Con i mondiali ormai partiti ufficialmente, la nostra scelta del video della settimana cade inevitabilmente su “Federation Tunisienne de Football”, fresco singolo della band tutta italiana C’Mon Tigre. La clip è stata curata da Gianluigi Toccafondo, noto illustratore e autore di diversi cortometraggi animati e recentemente al lavoro anche con Vasco Brondi. La clip celebra il gioco del calcio, in una esplosione di colori in musica e danza. Potete vederla di seguito e in homepage fino al prossimo sabato!
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Il Video della Settimana: C’Mon Tigre – Federation Tunisienne de Football
In.Visible – HaveYouEverBeen?
Un progetto solista dall’esito Elettro Pop che nasce da ispirazioni Rock di spessore. In.Visible è lo pseudonimo di Andrea Morsero, già attivo nella scena underground italiana come batterista e DJ.
Il primo singolo estratto espone in maniera abbastanza completa ciò che bisogna aspettarsi da HaveYouEverBeen?. “Leather” è un tuffo di testa nell’elettronica ritmata degli anni 80, che comporta in sé l’alto rischio di essere un tuffo nel vuoto se nel frattempo sono trascorsi tre decenni e soprattutto se non si è Dave Gahan. L’ispirazione che Morsero trae dalla faccia più danzereccia dei Depeche Mode è palese, oserei dire un po’ sfacciata, a cui lui sembra però avere poco da aggiungere.
Ritmato sì, ma non abbastanza euforico da far scuotere le membra. Il fulcro attorno a cui far ruotare il resto sembra essere riservato alla voce, dal timbro ammiccante ma spesso ostentato e prevedibilmente effettato: le prime tracce scorrono via su tappeti sintetici su cui questa si sdraia comoda insieme alle seconde voci, in un susseguirsi di brani che nonostante alternino ritmi più serrati a ballad elettriche in una miscela gradevole fanno però fatica a trovare un angolino di memoria e di cuore in cui depositarsi. L’invadenza del cantato mi appare ormai indiscutibile quando mi sorprendo a godermi la strumentale “Stagen”. Sul finire del disco spunta invece fuori un ben più interessante lato New Wave del progetto, che scorre fluido grazie ad una sezione ritmica più marcata e le tonalità che scendono e si fanno un po’ da parte (“The Second Way”), oppure mostra una tendenza Romantic che evoca gli Ultravox, ma senza scendere nella mera citazione (“Feel”). È solo sull’ultima traccia che mi sembra di scoprire la naturale vocazione del timbro vocale di Morsero, sul più classico dei Rock melodici con crescendo di archi finale. In.Visible sembra più un saggio di tutte le facce che il progetto potrebbe assumere piuttosto che il risultato della scelta di una forma compiuta di espressione. Un background di tutto rispetto che senza qualche tocco reinterpretativo più audace rischia però di appiattirsi in un Pop senza molte vie d’uscita.
La Band della Settimana: Le Mura di Mos
Le Mura di Mos nascono nel gennaio del 2013 a Carpi (MO) da un’idea di Alessandro Delle Monache e Davide Greppi (rispettivamente ex cantante/chitarrista e batterista dei Frammenti di Settembre), i quali reclutano subito Giacomo Gasparini al basso. La band inizia a comporre brani originali di stampo Alternative Rock. A febbraio 2014 la band riesce ad ampliare notevolmente il sound e l’impatto nei live con l’aggiunta di Matteo Magnani (ex Freeman Stone) in qualità di chitarrista/tastierista. Il 19 aprile 2014 a La Tenda di Modena la presentazione del primo lavoro discografico, completamente autoprodotto, Come Sempre non Sai più.
Rockambula al Primavera Sound, Day 2 (under the rainbow)
Day 2, di nuovo sotto la pioggia. Tra temporale tropicale e metropolitana intasata capisco che dovró rinunciare a John Grant. Quando spunta fuori quello che è già diventato l’arcobaleno più celebre di Instagram, le grida di gioia del popolo del Primavera assiepato in attesa sotto gli stand esplodono unanimi. Si torna di corsa sotto ai palchi.
Neopsichedelia e bassi penetranti all’ATP con i Loop.
Notevole la performance delle Haim, ma resto nelle retrovie perchè tra poco ho un’appuntamento importante a cui non posso permettermi di arrivare in ritardo.
