Phoenix Tag Archive

Primavera a la Ciutat: guida pratica alla sopravvivenza

Written by Eventi

Qualche dritta per muoversi tra i club di Barcellona per gli appuntamenti in città.
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Flakes – Keep Going [VIDEOCLIP]

Written by Anteprime

Guarda in anteprima il nuovo video della formazione francese.
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Recensioni #05.2017 – Phoenix / Piccoli Animali Senza Espressione / Penguin Cafe / Andrea Laszlo De Simone …

Written by Recensioni

La Band della Settimana || M+A

Written by Novità

Negli ultimi anni hanno conquistato pubblico e critica e hanno condiviso lo stesso palco di artisti come Disclosure, Phoenix, MGMT e M.I.A.

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Senatore – Bisogni Primari

Written by Recensioni

Torino è da sempre una fucina fervida di creazioni musicali, alcune nuovissime, alcune debitrici delle diverse band Alternative che, nel corso degli anni, sono più che emerse dal panorama locale. Questo secondo caso riguarda anche i Senatore.
Sin dalle prime battute di “Intro”, la band definisce il suo stile: un Indie-Pop elettronico che ammicca spesso e volentieri alla Dance, come anche nella successiva “A Sangue Gelido”: rime ossessive, accenti tonici verbali sbagliati perché sottesi alla metrica della forma musicale. Nelle tracce successive, però, le ispirazioni diventano più variegate e meno scontate: “Gli Avvocati” è un bel brano fresco ed elegante, alla Phoenix, mentre la title-track “Bisogni Primari” non può che ricordare i concittadini Subsonica (e, non a caso, il disco è stato mixato da Max Casacci in persona, presso l’Andromeda Studio). Le liriche dei Senatore si distinguono dai brani di genere simile per le tematiche affrontate: c’è la voglia di essere impegnati, c’è il bisogno di esprimere qualcosa di più del puro divertimento che il ritmo cadenzato suggerirebbe. È il caso de “L’Anticiclone Nord”, che potrebbe serenamente diventare la hit dell’estate con il suo bell’andamento scanzonato (ma solo in superficie) e richiami alla Killers.
E se si fa Dance, per quanto filtrata dall’Indie e dall’Alternative, non si può che pagare un debito anche agli anni ’90, come in “Shampoo”, che si connota subito come brano radiofonico e non può che farmi immaginare scampagnate estive in auto, coi finestrini abbassati e la musica a un volume accettabile per contrastare il rumore del vento e dell’asfalto.
Antitetica al midollo è “Disciplina Zen”, che di meditazione, calma e pace ha proprio poco o nulla considerato invece quanto musicalmente parli più di dance floor, di ascelle sudate e capelli scombinati dalla frenesia del movimento. E non credo sia un caso che il titolo scelto per la traccia successiva sia “Un Crollo Mistico”: velocità contenute rispetto alle tracce precedenti e chitarre che giocano a fare contrappunti melodici nelle sezioni strofiche per concedersi poi il ruolo di protagonista nel riff principale.
Fin qui, Bisogni Primari, è un disco più da sentire dal vivo che non nel salotto di casa, ma con “Qualche Scintilla” la sensazione cambia leggermente. Vuoi che sul piano fonico la band si rifaccia più o meno intenzionalmente ai Kasabian, come nella successiva “La Casa del Popolo” o vuoi che, come sembrerebbe confermare la chiusura con quel titolo, “Tipi Classici”, la band sta omaggiando le origini più elettriche che elettroniche (più Foals che i nuovi Coldplay – grazie al cielo!), ma il finale del disco ha davvero sposato il mio gusto.

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Il Video della Settimana: TACDMY – “Somebody Sometimes”

Written by Senza categoria

Si chiamano Academy o più semplicemente TACDMY e sono una giovane band friulana danzereccia e promettente che miscela Phoenix, Digitalism, Daft Punk, Franz Ferdinand e The Strokes. Il 3 giugno è uscito il loro album di debutto Maning of Dance in contemporanea con la clip del primo singolo “Somebody Sometimes, realizzato da Ale degli Angioli (M+A) che è anche il video scelto questa settimana da Rockambula e che potrete vedere di seguito ed in homepage fino al prossimo sabato.

