La redazione di Rockambula si prende qualche giorno di riposo a cavallo di Ferragosto. Il sito non verrà aggiornato da domenica 11 a domenica 18 agosto. Torneremo regolarmente con la pubblicazione lunedì 19 agosto. Buone vacanze a tutti!
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Midnight Faces – Fornication
Le due facce di mezzanotte che stanno dietro a questo progetto arrivato direttamente dalla capitale dello stato capitalista per eccellenza sono Philip Stancil e Matthew Warn. Warn inizia ben presto a fare musica con un amico d’infanzia, Jonny Pierce, poi voce dei The Drums (con lui Jacob Graham, Adam Kessler e Connor Hanwick), band Indie Pop in orbita dal 2009, con all’attivo due full lenght, l’omonimo esordio e “Portamento” del 2010, oltre a numerosi singoli, Ep e partecipazioni a compilation. Dopo un primo album pubblicato con l’amico Pierce, Warn fonda insieme a Josh Tillman (dall’anno scorso ex batterista dei Fleet Foxes, oggi più noto come Father John Misty), i Saxon Shore, formazione Post Rock di buonissimo livello.
I Midnight Faces nascono dall’incontro di Warn con Philip Stancil, anche lui cresciuto con la musica intorno, giacché la sua è proprio una famiglia di musicisti. Warn aveva già realizzato le parti strumentali e invitò quello che ne è il compagno artistico ad aggiungere le sezioni vocali. Prese cosi vita questo Fornication.
Dieci tracce, dieci canzoni melodicamente Pop ma dai mille retrogusti. Si passa da alcuni momenti più oscuri, quasi Darkwave, specie nella sezione ritmica e negli echi delle chitarre (“Fornication”, “Kingdome Come” “Turn Back”), ad altri nei quali la vocalità e l’approccio cantautorale di Stancil prendono il sopravvento (“Identity”, “Heartless”). Tanti sono i passaggi nei quali l’Alt Rock (“Crowed Halls”) si addolcisce per seguire strade più popolari e di più facile ascolto (“Give In Give Out”, “Now I’m Done”), grazie anche a un’attenta e puntuale ricerca melodica e moltissime sono le congiunture nelle quali tutta la vita di Warn e quindi le sue conoscenze personali, più o meno dirette (abbiamo detto The Drums, Fleet Foxes, Saxon Shore), sono riportate in musica. I brani più riusciti sono quelli nei quali il Dream Pop particolarmente sintetico si sposa con l’elettronica creando suggestive ambientazioni filmiche, a tratti danzereccie quasi eighties (“Feel This Way”, “Give In Give Out”, “Kingdome Come”) in uno stile perfetto che richiama il grande Anthony Gonzales (M83) ma anche, volendo ampliare il proprio spettro di vedute, i Depeche Mode (“Holding On”), cosi come gli Slowdive, ovviamente con ritmi più dinamici.
Un disco che miscela quindi atmosfera e melodia, con cura ed eleganza, puntando forte sulla voce ma senza tralasciare l’aspetto strumentale, elettronico soprattutto. Sceglie melodie orecchiabili e non calca troppo la mano su artifizi di alcun tipo finendo però per sprofondare nell’altro versante della questione. Eccessiva semplicità che si trasforma in povertà d’appeal e melodie che, per quanto gradevoli, finiscono per essere di facile oblio, perché troppo simili le une alle altre. Dieci episodi che si presentano, in linea di massima, tutti ugualmente apprezzabili e facilmente godibili, senza però riuscire a suscitare un interesse che vada oltre la semplice amabilità sonora. Per chiudere, se avete difficoltà a trovare mezze misure, questo è il disco perfetto per affibbiare la vostra sufficienza, niente di più, niente di meno, almeno per questa volta.
La Band Della Settimana: Nhenia
Nhenia
Energia in un Contatto
Il gruppo nasce nel 2005 da un’idea di Riccardo Galati e Massimiliano Zazza; successivamente si unirà alla band Claudio M.
