Bene ci siamo, le Pills di questa settimana sono arrivate. E’ possibile avere effetti collaterali, anzi, sarebbe necessario averli per godere tutta l’energia positiva sprigionata dalla musica. Siete pronti?
A voi le Pills…
Silvio Don Pizzica
Neutral Milk Hotel – In The Aeroplane Over The Sea (USA 1998) Indie Rock 5/5
Ispirato dal Diario di Anna Frank ecco il più grande e straordinario concept album indie.
Bauhaus – In The Flat Field (UK 1980) Gothic Rock 4.5/5
Il post punk e il dark si fondono in un goth rock glam teatrale e terrificante mai come prima. Fondamentale primo album di una band storica.
Marco Lavagno
The Gaslight Anthem – Handwritten (USA 2012) Rock 4/5
Si sempre il solito vecchio suono: americanissimo, a metà tra Springsteen e Social Distortion, tra New York e la West Coast, tra il cuore e il motore di una vecchia Cadillac. Nulla di nuovo, però questo disco ha la benedizione di Nick Hornby e non è roba da tutti.
Gotthard – G. (CH 1996) Hard Rock 5/5
Ruvido e melodico, tanto chitarroso. Arriva dal freddo ma è più caldo di tutto ciò che è uscito da Los Angeles in quegli anni. Un diamante grezzo di vero rock’n’roll, incastonato nella nostra timida Europa.
Marialuisa Ferraro
The Black Angels – Indigo Meadow (UK 2013) Rock 2.5/5
Una psichedelia che spesso ricalca fedelmente i maestri del genere, ma che che si caratterizza per un trattamento armonico meno ardito e un maggior controllo delle sonorità. Un ascolto piacevole ma che non sconvolge certo per originalità e spessore.
Os Mutantes – Fool Metal Jack (BRA 2013) Rock 5/5
Ellamadonna. C’è tutto qui dentro. Ogni traccia è completamente diversa dall’altra, le influenze sono disparatissime, dal rock britannico degli anni ’70 alla musica leggera, dal musical alla bossa nova, dal funky alla world music, e tutte scandagliate con grande maestria.
Ida Diana Marinelli
Lady Gaga-The Fame Monster (USA 2009) Dance-Pop 0/5
Non c’è bisogno di descriverla, perché la conosciamo tutti. La sua fama un giorno la paragonò a quella di J.S.Bach. Magari Lady Gaga girando il mondo fa ballare i ragazzi nelle discoteche, ma Bach, non spostandosi mai da Lipsia, fa studiare e suonare gente di tutto il mondo ancora oggi e lo farà ancora per molti secoli. E Lady Gaga che fine farà?
David Garrett-Virtuoso (D 2007) Classica-Rock 4/5
Violinista tedesco, bello e bravo, che spazia tra classica e rock. Che il suo repertorio sia stato costruito a tavolino per un progetto commerciale? La musica classica non venderebbe, ma un biondo che suona i Metallica al violino, sì.
Lorenzo Cetrangolo
The Decemberists – Picaresque (USA 2005) indie rock- folk 4.5/5
Capolavoro del gruppo di Portland. Un must per ogni amante del folk “moderno”.
Nas & Damian Marley – Distant Relatives (USA 2010) hip hop- reggae fusion 4/5
L’insolita coppia mescola hip hop e reggae in nome dell’Africa. Da provare.
Arisa – Amami (ITA 2012) pop 3.5/5
La cantante si conferma una delle migliori voci in circolazione, ma le canzoni non brillano. Non male, comunque.
Ulderico Liberatore
Unida – Coping With The Urban Coyote EP (USA 1999) Stoner Rock 3,5/5
Il desert rock non esplose mai sul serio lasciando ai fichetti le classifiche ma quest’album fine ’90 è la sintesi perfetta di un decennio eccezionale per la musica borderline.
Max Sannella
Consolidated – Business Of Punishment (USA 1994) Funk-Rap 4/5
La trasformazione e l’urlo contro il sistema americano a suon di industrial ed echi Hendrixiani
Ry Cooder – Borderline (USA1980) Blues contaminato 5/5
Il grande suono di una chitarra virtuosa, e la firma di una mano che non ha precedenti.
Julina Cope– Droolian (GB 1990) Psichedelia 5/5
La voglia e la sintesi psich che gioca tra fremiti rock e accennni di tensione.
Riccardo Merolli
Nirvana – Bleach (USA 1989) Grunge 5/5
Sono passati diciannove anni dalla morte di Cobain, un omaggio è più che doveroso con un disco ai limiti del massacro. Bisogna (ri)metterlo a cannone nello stereo e sentire quel sound che forse abbiamo iniziato a dimenticare.