Siren Festival Tag Archive
Siren Festival 2016, Vasto (CH) | 22-23.07.2016
Quello di periferia è un concetto tra i più relativi ma in Italia la periferia musicale è inscrivibile nello stesso perimetro che individua quella geografica, quello stivale appeso all’Europa e alla speranza di vedere gli artisti internazionali varcare latitudini al di sotto di quelle padane.
(foto di Francesca Santacroce)
Un po’ di foto dal Siren Festival 2016
In attesa di potervi raccontare tutti i dettagli della splendida terza edizione del Siren Festival di Vasto appena conclusasi, eccovi un po’ di scatti della due giorni musicale più intensa dell’Adriatico.
Enjoy!
(foto di Francesca Santacroce photography | fsantacroce@tiscali.it)
Siren Festival 2016 | line up, orari e location
Manca pochissimo al Siren Fest 2016 di Vasto, che avrà inizio questo giovedì 21 luglio.
Oltre al programma già annunciato e ai palchi in centro storico ci sarà un’altra location, la Siren Jäger Beach, presso il Lido Sabbia D’Oro a Vasto Marina, che il giorno ospiterà dj set e incontri e la notte si trasformerà in dancefloor con i dj set di Clap Clap, Krsn Brasko, Francisco e Miz Kiara (Female Cut). Per chi volesse rimanere in paese, sappiate che dopo i concerti anche al Cortile D’avalos ci sarà da ballare, coi dj set di Low.e – Harmonized, Marco Passarani, Rino Leonio – Zu Bar e il live di Gold Panda.
Radio2 Rai sarà media-partner e radio ufficiale del festival e trasmetterà la serata di venerdì 22 in diretta da Piazza Del Popolo!
Le location di questa edizione saranno quindi Piazza del Popolo, il Cortile di Palazzo D’Avalos, Porta San Pietro (Tuborg Stage), i Giardini di Palazzo D’Avalos, il Siren Jäger Beach e la Chiesa di San Giuseppe.
Ecco la line up dei 4 palchi con gli orari definitivi.
Sarà possibile salire ai concerti in paese dalle 18 e poi la notte scendere ai DJ set presso la Siren Jager Beach servendosi della navetta gratuita:
ORARI FREE SHUTTLE BUS
18:00 – 22:00 // 00:00 – 04:00
da Piazza Rossetti (via Giulia) – Piazza Fiume (Vasto Marina)
Novità dal Siren Festival | annunciati anche Thurston Moore Group, Calcutta e molti altri
Dopo i primi tre nomi annunciati per l’edizione 2016 (Editors, The Notwist, I Cani), il cartellone del Siren Festival di quest’anno si arricchisce della presenza di Thurston Moore Group, Calcutta, Gold Panda, A.R. Kane, Powell, Adam Green e Nosaj Thing.
E la line-up non è ancora completa!
Biglietti giornalieri disponibili da giovedì 05 maggio
40 euro + d.p. venerdì
40 euro + d.p. sabato
60 euro + d.p abbonamento venerdì e sabato
Prevendite disponibili
www.ticketone.it – call center 892 101
www.vivaticket.it – call center 892.234
www.ticket24ore.it – call center 02 54 271
www.ciaotickets.com – infoline 085 972 0014
info: siren@sirenfest.com – www.sirenfest.com
Thurston Moore, ex leader dei Sonic Youth, torna in Italia accompagnato dalla band reduce dal successo dell’ultimo bellissimo album Best Day, uscito per la Matador Records. Le otto tracce che lo compongono presentano i due volti del songwrting di Moore: da un lato quello più Noise elettrico e dall’altro quello acustico della sua 12 corde.
Calcutta nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. Canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole cose che saranno capitate anche a voi. Nel 2012 incide un disco per Geograph Records che si chiama Forse… e diventa un piccolo culto.
Il 30 Novembre 2015 esce Mainstream, pubblicato per Bomba Dischi in collaborazione con Pot Pot Records. Il disco, prodotto presso Studio Nero di Roma da Calcutta e Marta Venturini, è stato missato e masterizzato da Andrea Suriani, con la supervisione artistica di Niccolò Contessa, presso Alpha Dept Studio di Bologna.
Fuori luogo ormai ritenerlo una promessa, o un semplice artista emergente: Gold Panda è ormai uno degli artisti elettronici più importanti della sua generazione. Le sue architetture sonore, sospese fra poesia e sperimentazione, fra cassa dritta e derive ritmiche sincopate, sono oggi un marchio di fabbrica inconfondibile. Due album, l’esordio brillante Lucky Shiner del 2010 e poi Half Of Where You Live, datato 2013, in pochissimo tempo hanno portato l’artista inglese nella stessa categoria di artisti quali Four Tet, Caribou o James Holden. Il nuovo album Good Luck And Do Your Best, frutto di 18 mesi di lavoro, è stato pensato in Giappone e registrato a Chelmsford, cittadina dell’Essex dove è cresciuto e dove oggi dopo anni passati in tour in giro per il mondo ha deciso di tornare.
La musica di Powell e della sua etichetta, la Diagonal Records, fondata nel 2011, si ritaglia uno spazio di prim’ordine all’interno dell’universo dei nuovi talenti Dance capaci di creare uno stile preciso. Powell dà infatti vita ad un suono inedito e ben definito che lo rende riconoscibile e originale all’interno di una scena elettronica caratterizzata da suoni convenzionali, omogenei e troppo spesso prevedibili. Come uno dei leader di una nuova guardia di talenti DIY senza paura, Powell scarta e reinterpreta diversissimi stili con un rasoio affilato, quasi hip-hop nella sua capacità di applicare e riapplicare un suono che è conflittuale, vigoroso, propulsivo ed incredibilmente psichedelico.
Nosaj Thing è all’incessante ricerca del nuovo. Il producer di LA, al secolo Jason Chung, dice che chiunque ascolti molta musica sa bene che sensazione di intorpidimento si provi ad ascoltare buona parte della musica prodotta oggi, a causa del riciclo di suoni già sentiti e semplicemente riorganizzati secondo diverse configurazioni geometriche. Proprio questo intorpidimento spinge Nosaj Thing a cercare un universo sonoro nuovo capace di stimolare e di causare emozioni e sensazioni inedite. Ascoltare il suo ultimo Fated per credere.
Le sonorità di Adam Green rimandano ad un filone che va da Leonard Cohen ed arriva sino a Richard Hawley solo che il tutto sembra essere passato per le mani di Jack Black (l’attore di School Of Rock che è un suo fan). Green nasce a New York, e a soli 17 anni esce il suo primo album. Adam è parte fondante della scena newyorkese anti folk fine anni ’90 e metà dei Moldy Peaches, la band in cui scrive e compone anche Kimya Dawson, con la quale raggiunge il successo globale grazie alla colonna sonora del film vincitore agli Oscar del 2007, Juno.
Gli A.R. Kane sono stati un duo musicale inglese costituito da Alex Ayuli e Rudy Tambala formatosi nella zona di East London nel 1986. Polistrumentisti e compagni d’etichetta (la 4AD, ricordiamolo) dei Cocteau Twins nonché ispiratori e diretti antecedenti di band come My Bloody Valentine e Slowdive, gli A.R. Kane sono i pionieri assoluti del dream pop. Nel 2015 Tambala annuncia il ritorno sulle scene. La nuova line up vede Rudy Tambala e Maggy Tambala accompagnati dal nuovo membro Andy Taylor. Nei live estivi A.R. Kane suoneranno i classici della loro carriera e nuovo materiale che sarà pubblicato nel 2016.