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Mom Blaster

Written by Interviste

Nascono nel 2010 e iniziano sin da subito a scrivere propri brani e proporli live abbinati ad alcune cover, affascinati dal reggae ma con il dna di rocker, miscelano il sound jamaicano con il rock pop europeo, generando uno stile che loro amano definire rock in levare. Diamo un ben venuto nelle pagine di Rockambula ai Mom Blaster.

Ciao ragazzi, raccontate chi sono i Mom Blaster ai lettori di Rockambula.
Siamo quattro ragazzi di Lanciano (Chieti), abbiamo messo su la band nel 2010, ci piaceva l’idea di suonare un rock bello ritmato con tanto reggae e dub, per definirlo in due parole l’abbiamo chiamato “rock in levare”. Nel 2013 abbiamo firmato per l’etichetta Ridens Records e abbiamo pubblicato il nostro primo disco We Can Do It!, nove tracce cantate in inglese molto contaminate, forse troppo per alcuni, ma noi siamo fatti così, ogni membro della band proviene da esperienze musicali diverse, non poteva uscire un lavoro “monostilistico” musicalmente parlando. Abbiamo suonato il disco in giro per l’Italia e pare che sia piaciuto e questo ci ha dato la forza di andare avanti e di provare però ad evolverci (secondo il nostro punto di vista), passando al cantato in italiano e ad un sound con più elettronica.

”Ciò che è Giusto” è il primo singolo estratto dal vostro nuovo album la cui uscita è prevista in autunno. Come è nato questo pezzo e qual’è il messaggio che volete mandare a chi vi ascolta?
Per noi questo brano è un manifesto politico, contro ogni tipo di prepotenza e sopruso di cui siamo in quest’epoca spettatori ogni giorno. Pensiamo al sistema economico che continua a mietere vittime, al sistema malsano della nostra politica, agli estremismi religiosi, ai politicanti razzisti e così via. Ciò che giusto per noi sarebbe fermarsi e riflettere, chiedersi dove stiamo andando e se è questo il mondo che vogliamo. Il videoclip su Youtube aiuta ancora meglio a capire il messaggio che vogliamo dare con questo singolo.

Questo vostro lavoro rappresenta, come da voi detto, un cambio di direzione rispetto al precedente album We Can Do It. Perchè?
Dopo due anni di attività intensa, ci sentiamo più maturi e abbiamo anche le idee più chiare su ciò che vogliamo dire e cosa vogliamo suonare. Con l’ingresso di Marco Cotellessa nella band, abbiamo dato un taglio con molta più elettronica dato che a lui piace molto farla, anche se è un chitarrista, è appassionato di Deadmau5 e Skrillex, ed essendo rockettari da sempre, ci siamo spostati verso il rock, dando meno peso al reggae, anche se dei richiami nei brani ci sono, soprattutto dub. Importante è anche il passaggio ai testi in italiano, questo perché abbiamo visto suonando in giro che i messaggi in inglese fanno fatica ad arrivare, su We Can Do It! ci sono testi bellissimi ma purtroppo durante i live vedevamo la gente più presa a ballare che ad ascoltare, con questo disco vorremmo che le cose si invertissero.

Quali sono gli artisti da cui vi fate maggiormente ispirare?
Sono tantissimi, diciamo che chi ascolta questo singolo sente molto tra Subsonica, 99 Posse, Almamegretta, Casino Royale e Africa Unite. Ce ne sarebbero altri, ma questi grandi nomi bastano per far capire la direzione.

Ci volete dare qualche anticipazione riguardo il prossimo album e cosa non mancherà sicuramente nella musica dei Mom Blaster?
Sicuramente sarà un disco che piacerà ad una fetta larga di ascoltatori, questo perché ci sarà un mix tra la bellissima voce di Monica che in italiano è ancora più calda e profonda, e la musica che spazierà dalla ballata indie pop al drum&bass, il tutto unito da un filo conduttore tipico mom blaster: il rock in levare. I testi racconteranno storie, anche abbastanza dure, fatti di vita di quest’epoca buia. Ci auguriamo che piaccia e che sia una proposta interessante “e diversa” nel panorama della musica indipendente italiana.

