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“Musica Tv” è il primo singolo di Pasquale Demis Posadinu
“Musica Tv” è il primo singolo estratto dall’album omonimo di Pasquale Demis Posadinu, cantautore sardo recentemente uscito con il suo primo lavoro discografico prodotto da Giovanni Ferrario degli Scisma. Il singolo sarà in rotazione radiofonica dal 12 ottobre (circuito Earone e Airplay Fm) mentre è già online su Youtube il bellissimo video realizzato in Sardegna da Giovanni Saturno dove si visualizzano meravigliosi scorci dell’isola italiana.
Nuovo album e mini-tour per gli Scisma
L’annuncio è sulla pagina Facebook di Paolo Benvegnù e della Woodworm. Dopo una lunga pausa durata più di un decennio gli Scisma, tornano al completo con un nuovo Ep di 6 brani inediti dal titolo Mr Newman, in uscita il prossimo 9 Ottobre 2015 per Woodworm Label in formato cd, lp, digitale.
La band ha contestualmente annunciato anche le uniche date del minitour di presentazione:
10 OTTOBRE – BOLOGNA – LOCOMOTIV CLUB
17 OTTOBRE – BRESCIA – LATTERIA MOLLOY
24 OTTOBRE – ROMA – MONK CLUB
Maria Antonietta – Sassi
Si affida a un sound più ruvido, ma ora è felice e monogama – ed ha anche imparato a non dire parolacce.
Continue ReadingAncora un mese per iscriversi ad Arezzo Wave!
Arezzo Wave Band è un concorso nato 26 anni fa per dare modo alle piccole realtà musicali di emergere. Da allora moltissimi sono le formazioni che, sulla scia del concorso, hanno saputo salire alla ribalta (Mau Mau, Quintorigo, Afterhours, Marlenke Kuntz, Scisma, Amari, ecc..). Iscriversi è semplice e gratuito: basta mandare i dati della band e due brani originali all’organizzazione. Trovate informazioni e regolamento sul sito di Arezzo Wave.
Campetty – La Raccolta Dei Singoli
Dalle ceneri incombuste degli Edwood e Intercity, rinascono a vita nuova i Campetty, l’unione di Fabio e Michele Campetti con Paolo Mellory Comini e Giannicola Maccarinelli, e La Raccolta dei Singoli è il frutto di questa apprezzabile congiunzione che in dodice tracce declina la vena creativa ad un pop-cantautorale senza disdegnare incursioni nelle estetiche melodiche indie che mettono in mostra una dimensione allargata e preziosa che è in fondo la potenza delicata dei grandi dischi in cerca di allunaggio.
I cosidetti “sognatori” stazionano in una dimensione tutta loro, diversa dal presente e alternativa ad un ipotetico futuro, ma rimane la certezza che la parte migliore di un certo modo di fare musica sia ancora da aspettare, o forse, ce la abbiamo già intorno ma non la recepiamo in pieno, poi questo bel disco, questo bel catalogo di poetica intima e sussurrata, tra i Tiromancino e Senigallia da speranza intuitivaefavorisce la voglia di un retrogusto convincente da esibire negli ascolti genuini e senza difetto; ed è un esordio discografico con la nuova ragione sociale che si muove sottilmente con la nostalgia dei giorni andati e quelli che si approssimano, un registrato che ha passione da vendere e che promette piuttosto bene se si cerca il bello delle piccole cose e delle grandi occasioni, da ascoltare ogni volta che una visione opaca ostruisce l’apertura d’anima.
Anche disco che rimetterà in piedi un certo “indie thing” dopo il calo d’interesse generale, tracce e arie che in un solo ascolto confezionano un feeling d’ascolto complice e confidenziale, chiavi d’intesa perfetta che fanno sgranchire le idee con la Ferrettiana “Cowboys Blues”, con il pacato onirico echeggiante “The Muffa Forest” o con la melodia etera di una voce divina, quella di Sara Mazo degli Scisma che in “Mariposa Gru” ingigantisce il pathos femminile illimitatamente; la varietà di queste piccole gemme registrate fanno luce tenue ad una fruibilità generale di livello, alzano punti di assoluto piacere e scavano un’incisività concettuale stilosa, basta accendere il filo teso di “Brasilia”, catturare l’armonia tenue di “Vittoria” o agganciare la battuta emotiva di “A Nastro”, una ballata che si colloca tra gli ingredienti base dell’eleganza incorporale, impalpabile.
I Campetty non solo convincono, ma portano la media ben sopra la media, ogni istante del disco è una seduzione che preda perdutamente qualsiasi orecchio attento. E non sono parole, ma fatti concreti.