Santo Barbaro Tag Archive
Recensioni #03.2017 – Los Campesinos! / Someday / Angela Baraldi / Starship 9 / Pieralberto Valli
Written by Maria Pia Diodati• 30 Marzo 2017• Recensioni
10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #17.02.2017
Written by Maria Pia Diodati• 17 Febbraio 2017• Playlist
“Lacrime Di Androide” dei Santo Barbaro remixata da Deckard
Written by redazione• 5 Novembre 2015• Senza categoria
Ad un anno di distanza dall’uscita di Geografia Di Un Corpo dei Santo Barbaro, Deckard (che non a caso porta il nome di un replicante) remixa “Lacrime Di Androide” una delle canzoni più abrasive dell’album. Ne viene fuori una granitica versione, tra Shoegaze e Downtempo, che dimezza i BPM, lascia quasi intatta la linea vocale ma ne stravolge il contesto strumentale Punk Rock del brano originale. Deckard, producer e remixer, fondatore di T.a. Rock Records, con questo remix vuole omaggiare quello che ritiene uno dei progetti più interessanti del rock italiano degli ultimi anni, i Santo Barbaro. Deckard, ha terminato la produzione del suo 3°Album che sarà pubblicato nel 2016.
Dal 29 settembre online il romanzo del cantante dei Santo Barbaro
Written by redazione• 24 Settembre 2015• Senza categoria
Verrà pubblicato sul sito di SentireAscoltare “Finché c’è vita“, primo romanzo del cantante dei Santo Barbaro Pieralberto Valli, con la prefazione di Paolo Benvegnù, figura di riferimento della scena indipendente italiana, fresco di reunion con lo storico gruppo degli Scisma. Il romanzo uscirà a puntate su sentireascoltare.com a cadenza settimanale, per poi essere pubblicato in forma cartacea a novembre. In copertina un’opera della fotografa Giulia Masci. Dal prossimo autunno l’artista romagnolo, leader dei Santo Barbaro, annuncerà una serie di presentazioni e concerti in giro per l’Italia. L’unione di parole e musica sarà il filo conduttore del progetto, dato che “Finché c’è vita” Geografia di un Corpo. All’interno del volume i lettori avranno la possibilità di scaricare gratuitamente una selezione di brani che hanno segnato la storia dei Santo Barbaro.
I Santo Barbaro pubblicano su Bandcamp un ep in free download
Written by redazione• 10 Aprile 2015• Senza categoria
A cinque mesi dall’uscita di Geografia di un Corpo (diNotte Records) i Santo Barbaro pubblicano oggi su Bandcamp un ep acustico in download gratuito che raccoglie e rielabora cinque brani da quel disco sotto il titolo di Radiografia di un Corpo. Un lavoro che, proprio come una radiografia, riporta le canzoni ad una dimensione parallela, annullando le tessiture ritmico-elettriche di Geografia di un Corpo per mettere in evidenza le strutture armoniche delle canzoni e la loro essenza lirica.
Il Video della Settimana: Santo Barbaro – “Cosmonauta”
Written by redazione• 31 Gennaio 2015• Senza categoria
Uno sguardo che dice parole, una ruota panoramica che gira lenta, uno spazio solitario. Tutto per chiedersi “Con chi ballano i cosmonauti?”. E’ il nuovo video dei Santo Barbaro, “Cosmonauta”. Il clip è stato girato dalla videomaker Chiara Marinelli ed è il secondo singolo tratto da Geografia di un Corpo, ultimo lavoro della band romagnola uscito lo scorso novembre su etichetta diNotte Records. “L’idea del pezzo – racconta Pieralberto Valli dei Santo Barbaro – nasce dalla storia, vera o presunta, dei cosmonauti sovietici dispersi nello spazio durante la guerra fredda nella corsa alla Luna. Non si tratta però di un pezzo sullo spazio, ma sul senso di solitudine, di inevitabile lontananza, di impossibilità di comunicazione proprio della vita sulla Terra. Ed è questo il senso del video, firmato da Chiara Marinelli: una claustrofobia di parole che non riesce a farsi spazio nel mondo”. Il video di “Cosmonauta” arriva a circa tre mesi dal precedente singolo “Corpo non Menti”, presentato in anteprima su King Kong Radio1, che ha subito destato l’attenzione della critica e del pubblico così come il disco Geografia di un Corpo, fra le opere italiane più citate nelle classifiche sui migliori dischi del 2014. Il quarto lavoro dei Santo Barbaro è stato registrato live in studio in soli tre giorni da una band allargata di nove elementi che hanno suonato in contemporanea. Il risultato è un disco istantaneo, pulsante, mistico. Ingravidato di nervosa elettricità e ritmi urbani, new-wave e post-punk, ma anche capace – come per “Cosmonauta” – di squarci cosmici post-rock e ballate ieratiche di un distopico folk (post)apocalittico. L’uscita del video di “Cosmonauta” anticipa anche la ripartenza del tour dei Santo Barbaro, dopo le prime date “ad assetto variabile” delle scorse settimane, con la formazione che muta da sei a due elementi a seconda delle occasioni.