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Musica e Cinema. Walk the Line (Quando l’Amore Brucia L’anima).

Written by Articoli

Da questa settimana inauguriamo un nuovo appuntamento nel quale analizzeremo e presenteremo diverse pellicole che, in qualche modo, hanno avuto a che fare in maniera diretta ed evidente con il mondo del Rock e della musica in generale. Parleremo di film biografici su grandi musicisti, pellicole la cui colonna sonora ha acquisito più fama delle immagini, musical e quant’altro. L’appuntamento è ad ogni martedì, nella sezione articoli. Buona lettura e, magari, buona visione. Quest’oggi tocca al grande Jonny Cash.

Walk the Line (Quando l’Amore Brucia L’anima).

walk

Il film racconta della vita di Jonny Cash (Joaquin Phoenix) e del rapporto con quello che sarà il grande amore della sua vita, June Carter Cash (Reese Whithrspoon). Il canovaccio è il classico del biopic cinematografico americano. L’ascesa: un’infanzia difficile segnata dalla morte del fratello, il rapporto tormentato con il padre, le prime avversità economiche legate alle difficoltà dello sfondare nel mondo della musica, fino ai primi successi. La caduta: i primi problemi legati alla notorietà, i tradimenti coniugali e la spirale di dipendenza di droga e alcool. La rinascita: il ritorno sulle scene e al successo con affianco June. Il plot appare scontato, ma il film ci racconta cose interessanti, come la nascita del genere Rockabbilly, dell’epoca d’oro della Sun Record di Memphis e dei primi concerti di Cash assieme a Elvis Presley e Jerry Lee Lewis. Quindi in generale, dell’epoca del benessere americano, quello che nell’immaginario collettivo sarà legato in modo molto banale a Happy Days (o ad American graffiti per i più esigenti) ma anche i suoi lati oscuri. Il vero personaggio forte della pellicola appare June Carter, anche per l’ottima interpretazione della Whiterspoon (premio Oscar per questo film). June Carter è un personaggio granitico (almeno da come ci viene descritto dalla pellicola); enfant prodige dalla musica, è conscia dei suoi limiti, tanto da compensarli con un’irriverenza del tutto originale.

Una essenziale sequenza ci dimostra tutto il suo carattere, quando nel giro di cinque minuti si sente, prima osannare per la sua carriera e poi criticare per il suo divorzio, uscendone in entrambi i casi con stile. È una fotografia dell’America di quegli anni, abbagliata dal primo divismo, ma ancora bigotta e reazionaria.È lei con la sua forza e il suo amore a salvare Cash dalla sua dannazione. Altro momento importante, come del resto lo è stato per la storia della musica, è come viene raccontata la creazione e la realizzazione del live nella prigione di Folsom. Il concerto apre il film, per poi staccare con un lungo flashback, ma già dalle prime immagini si può ascoltare il rumore di libertà che traspare da quel live. Quando “l’uomo in nero” propose ai produttori quel concerto si vide ricevere un secco rifiuto, lo stesso che gli fece anni prima, con le stesse motivazioni, Sam Philips alla sua prima audizione. Questa volta però, forse per intuito o per cocciutaggine o anche perché quella musica era dentro di lui, Cash va avanti realizzando uno dei migliori album della storia della musica.

Insomma, meglio la sua musica del film che racconta la sua vita (questo è il minimo), ma resta un film godibile e vedibile per tutti, oltre che dai fan del genere e per gli amanti della musica.

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Fitz And The Tantrums: annunciata l’unica data italiana

Written by Senza categoria

Reduce dal clamoroso successo dell’album di debutto del 2010 Pickin’ Up the Pieces, la band soul pop di Los Angeles arriva in Italia per un’unica data per presentare il nuovo More Than Just a Dream, in uscita il 7 maggio del 2014. Prodotto da Tony Hoffer (Beck, M83, Depeche Mode, Phoenix) presso The Sound Factory, Studio B a Los Angeles, il nuovo lavoro sarà pubblicato da Elektra Records. Sarà possibile sentire la band dal vivo in un’unica data italiana, al Tunnel di Milano il prossimo 14 marzo.

