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Ghali @ Pin Up, Mosciano S.Angelo (TE) 07.12.2017
Lo show del 7 dicembre scorso che ha visto Ghali sul palco del Pin Up Disco & Live è stata l’occasione per tantissimi ragazzi abruzzesi di ascoltare dal vivo per la prima volta il loro idolo e fenomeno del momento.
(foto di Antonello Campanelli)
Siren Festival, Vasto (CH) | 27-30.07.2017
Avete già nostalgia del Siren Festival, vero? Eccovi una ricchissima gallery dell’edizione 2017 artista per artista!
(foto di Antonello Campanelli)
L’Officina della Camomilla @ Ohibò, Milano | 06.05.2017
Ebbene sì, lo ammetto: sono un seguace (laico) del tempio de L’Officina della Camomilla da quando suonavano coi giocattoli nei sotterranei dei Navigli. In genere non riesco a innamorarmi del lo-fi, di questo aleggiante scazzo perenne come asse portante dell’arte e della vita, ma di Francesco De Leo i miei occhi (tutti e tre) hanno sempre visto con tenerezza il lato letterario, la lunaticità espressiva, l’assurdità avanguardistica degli esiti da quasi-cut-up dei suoi esperimenti di paroliere.
(foto di Eleonora Zanotti)
Wild Beasts @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) 25/10/2016
Il loro ultimo lavoro in studio (Boy King, uscito lo scorso agosto, il quinto sotto Domino Records) è stato l’ennesimo tiro messo a segno per i caleidoscopici Wild Beasts, da ormai un decennio tra i più compiuti e concettuali nel panorama Indie Rock britannico.
Siren Festival 2016, Vasto (CH) | 22-23.07.2016
Quello di periferia è un concetto tra i più relativi ma in Italia la periferia musicale è inscrivibile nello stesso perimetro che individua quella geografica, quello stivale appeso all’Europa e alla speranza di vedere gli artisti internazionali varcare latitudini al di sotto di quelle padane.
(foto di Francesca Santacroce)
Explosions In The Sky @ Circolo Magnolia, Segrate (MI) 31/05/2016 [PHOTO REPORT]
Il circolo Magnolia di Segrate (MI) ha ospitato martedì 31 Maggio sul suo palco esterno i texani Explosions in the Sky.
I ragazzi di Austin hanno pubblicato il 1° Aprile scorso la loro ultima fatica The Wilderness, disco che personalmente, per quanto ben suonato e per quanto al suo interno si trovino pregevoli trame, trovo un po’ piatto ma che eseguito dal vivo riesce a trovare maggiore visceralità (inevitabilmente considerando che on stage i ragazzi, come noto, non si risparmiano).
I picchi emotivi più elevati sono comunque giunti coi brani più datati del repertorio del quintetto tra i quali “Greet Death”, “The Birth and Death of the Day”, “Your Hand in Mine” ed il travolgente finale di “The Only Moment We Were Alone”.
Insomma, anche questa volta le esplosioni, nel cielo e nel cuore, non sono mancate.