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DotVibes – Shine a Light on me

Written by Recensioni

Sarò sincera: per chi non ama particolarmente la musica Regga e l’ascolto di un intero EP riguardante il genere può diventare una vera sfida. Tuttavia, lungi da me l’idea di chiudermi in inutili pregiudizi invece di spalancare le orecchie per ampliare i miei orizzonti musicali (e culturali). Le premesse che accompagnano il disco, tra l’altro, sono delle migliori: il singolo “Now Think About it”, uscito a Gennaio, è stato infatti trasmesso in alta rotazione su Mtv Music. Incuriosita premo play e mi addentro nel nuovo EP dei DotVibes, “Shine a Light on me”. “Ring my Alarm (Last Chance)” comincia a suonare a ritmo di Reggae senza però farsi mancare alcuni riferimenti elettronici: un modo originale per far suonare la sveglia del titolo.  In “I’m Here” gli effetti elettronici continuano a persistere, anche nelle distorsioni della voce, mentre l’intero brano si colora di una tonalità più Hip-Hop.

Con “Non mi Volto Mai” arriva il primo ed unico pezzo in italiano dell’EP (negli altri pezzi la lingua utilizzata è l’inglese) ed il primo brano del disco che vede l’utilizzo dei fiati.  Con “Now Think About me” e “Where Should I go” si ritorna all’inglese, le sonorità elettroniche rifanno capolino ed il ritmo diventa a tratti più sostenuto, un’altro dichiarato tentativo di avvicinarsi in alcuni momenti all’Hip-Hop. Nel primo pezzo, in particolare, di una potente bellezza sono i bassi che si fanno sentire senza nascondersi, insieme ai fiati che ritornano a fine canzone e ben si sposano con i suoni elettronici che accompagnano tutto il brano.

“Dub a Light on me” è un pezzo che si proietta su di uno scenario ancora diverso: quasi totalmente strumentale, diventa a tratti più inquieto perdendo il ritmo spensierato del Reggae che inevitabilmente  trascina verso uno stato d’animo di spensieratezza e relax. Per questo pezzo esiste inoltre una Dub version (non presente nell’EP) che porta la firma di Paolo Baldini. Alla fine del mio ascolto posso ritenermi soddisfatta e contenta di non aver ceduto a qualsiasi forma di pregiudizio. Lo stile dei DotVibes si colora di sfumature sonore, contaminazioni di stili e pluralità linguistiche che lo rendono pienamente originale. Se l’intento del gruppo è quello di rompere gli schemi, a mio parere, l’obiettivo può ritenersi raggiunto.

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