Simona Ventrella Tag Archive
Elbow @ Anfiteatro Del Vittoriale, Gardone Riviera (BS) | 15.07.2017
Gli Elbow sono un gruppo che varrebbe sempre la pena di andare a vedere, lo spettacolo che portano non ha nulla di superfluo, o di sorprendente dal punto di vista scenografico, ma a Guy Gurvey e compagni il cosiddetto companatico non serve. Due ore abbondanti di grande cuore e onestà, sono queste la carte vincenti messe in scena, in un posto che lo stesso Guy definisce uno dei più belli in quale abbia mai suonato.
Warpaint @ Carroponte, Sesto San Giovanni (MI) | 13.07.2017
In occasione della trasferta milanese di presentazione del Siren Festival 2017, che si terrà a Vasto l’ultimo weekend di luglio, abbiamo avuto la grande opportunità di vedere le Warpaint nella loro unica data in Italia. Le ragazze californiane, in tour per presentare il loro terzo lavoro Heads Up, sono salite sul palco del Carroponte con un carico di energia ed entusiasmo tale da dimostrare al pubblico, ahimè, non molto numeroso, il loro grande valore artistico.
Ryan Adams @ Anfiteatro del Vittoriale, Gardone Riviera (BS) | 12.07.2017
Ci sono degli appuntamenti ai quali non si dovrebbe mai mancare, uno di questi è stato, senza ogni ombra di dubbio, il concerto di Ryan Adams tenutosi all’Anfiteatro del Vittoriale lo scorso 12 luglio [qui la recensione del suo ultimo Prisoner, uscito a inizio anno per PAX-AM].
Motta @ Alcatraz, Milano | 01.04.2017
Sabato sera si è concluso a Milano il lungo tour che ha portato Francesco Motta e il suo disco La Fine Dei Vent’Anni in giro per l’Italia per quasi cento date.
(foto di Francesco Oddo)
La musica italiana che gira il mondo || Intervista a GIUNGLA
GIUNGLA è Emanuela Drei, cantautrice di base a Bologna, già voce e chitarra di Heike Has The Giggles ed ex bassista di His Clancyness. Dallo scorso anno, il suo progetto solista ha raccolto sempre più interesse e consenso, portandola a varcare i confini del bel paese e affrontare nuove ed emozionanti esperienze internazionali.
Bonobo @ Fabrique, Milano | 13.03.2017
Il producer londinese Simon Green in arte Bonobo approda a Milano per la prima data in Italia prevista per il 2017. Il concerto sold out da mesi ha richiamato al Fabrique molti fan e non sono mancate le lunghe file all’ingresso e qualche disagio per chi è riuscito a entrare a concerto già iniziato.
Sohn @ Circolo Magnolia, Milano | 15.02.2017
In occasione dell’uscita del suo secondo album Rennen, Sohn, musicista e producer inglese, ma ormai trapiantato a Vienna, torna a suonare in Italia, al Circolo Magnolia di Milano. Sohn con questo nuovo lavoro si spinge definitivamente nell’alveo degli artisti che si muovono in maniera traversale tra l’Elettronica Ambient e il Cantautorato di stampo Soul.
Plastic Light Factory – Hype
Freschezza, sfrontatezza e gioventù sono le tre parole magiche che vengono subito in mente ascoltando Hype, l’EP d’esordio del trio mantovano Plastic Light Factory. Cinque brani completamente autoprodotti che propongono un sound brioso e leggero, fortemente ispirato e influenzato dall’Indie Rock britannico. I riferimenti principali nello stile e nel mood sono gruppi come Franz Ferdinand, Artic Monkeys e Rooney. Tecnicamente il trio dimostra di padroneggiare bene materia e genere riuscendo a mantenere in tutti i pezzi la qualità alta e il ritmo sostenuto, tanto da pensare di trovarsi davanti a un gruppo straniero e non italiano. Se da un lato però i Plastic Ligh Factory ci portano in pista con le loro ritmiche pulsanti e ci solleticano il palato con i suoni effettati e la cassa dritta, dall’altro non provano mai a distaccarsi dal territorio prescelto e fare qualche passo più imprudente e sperimentale. In generale all’EP Hype non manca davvero nulla, e si può benissimo considerare un lavoro ben fatto e molto piacevole da ascoltare: le melodie sono accattivanti, la cassa fa battere il piede e i riff ti travolgono velocemente. Speriamo che le buone premesse e le capacità dimostrate in questo esordio possano solo essere la base sulla quale costruire un futuro sfacciato e personale.
Mary in June – Tuffo
“La necessità di seguire i nostri impeti ci ha reso esili e stanchi ma ha anche illuminato con consapevolezza e determinazione le nostre vite”. Sono alcune delle parole che i Mary in June usano per descrivere il loro nuovo album Tuffo, che arriva cinque anni dopo l’EP Ferirsi. Difficile trovare una definizione migliore, Tuffo è un album verace, che ti trasporta come un direttissimo nella provincia, quella desolata e assonnata, dove i confini sono labili, le emozioni si disciolgono e si mischiano, e le vite delle persone scorrono lente e immutabili. I Mary in June, non intendono sopportare oltre e lanciano la loro personale bomba irrompendo in questo moto perpetuo con energia e decisione. Nei dieci brani di Tuffo, infatti, c’è il Rock, quello emozionale e tirato di gruppi come Fine Before You Came e Gazebo Penguins, c’è il racconto frammentato e per immagini dei cantautori degli anni zero come Vasco Brondi, ma soprattutto c’è la regia del maestro Giorgio Canali in veste di produttore. Tutti questi elementi, coadiuvati da un forte impeto espressivo, si riversano sui brani che sono carichi, passionali, incazzati quanto basta. Musicalmente vitali, ricchi di saliscendi melodici, accelerazioni ed esplosioni ritmiche. La voce è sempre tirata, acre, incazzata. Si percepisce la volontà di esprimersi a pieno, senza vincoli e compromessi, ogni volta scegliendo quale natura far emergere. Ci troviamo, così, di fronte ad un album che da un lato definisce chiaramente l’identità del gruppo, ma che al tempo stesso mostra eterogeneità e varietà. Molte sfaccettature della stessa medaglia: quella elettronica in “Dimenticati”, quella emo in “Nuova Fine”, e quella classica e rock in “Combustibile”. Senza dimenticare di rallentare e tirare il fiato con ballad come “Perfetto” e “Qualcuno con cui Correre”. Tuffo è un album genuino, viscerale, dove le emozioni ti esplodono dirette in faccia, ti travolgono e ti conquistano. Ti viene voglia di urlare insieme a loro, di correre sulla scogliera e lanciarti ad occhi chiusi verso il mare.