Santo Barbaro – Geografia di un Corpo
Written by Riccardo Merolli• 5 Gennaio 2015• Recensioni
Quando una band è diversa dalle altre si vede da subito, non serve a niente sperare in miglioramenti futuri, partire con il piede giusto è fondamentale nella musica come in qualsiasi altra disciplina. I Santo Barbaro registrano dischi dal 2008, da quel Mare Morto che da subito aveva fatto notare le spiccate capacità artistiche del gruppo, composto originariamente dal cantautore Pier Alberto Valli e dall’arrangiatore Franco Naddei. Il nuovo, Geografia di un Corpo, è stato realizzato con il contributo di svariati musicisti, Giuseppe Righini, Michele Bertoni, Roberto Villa, Francesco Tappi, Lucia Centolani, Diego Sapignoli, Matteo Teio Rosetti, Michele Camorani, oltre ai due membri originali. Bene, abbiamo finito le noiose presentazioni da comunicato stampa, quelle obbligatorie, quelle che nella maggior parte dei casi irritano il naso, adesso iniziamo a parlare del disco. Se qualcuno afferma ancora che la New Wave è morta può anche iniziare a smettere di farlo, Geografia di un Corpo è un lavoro di matrice nettamente New Wave (almeno nelle sue iniziali intenzioni). Ascoltando “Lacrime di Androide” è inevitabile fare paragoni con i mostri sacri della New Wave, le chitarre e la batteria suonano in perfetto stile Joy Division, la voce molto ferrettiana armonizza in stile Post Punk. Questo pezzo tira maledettamente bene, viaggia dura e longilinea per tutta la durata, non poteva esserci miglior modo per iniziare il disco. Mi sono anche emozionato, in certe occasioni ancora riesco a farlo, ascoltando la melanconica “Cosmonauta” è inevitabile, il cuore si stringe nel petto, la lacrima ci scappa. Ho pensato al mio funerale, potrei benissimo usarla per sostituire, nel caso non fosse disponibile, la già scelta “Atmosphere”(Joy Division). In questo disco i Santo Barbaro sono in grado di rigenerarsi ad ogni occasione, c’è sempre il colpo di coda che non ti aspetti, la sterzata brusca ma decisamente gustosa (nei limiti!). Infatti, quando Geografia di un Corpo arriva più o meno verso la metà, precisamente alla traccia “Corpo non Menti”, le sonorità assumono riff indiscutibilmente più Rock. I Santo Barbaro decidono di aprire le finestre, fuori ha smesso di piovere, il sole brilla alto nel cielo, perché non lasciarlo entrare a scaldare le nostre anime? (“Ora il Presente”). Ma i temporali non si fanno certo annunciare, tutto diventa nuovamente scuro, piove insistentemente, ancora. Con la conclusiva “In Memoria di Nessuno” il viaggio finisce cavalcando il brivido della disperazione, questa canzone mi rende triste, insicuro, e questo non significa certo negatività. Geografia di un Corpo suona in maniera meravigliosa a volte, meno brillante in altre, soprattutto quando senza volerlo accosto quello che ascolto a qualcosa di poco originale. Adoro la loro foga New Wave, quando suonano in questa maniera riescono ad entrarmi dentro, quando decidono di far entrare la luce non mi colpiscono affatto. Un bel disco, la presa diretta trasmette tante emozioni, i Santo Barbaro si confermano un’interessante realtà del panorama musicale italiano, sanno sempre rimettersi in gioco elaborando ogni volta roba diversa, onore alla loro musica.