Ed eccoli qua. la performance degli Slowdive è davvero un “tuffo lento”, in un universo sonoro in grado di farsi di volta in volta sognante oppure inquieto, ma sempre più intenso.
Dolorosa scelta quella di non lanciarsi nella folla e poter vedere i Pixies soltanto dai maxischermi, ma tra poco ho un’altra corsa all’assalto della prima fila sotto il palco Sony.
The National, melodici e sincopati, con quella sezione ritmica così trascinante. mi lascio pervadere come ogni volta dalla voce calda di Matt Berninger, che come consuetudine si arrampica, vaga, rompe a terra un paio di microfoni, si lancia tra il pubblico. Il tutto senza smettere un attimo di cantare.
La Band della Settimana: Majakovich
“Majakovich è un trio. Majakovich non sa bene l’inglese ma si adopererà per impararlo. Majakovich non sa fotografare e non credo voglia impararlo. Majakovich tende al partenopeo perchè convinto dell’assoluta potenza della Napulè’essong! Tre majakovich su tre sanno cucinare. Un majakovich su tre non ti crederà mai. Due majakovich su tre pure. Un majakovich su tre è irrimediabilmente bello. Tre majakovich su tre sono amanti di donne altrui. Majakovich è squisitamente eterosessuale. Majakovich è campione mondiale 2007 di tiro alla fune. Majakovich è pizza, mafia e mandolino. Majakovich è assolutamente majakovich.
Majakovich viene da esperienze precedenti. Nasce poco oltre la metà esatta del 2006. Il 20 dicembre 2010 esce Man Is a Political Animal by Nature. Disco di sette tracce registrate al “Blocco A studio” da Giulio Ragno Favero. Dal dicembre 2010 al dicembre 2011 Majakovich suona un bel pò ovunque. Nell’ottobre 2011 Majakovich parte per un viaggio negli Stati Uniti lungo la Route 66 con gli Afterhours e apre il loro show all’Echoplex di Los Angeles. Tornati in Italia, nel dicembre 2011 suonano all’Alcatraz di Milano in apertura agli stessi Afterhours. Nel marzo 2012 esce Meet Some Freaks on Route 66, disco registrato durante il viaggio negli Stati Uniti, in cui suonano “Dolphins” di Fred Neil insieme agli Afterhours. Nel 2012 apre gli show di Afterhours, The Zen Circus, Bud Spencer Blues Explosion.” Da pochissimo è uscito il loro nuovo album intitolato ironicamente Il Primo Disco Era Meglio e sono loro la nostra nuova Band della Settimana!
Redline Season – Invictvs
Usiamo l’immaginazione e ipotizziamo di trovarci a camminare su un terreno paludoso disseminato da sabbie mobili, muovendoci in punta di piedi nel tentativo di prevedere le trappole. Questo è lo scenario nel quale ci sembra di piombare all’ascolto di Invictvs, seconda fatica dei Redline Season. Non sono a conoscenza della relazione tra il nome della band e il brano “Red Line Season” dei These Arms Are Snakes , ma non trovo, a dir la verità, grosse distanze stilistiche tra i due gruppi. Sicuramente i cinque modenesi avranno assaporato quanto di buono fece il combo di Seattle in ambito Noise e Post-Hardcore, magari prestando un orecchio particolare a Tail Swallower & Dove, album in cui è appunto contenuta la traccia a cui accennavo poc’anzi. Le bordate iniziali “Fallacy” e “Deaf Heaven” (probabile che nel Paradiso dei sordi ci si finisca se spariamo ad un volume troppo alto Invictvs) ci conducono tra labirinti ipnotici e sortite in ambienti i cui strilli disperati paiono provenire dalle mura di un manicomio criminale. “Black Battles”, canzone che preannunciava l’uscita del disco, è un pelo più sotto controllo, pur cibandosi di quella specie di calma apparente persistente per tutta l’opera. Il doppio capitolo “Phoenix” si presenta dapprima come il classico pezzo riflessivo composto esclusivamente dalla voce pulita accompagnata dalla chitarra acustica (“Phoenix First”), per poi sorgere come una fenice (“Phoenix Last”) con una stizza ingovernabile degna dei migliori Jesus Lizard (veri numi tutelari del Noise negli anni ‘90).