Tra le pareti spoglie di un garage di Centocelle (Roma) il gruppo si cimenta nella composizione di testi prima in inglese, poi finalmente in italiano. La ricerca che li motiva è la sperimentazione del suono che diventa oblio di ogni forma e, come spiega Riccardo Galati, voce del gruppo, oblio di se stessi, un perdersi e dimenticare ogni identità e ogni appartenenza per fondersi con la musica, con la magia del suono e delle sue potenzialità, suonando per ore e ore in sala prove. Dopo questo periodo, a far parte della band, rimangono solamente Riccardo e Massimiliano. Nel 2011 decidono di realizzare un progetto serio, in italiano: prende vita Orbite Ep. Successivamente alla realizzazione dell’ep inizia la ricerca di un terzo elemento che dura più di un anno. Finalmente entra a far parte della band Adriano Ladogana (basso). Il salto successivo è mettere da parte i fondi, con non poche difficoltà, per tentare un’ambizione più ampia, il disco Contatto, che verrà registrato nel 2012 a Roma con Paolo Panella presso gli Studi Altipiani, ad eccezione della batteria, ripresa in una cantina. Alla registrazione seguiranno mixaggio e mastering presso il Dub The Demon Studio di Madaski, degli Africa Unite, a Luserna San Giovanni (TO). I leitmotiv che percorrono i 12 brani del cd, caratterizzato da un sound graffiante e aggressivo, da un flusso continuo di distorsioni isteriche che non danno fiato e sembrano non allentare mai la presa, sono i due sentimenti esistenziali della rabbia e della rassegnazione che si alimentano a vicenda, si compenetrano e infine liberano energia creativa. Più si è arrabbiati più ci si rassegna e la rassegnazione alimenta la rabbia, rabbia che però può sprigionarsi in vita, in atto creativo. “Noi facciamo musica – spiegano i Nhenia – perché non possiamo non farla. Essa è un bisogno, permette di esprimere un potenziale, un grido interiore, esistenziale ma anche vitale, creativo”. Contro una realtà che annichilisce i Nhenia cantano la loro “nenia” creativa, e invocano il contatto che supera la rabbia e la rassegnazione.
*fonte bio facebook
À L’Aube Fluorescente a VOCI DAL SUD SUMMER FESTIVAL 2013
Freschi vincitori del Volume 4 del nostro concorso AltrocheSanRemo e finalista, il 31 agosto, di Streetambula (il nostro primo live contest) a Pratola Peligna À L’Aube Fluorescente sarà presente tra pochi giorni al VOCI DAL SUD SUMMER FESTIVAL 2013. La band si esibirà nella data d’apertura, il prossimo 8 agosto, insieme, tra gli altri, a MEG, JOVINE ed ETTORE GIURADEI mentre nelle date successive, saranno presenti tanti altri artisti come FABRI FIBRA, LA BANDA DELLA POSTA (Vinicio Capossela presenta), ASIAN DUB FOUNDATION e ALMAMEGRETTA. Presente anche Martino Adriani, vincitore del Volume1 di AltrocheSanRemo. Ecco il programma completo.
8 Agosto
MEG
JOVINE – ETTORE GIURADEI
Musicamanovella – Grammophone – Diodato – Libera Velo
Delibra – Pagliarulo – Heartzquake DjzPhast – Hot Fetish Divas
À l’Aube Fluorescente – Collettivo Skakkomatto
BIGLIETTO €11.00+1.50
9 Agosto
FABRI FIBRA special guest CLEMENTINO
Moda Loda Broda – Sidd – Leandro Jafet – Trc – Ndò
Tonico 70 from funky pushertz / dint recordz – I Pezzi di Merda
BIGLIETTO €20.00+3.00
10 Agosto
VINICIO CAPOSSELA presenta LA BANDA DELLA POSTA
Esclusivo spettacolo al parco dei mulini (San Pietro al Tanagro)
Tommaso Primo – L’Erba Sotto l’Asfalto – PopTones – Yes Daddy Yes
Esercizi di base per le cinque dita – No strings Left – Martino Adriani – Fadà – Beltrami – Victorzeta e i Fiori Blu
Dj Set: Giovanni Inglese plus Luigi Gargano (Live Keyboard).
BIGLIETTO €15.00+2.00
11 Agosto
ASIAN DUB FOUNDATION
ALMAMEGRETTA
INDUBSTRY – TORREGGAE – OMOSUMO
Andrea Labanca – Basilisky Roots – Tough Tone
Sonatin For a Jazz Funeral – War Children – Carbonifero – Capobanna sud
BIGLIETTO €20.00+2.00
ABBONAMENTO 4 GIORNI € 35.00 + 5.00
AREA DJ
TEATRO
ARTE
SPORT E AVVENTURA
FREE CAMPING – FREE WI-FIlogGen
Il video della settimana: Ångström – Five Little Bears
Per essere un videoclip (brano “Five Little Bears”) totalmente autoprodotto non possiamo che fare i nostri complimenti alla formazione milanese degli Ångström, i cui membri si sono occupati anche del soggetto e della regia. In un’atmosfera da Romanzo Criminale, la clip riesce perfettamente a rendere la stessa idea evocata dal funky polizziottesco della band che ha preso in prestito il nome da un fisico svedese tanto per esprimere il dualismo espressivo che si evidenzia nelle sonorità calde e retrò alternate a fredde vibrazioni nordiche, come loro stesso le definiscono. La nostra scelta non ricade dunque sul valore assoluto de video quanto su quello che lo stesso video rappresenta ben oltre le semplici immagini.