Il ritorno dei Santo Barbaro: guarda il video di “Corpo Non Menti”
Written by redazione• 14 Ottobre 2014• Senza categoria
Il ritorno dei Santo Barbaro in un disco fra New-Wave, Post-Punk e Post-Rock. Registrato live in studio in soli due giorni da una band di nove elementi. Un’indagine sul corpo e le sue possibilità. Nervi, terra, sangue, cosmo. Presentazione live il 14 novembre alla Vecchia Stazione di Forlì. Nove musicisti. Nove corpi e i loro strumenti. Chiusi per tre giorni in uno studio. Per vedere cosa accade se ciascun corpo è libero di muoversi artisticamente, senza particolari vincoli, se non la presenza di uno spazio occupato da un altro corpo a fianco. E’ questo in breve ciò che è accaduto per la realizzazione di Geografia di un Corpo, il nuovo disco dei Santo Barbaro disponibile dall’11 novembre e in preo-order dall’11 ottobre su http://www.dinotterecords.com/shop.php. Il nuovo lavoro verrà presentato live il 14 novembre alla Vecchia Stazione di Forlì e arriva a due anni dal precedente Navi (2012), dopo la decisione, fortunatamente momentanea, di chiudere il progetto da parte di Pieralberto Valli e Franco Naddei. Geografia di un Corpo, a cui farà seguito nei prossimi mesi un romanzo scritto da Valli insieme a queste canzoni, viene anticipato ad ottobre da un omonimo mini-documentario e dal singolo “Corpo Non Menti” con relativo videoclip disponibile da oggi su YouTube, entrambi girati dal videomaker Christoph Brehme, che raccontano la lavorazione del disco avvenuta lo scorso luglio al Cosabeat Studio di Villafranca di Forlì.
Santo Barbaro – Navi
Written by redazione• 4 Gennaio 2013• Recensioni
Il terzo lavoro dei Santo Barbaro. I testi di Pieralberto Valli sulla musica composta a quattro mani insieme a Franco Naddei.
Questa volta però vengono messe da parte le chitarre.
L’impronta del disco è fortemente sperimentale. Un misto di elettronica, new-wave, trip-hop e ambient su cui si adagia perfettamente il cantato di Valli. Arrangiamenti minimali e lunghi tappeti sonori. Le parole sembrano codici, le frasi spesso lasciate a metà come un flusso di pensieri intermittente.
Tutti questi ingredienti sono trasportati in un viaggio sospeso.
Senza una partenza, senza un arrivo. Non è una fuga. Non è un ritorno a casa. Lunghe stasi spezzate da momenti di totale smarrimento. Un naufragio che da sollievo in un’immensità che impaurisce ma affascina ed attira.
Navi viaggia lontano da ogni logica commerciale ma ha sonorità assolutamente internazionali. Ha un po’ di Sigur Ros (Transit), degli ultimi Radiohead (Io non ricordo) ma non mancano brani nelle corde dei precedenti lavori come Prendi me.
Un disco che ha la capacità di catapultare in un mondo sublime dove l’ascoltatore può solo rimanere immobile cercando di intuire cosa si celi tra le spume delle onde.
Lasciamo perdere i bei giri di parole. Navi è un disco che va ascoltato non spiegato. Non ha bisogno di rigirare la frittata per farsi spazio. Sa difendersi benissimo da solo. Santo Barbaro è un progetto estremamente lucido e riesce ad imprimere in un disco tanto enigmatico le idee originali del duo. Non si comunica con un giro d’accordi e nemmeno con le parole. Lo si fa attraverso le sensazioni, le esperienze, le fotografie riversate dalle menti di Valli e Naddei direttamente in questo disco.