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Capital Cities – In a Tidal Wave of Mistery

Written by Recensioni

Immaginatevi una Los Angeles assolata in un caldo pomeriggio di un giorno qualunque, un pc, un portale di annunci di lavoro. Purtroppo non è l’incipit della mia opera prima, ma quello della mirabolante storia dei Capital Cities. Il duo Elettro Pop che sta spopolando su molte classifiche internazionali, nato per caso dall’incontro on line di Ryan Merchant e Sebu Simonian. Dopo anni di lavoro insieme dedicato alla composizione di musiche commerciali hanno pubblicato il maggio scorso il loro primo album In a Tidal Wave of Mistery. L’album interamente autoprodotto dai due apre letteralmente le danze con il tormentone “Safe and Sound”. Questa canzone, come i Capital Cities, ha una storia curiosa: pubblicato nel 2011, il brano è passato in sordina al grande pubblico finché un marchio di telefonia ha deciso di usarla, probabilmente per il basso costo dei diritti e l’orecchiabilità del pezzo, come jingle per la sua campagna pubblicitaria.

Da questo momento in poi il brano ha conseguito consensi e successo esponenziale tanto da essere incluso nel videogioco FIFA14 e in altre campagne pubblicitarie. Ma se una rondine non fa primavera, una hit da classifica non fa un album da urlo. Le dodici tracce sono genericamente orecchiabili e sicuramente influenzate dalla “mano invisibile” della major, che se per le teorie economiche rappresenta qualcosa di provvidenziale e auspicabile, in questo frangente smorza e appiattisce le potenzialità espressive dei due Hipsteroni californiani. Su tutto aleggia un’aurea dal sapore fortemente 80 che ammicca allo slow disco fatta da synth preponderanti e voce effettata, con chiare citazioni a icone Pop del periodo come Farrah Fawcett e Michael Jackson. Quindi, indossati leggings e scaldamuscoli, per non sentirsi inadeguati all’atmosfera, ci lanciamo in pista con “I Sold my Bed, but not my Stereo” dall’anima furbescamente Dance alla maniera del navigato Will.I.Am, per poi fare un balzo più in là e lasciarci corteggiare da “Center Stage” e “Kangoroo Court” di indiscutibile stampo Daft Punkiano. C’è spazio anche per le sonorità Funky di “Origami” e i suoni vintage di “Chartreuse”,che a primo acchito richiamano le idee dei primi Phoenix ma non riescono però a reggere il confronto, nonché la classica ballad melodica “Lazy Lies”.

Non manca niente, nemmeno la comparsata di un riesumato André 3000 degli Outkast in “Farrah Fawcett Hair, che sa più di esigenza contrattuale, che di vera collaborazione, poiché non riesce minimamente a imprimere il proprio sound Funky e la sua proverbiale ecletticità al pezzo. Il duo californiano, ben accompagnato per mano, sa cogliere il momento e s’incanala ottimamente nel filone musicale del momento e di cui si nutre la gran parte della musica commerciale degli anni 2000, cercando comunque attraverso testi meno banali rispetto alla media di imprimere un po’ di personalità. In a Tidal Wave of Mistery suona felicemente Pop, ritmato, ben arrangiato, ma senza grandi eccellenze, insomma un successo di pubblico assicurato, cha fa del matrimonio tra Dance e Pop la carta vincente. Per quanto sono certa che molte delle dodici tracce scaleranno le classifiche di molti paesi e che le ritroveremo a più riprese in spot, video e programmati sulle frequenze di molte radio, a mio giudizio quest’album d’esordio, anche dopo ripetuti ascolti, lascia una sensazione che rispecchia in maniera fedele il titolo prescelto: una marea di mistero.

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. Parquet Courts.

Written by Senza categoria

Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Domenica 25 agosto p.v. alle ore 18.45 Parquet Courts

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


PARQUET COURTS / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. Is Tropical .

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Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Domenica 25 agosto p.v.  alle 17.50 Is Tropical

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


IS TROPICAL / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. V V Brown.

Written by Senza categoria

Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Domenica 25 agosto p.v.  alle 22.05 V V Brown.

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


VV BROWN / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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