Potete guardare la clip direttamente nell’apposita sezione della nostra homepage.
Gilberto Gil
25 luglio @Zoom Park – Cumiana (TO)
Certo che scegliere lo Zoom Park di Torino, una specie di zoo fighetto con piscina per i visitatori, aree ristoro con noodles orientali preparati con prodotti a Km zero, per far suonare un artista bahiano e nero, può sembrare più attinente a una qualche festa leghista che altro. In realtà lo Zoo ha organizzato, per l’estate 2013, una serie di eventi live, sfruttando il super kitsch anfiteatro mezzo savana africana e mezzo architettura Maya: sul palco si sono già alternati Marlene Kuntz e Vinicio Capossela e, oltre a Gilberto Gil, si attende lo spettacolo di Morgan per gli inizi di agosto. Insomma. Niente di razzista.
Il prezzo del biglietto (39€ più diritti di prevendita) non ha sconfortato il pubblico, numeroso, per lo più composto di over 40 e brasiliani trapiantati in Piemonte, chiassosi, colorati, sudaticci. Gilberto Gil esce tra gli applausi degli astanti e si ha subito l’impressione di essere a un meraviglioso evento. Il padre del Rock brasiliano, uno dei tropicalisti che sfidarono la dittatura a colpi di ritornelli orecchiabili e sfrontati, sperimentatore di tanti generi musicali diversi quanto di tante droghe diverse, apre il concerto con “Fé Na Festa”, “Dança da Moda” e “Assim Sim”, un vero inno al sé in cui tutto il pubblico manifesta la sua presenza e la sua partecipazione. Gil si accompagna a un paio di pregevolissimi e giovanissimi musicisti: il violista e il fisarmonicista non avranno neppure trent’anni, ma mostrano fin da subito un’affinità con lo spirito del bahiano e una passione sul palco, che scavalcano la loro pur grande competenza tecnica.
Impressiona vedere un mostro sacro della musica affidare la sua produzione con tanta scioltezza a due poco più che ragazzini. Impressiona e causa stima. Sono passaggi di testimone simbolici, che attestano quanto sia più importante preservare il patrimonio musicale che lasciarsi andare a divismi e personalismi. Il concerto prosegue in una vera e propria lezione sulla MPB, la música popular brasileira, dai samba tradizionali al choro, dalla bossa nova alla embolada. E così la scaletta continua con “Oi Eu Aqui de Novo” e “Sao Joao Carneirinho” ed “Expresso 2222”, il brano che segnò il ritorno in patria di Gil da eroe della libertà dopo la dittatura. Gilberto Gil non manca occasione, come sua abitudine, di rendere omaggio a Bob Marley intonando “Three Little Birds” e la versione portoghese di “No Woman No Cry”, “Nao Chore Mais”. Classe 1942, il bahiano è magrissimo, drittissimo, sorridente e in una forma fisica smagliante. Accenna passi di samba, si avvicina al pubblico, stringe mani, tocca le bandiere del Brasile che gli vengono porte. E canta con una voce che non ha mai nessun tentennamento, nessuna incertezza: “Vamos Fugir”, “Andar Com Fé”, “Lamento Sertanejo”, “Casamento da Raposa” e la meravigliosa “Asa Branca”, scritta dal duo Cavalcanti-Gonzaga e già riportata in voga alla fine degli anni ’60 da quel Caetano Veloso con cu Gil ha diviso i primi anni di attività, la prigione, l’esilio europeo.
Per me, che ho fatto la tesi di laurea sul Tropicalismo, è stato come vedere concretizzato quanto ho solo letto sui libri, quanto sono riuscita solo a sentire da cd. Gilberto Gil racchiude in sé il misticismo del culto yoruba, il rispetto delle tradizioni, la sincretica sovrapposizione di generi e stili propri del Brasile, su cui ha innestato, fra i primi, il Rock anglo-americano, in una continua ricerca durata quasi cinquant’anni e che ancora non accenna ad arrestarsi. Felice di poter dire: io c’ero.
