredibilmente socievole nello sciorinare piccoli racconti e aneddoti sul suo ragazzo, sulla nonna o sul cambio di vita geografica e musicale. Un live ‘sottovoce’ ma mai noioso che regala ai presenti un’esecuzione de “L’Edera” di Nilla Pizzi che avrebbe emozionato anche lei e al contempo delle piccole sperimentazioni acustiche con un bicchiere colmo d’acqua e un cucchiaino.
Il nome dell’evento, che è lo stesso della sua ultima fatica musicale, a posteriori, sembra quasi un invito deciso. Tienimi il posto.
Daniele Silvestri @ Estatica | Pescara, 08/08/2016
Sono le 21:30 quando le luci si accendono e Daniele Silvestri sale sul palco del Porto Turistico di Pescara cominciando il concerto sulle note di “Marzo 3039”, e via ad alternarsi canzoni che almeno due generazioni di noi conoscono benissimo.
Silvestri si dimostra in ottima forma e passa abilmente da brani eseguiti con la chitarra a canzoni più intime che lo vedono alla tastiera. “Strade di Francia”, “Ma che discorsi”, “Le cose in comune”, “Sempre di domenica” fino a “La guerra del sale”, con le immagini di Caparezza proiettate sul maxi-schermo sullo sfondo.
Poi c’è anche un momento molto serio. Tre brevi filmati vengono proiettati alle sue spalle: il tema del primo è il diritto di voto alle donne, poi compare Enrico Berlinguer che parla di giustizia sociale, infine un intervento tratto dal Gay Pride. A seguire “A bocca chiusa” e “L’uomo col megafono”.
Ma la serata è ancora lunga! Daniele prende una chitarra, ci dice che suonerà qualcosa a sorpresa, inizia a muovere le dita sulle corde e i migliori romantici in un momento riconoscono un pezzo degli Otto Ohm: regalando un grande sorriso agli spettatori pescaresi appare Vincenzo Leuzzi detto ‘Bove’ sale e intona insieme a Daniele le sue “Strade inquiete” e “Fumo denso”, e poi ancora “A me ricordi il mare” e “Il mondo stretto in una mano.” Poi si congeda, e Daniele continua sulle note dei suoi grandi classici come “Gino e l’alfetta”, “Salirò”, “Testardo” e l’immancabile “Occhi da orientale”.
Sono già più di due ore che si suona a Pescara, e ormai dopo il bis pensiamo tutti che sia arrivato il momento dei saluti. E invece no! Iniziano le canzoni a richiesta! “L’autostrada”, “Samantha”, poi Silvestri lancia un tappo tra il pubblico: alla persona che lo afferra tocca scegliere ancora un pezzo, la scelta cade su “La paranza”, e via tutti a ballare.
Si chiude con “Aria” e il grande classico, “Cohiba”. Il pubblico è entusiasta. I musicisti si abbracciano, grandi sorrisi ed un inchino finale verso il pubblico.
Grazie Daniele, con le tue quasi tre ore di concerto ci hai regalato una serata strepitosa.
Al via la decima edizione di Onde Sonore, con Blonde Redhead e Salmo
Si è tenuta ieri mattina presso il Comune di Pescara la conferenza stampa di presentazione di Onde Sonore X, la rassegna abruzzese giunta alla decima edizione, alla presenza di Giovanni Di Iacovo e Giacomo Cuzzi, assessori rispettivamente alla cultura e ai grandi eventi. Il festival nasce a Lanciano, come il suo direttore artistico Paolo Paolucci, e nel tempo si è mossa in tutta la regione ed oltre, lavorando con artisti emergenti e grandi nomi del panorama internazionale indipendente. Da qualche anno Onde Sonore è stabile a Pescara, e insieme all’Indie Rocket Festival ne arricchisce l’estate musicale.
Il salto di qualità è arrivato già dallo scorso anno con Paolo Nutini, ma per celebrare il decennale della manifestazione ed accogliere al meglio i protagonisti di questa edizione la Città di Pescara mette a disposizione quella che è probabilmente la sua location più suggestiva, il Piazzale Michelucci all’interno dello Spazio ex Aurum, architettura industriale di inizio ‘900 recentemente recuperata nel cuore della Pineta Dannunziana.
Ad inaugurare la rassegna il prossimo martedì 19 luglio saranno infatti i Blonde Redhead, trio newyorkese di origini italo-giapponesi che non ha bisogno di presentazioni e di cui Di Iacovo in primis si è detto entusiasta, che eseguirà i brani di uno degli album più significativi della propria carriera, Misery is a Butterfly, per uno show inedito accompagnato da un quartetto d’archi.
La serata di giovedì 21, in collaborazione di Anastasio Karonis di Dada Live, sarà invece dedicata a tutt’altro genere e vedrà la presenza di Salmo, al secolo Maurizio Pisciottu, rapper nostrano pioniere di una nuova declinazione del genere, che abbraccia sonorità elettroniche e hardcore.
19 luglio, ore 21 | Blonde Redhead plays “Misery in a Butterfly” w/ String Quartet | ingresso 22 € + d.p.
21 luglio, ore 21 | Salmo “Hellvisback Tour” | posto unico 20 € + d.p.