La ricerca di un sound veramente nuovo sul territorio italiano è l’obiettivo che si sono autoimposti. Sono molto vicini alla meta. Così su due piedi l’unica somiglianza che mi viene in mente è quella con gli ormai sciolti Cut Of Mica, anche se il loro rumoroso Mathcore doveva parecchio agli Shellac, meno attenzione, quindi, alla forma canzone e maggior spazio ai suoni estremi del genere, feedback di chitarra compresi. Non è il caso di rovinare la festa a nessuno perché, a conti fatti, i Redline Season ci appagano, 40 minuti della nostra vita spesi più che bene.
Rockambula vi racconta il Primavera Sound in diretta. Noi ci saremo!
Da giovedì 29 a sabato 31 maggio torna l’appuntamento ormai consueto al Parc del Forum con quello che è uno dei festival più importanti d’Europa, il Primavera Sound Festival di Barcellona. Dalla prima edizione del 2001 al PobleEspanyol di una sola giornata e una line-up che contava una decina di artisti si è passati negli anni alla formula della tre giorni, che propone in totale oltre 200 live show, e ad una seconda edizione in Portogallo, nella cornice della città di Porto. Il Primavera Sound si è contraddistinto negli anni per una proposta musicale eclettica che lascia spazio agli amanti di ogni genere, con un occhio di riguardo per le novità degne di attenzione, che in ogni edizione hanno affiancato grandi nomi quali Patti Smith, Wilco, Nick Cave, Neil Young, My Bloody Valentine, PJ Harvey, Pet Shop Boys, solo per citarne alcuni.
Quest’anno, per quanto riguarda i soli headliner, si esibiranno Arcade Fire, Pixies, Nine Inch Nails, Mogwai, Queens of The Stone Age, The National, Slowdive, Caetano Veloso, Kendrik Lamar. Anche per quanto riguarda gli eventi musicali Barcellona si conferma un contesto mediterraneo atipico, per la capacità di gestire un evento paragonabile a Glastonbury o a festival d’oltreoceano del calibro di Lollapalooza e Coachella, ma soprattutto per la volontà di investire in eventi culturali come questo, imprescindibili per poter comprendere l’evoluzione del panorama musicale mondiale. Quest’anno Rockambula presenzierà all’evento, a partire da mercoledì 28, giornata in cui il palco ATP sarà già attivo e tra gli altri si esibiranno i Temples, una bella rivelazione del 2014. Gli eventi collaterali al festival inizieranno infatti da oggi e dureranno fino a mercoledì 4 giugno, nei club della città catalana e al Forum stesso. Nei giorni del festival cercheremo di districarci tra gli undici spazi in cui si susseguiranno le performances, nel tentativo di raccontarvi il più possibile di ciò che l’edizione 2014 del Primavera Sound offrirà. In attesa di un intenso live report, seguiteci sulla pagina facebook di Rockambula per aggiornamenti in tempo reale e testimonianze fotografiche dei live show!
Il Video della settimana: Il Triangolo – “Un’America”
Guarda qui il videoclip di questa settimana.
Continue ReadingLa Band della Settimana: Daiquiri Fantomas
“La band (Marco Barrano / Chiara Lucchesi / Dario Sanguedolce) con base a Caltagirone è nata durante una jam session estiva, nel 2010. Sotto contratto con l’etichetta inglese Blow Up Records dal 2012, i Daiquiri Fantomas danno vita alle più disparate architetture sonore, attraverso una marcata sperimentazione con l’uso di strumenti acustici ed elettronici vintage, uniti alle nuove tecnologie. Benché l’elettronica sia molto presente, il trio non disdegna l’uso di un certo humour respingendo il cliché che la musica sperimentale debba essere noiosa. Alcune delle loro influenze musicali sono Beatles, Robert Wyatt, Kraftwerk, Air.
Il singolo di debutto, “Moon Raga”, uscito nell’aprile 2013, ha un colorato sapore Neo-Psichedelico, in cui il mijwiz, un piffero mediterraneo, richiama le cornamuse celtiche. Il primo album, MHz Invasion (12 Agosto 2013) è stato suonato, mixato e prodotto dalla band in Sicilia, con un missaggio addizionale di Nick Terry ai Malabar Studios di Oslo, e il mastering di Nick Bennett al Revolution Mastering di Londra.
La Daiquiri Fantomas Live Full Band comprende anche Alessandro Barrano (batteria, percussioni, live electronics) e Daniela Parisi (tastiere, basso, percussioni).”