La Band Della Settimana: Il Mostro
IL MOSTRO nasce per partenogenesi.
Nel febbraio del 2011 quattro amici musicanti di vecchia data decidono di mettere a frutto un po’ di idee maturate nel tempo, fra sale prova e i numerosi palchi calcati con i rispettivi gruppi (Nemesi, Vintage Violence, La Fine Del Mondo, Multidimensional Smoking Trees, Züüngar).
I quattro provano a cucire insieme brandelli di influenze musicali contrapposte.
Al Mostro piacciono gli zuccherini, ma per tenerlo a bada serve il badile. il disco di debutto dell’omonima band di Como è il coronamento di un lavoro di quasi due anni, fra studio e concerti live. Nel disco sono numerose le influenze e commistioni di generi – dallo Stoner Rock al Blues, passando per il Punk e la Psichedelia – restando però sempre fedeli ad un suono analogico, dove l’unica elettronica presente è quella dei pedali degli effetti.
Pochi giorni all’uscita del videoclip di “CANZONE DI QUEL CHE MI VIENE IN MENTE”
ESCE in ANTEPRIMA su YOUTUBE (Venerdì 2 Agosto 2013) e dal 15 Agosto in download dalle principali piattaforme digitali. Il singolo “CANZONE DI QUEL CHE MI VIENE IN MENTE” di Edoardo Borghini, arrangiato e prodotto da Marco Baracchino per Vinile-Myrope. Il singolo anticipa l’album la cui uscita è prevista in Autunno.
Il video della settimana: Ofeliadorme – “Bloodroot”
Il videoclip scelto questa settimana per l’apposita sezione è quello del brano “Bloodroot“, che dà il titolo all’album, secondo full lenght degli Ofeliadorme. Come indicato da Lorenzo Cetrangolo nella sua recensione, si tratta di un pezzo dalla “ritmica, più piena, più energica, più corale” in contrapposizione col resto del disco. E proprio questa contrapposizione sarà evidenziata anche nel video diretto da Tommaso Alvisi, nel quale, le immagini suggestive ed evocative, a tratti malinconiche accompagneranno l’evoluzione sonica del brano, generando un’aura di romanticismo che, effettivamente, risulta essere il punto di forza di tutto il disco.
Potete visionare il videoclip di “Bloodroot” direttamente dalla nostra home page, nell’apposita sezione in basso a destra mentre di seguito trovate il disco omonimo in ascolto gratuito.
FRANCO BATTIATO al Teatro D’Annunzio di Pescara il 31 luglio
Aperta la prevendita del nuovo settore di gradinata laterale a 30 euro (prevendita compresa) per il concerto che il maestro Franco Battiato terrà a Pescara il 31 luglio.
FRANCO BATTIATO arriva il 31 luglio a Pescara al Teatro D’Annunzio per una data del tour estivo dedicato all’album Apriti Sesamo. La società organizzatrice Alhena Entertainment, in occasione dell’unica tappa abruzzese del tour di Franco Battiato ed evento unico sulla costa adriatica, per la numerosa richiesta di biglietti, apre un nuovo settore di gradinata: i biglietti per assistere al live di ‘Apriti Sesamo’ sono quindi disponibili sui circuiti Ticketone, booking show, ciao ticket, con tre diverse tipologie di prezzi, a 69 euro per la poltrona numerata, a 59 euro per la gradinata non numerata e, notizia di queste ore, a 30 euro (comprensivo di prevendita) per il un nuovo settore di gradinata laterale.
Apriti Sesamo è il nuovo racconto di Franco Battiato e si snoda attraverso dieci canzoni, che rendono l’album tra i suoi più riusciti e felici. L’album condensa, dal punto di vista musicale, il percorso artistico di una vita arrivando a vertici di leggerezza e ineffabilità davvero notevoli. In Apriti Sesamo si trova così il Battiato più pop e l’instancabile suggeritore di scomposizioni ritmiche ardite, l’appassionato di musica operistica, recentemente impegnato nella scrittura di “Telesio”, così come il suo legame con la canzone d’autore. Nelle canzoni di Apriti Sesamo figurano anche alcuni dei più bei testi di Manlio Sgalambro, un sodalizio artistico che ormai dura da quasi vent’anni
le prevendite: booking show, ciao ticket e ticketone
Infoline 085-9151436/3662783418
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