La vostra collaborazione con la Ridens Records continua già dall’uscita del precedente lavoro, cosa porta una band a voler avere un contratto discografico?
L’etichetta ci aiuta ad essere più stabili e a rimanere concentrati sul lavoro da farsi, che è veramente tanto. E’ un supporto che ogni gruppo dovrebbe avere anche come mezzo di confronto con persone che non sono dentro la band e che ti danno differenti punti di vista su ciò che può essere la produzione ma anche la promozione e la comunicazione del disco, non è roba da poco.

Vi lasciamo le ultime righe, libere, per qualsiasi messaggio vogliate mandare…
Più che un messaggio un consiglio: ogni tanto spegnete il cellulare, recatevi in un posto tranquillo, isolato e ricco di natura, mettevi le cuffie, chiudete gli occhi e fate partire la musica che più preferite, pensate a voi e chi amate, alle cose belle che vi sono capitate e che vi potranno capitare, dimenticate lo schifo che ogni giorno vi circonda, sarà un’ottima terapia. Provare per credere, parola di Mom Blaster!

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“On Fire”, il nuovo singolo del dj/producer Aquadrop

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Per chi segue la musica elettronica, in particolare la bass music, non è una novità il fatto che Aquadrop sia uno dei principali esponenti della scena italiana e che sia stimato anche all’estero. Lo testimoniano le release su label internazionali, i passaggi in radio sulla BBC, le sue colonne sonore per il telefilm Skins di MTV America e il supporto di dj come Skrillex, Baauer e Diplo che suonano regolarmente i suoi brani all’interno dei loro dj set. Proprio la label di Diplo Mad Decent, punto di riferimento mondiale per la bass music, pubblica oggi “On Fire”, il nuovo singolo del dj/producer di casa Doner Music. Il singolo è la terza collaborazione di Aquadrop con Mad Decent dopo “Dega Dega” e “Troll The Halls”, contenute in due compilation della label statunitense. “On Fire” segue due altri importanti risultati ottenuti da Aquadrop nel 2015: la sua “Back And Forth” è stata scelta come colonna sonora dello video virale di Go Pro che ha ottenuto 5 milioni di play su Youtube in meno di una settimana, e questo weekend terminerà il tour insieme a Madman per la presentazione del singolo “Vai Bro” da lui prodotto.

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Magnolia Estate 2014 We Are

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We Are, dove “We” sta per noi e i nostri week end e “Are” è quella voglia di esserci e fare le cose se possibile anche meglio di quelli che non parlano la nostra lingua. E dopo il Weekend 1 di Luglio ci si prende una vacanza, che arriva a settembre per la seconda due giorni a concludere in bellezza l’estate: Dub Fx, Wilkinson e Mc Ad-Apt il primo giorno, ovvero l’australiano che con la sola voce riesce a ricreare qualsiasi beat, riuscendo a sostituire con la bocca la consolle e le sue parti elettriche, insieme a Wilkinson, il produttore del momento. Si chiude, e forse per forza o per grazia ricevuta, con Boys Noize, l’erede tutto elettronico dei Depeche Mode, from Germany, insieme a Skrillex uno dei nomi nuovi dell’attuale scena, insomma il re che regna in ogni club che si rispetti, in accoppiata con Strip Steve che è semplicemente la ciliegina sulla torta, quella che il Circolo Magnolia si merita per aver fatto tanto, per la scena e per la notte.

Questo il programma del festival Electro milanese:

WE ARE MAGNOLIA | Weekend 2 | Day 3
Venerdì 5 settembre
line up:

Big Frog Stage
DUB FX
WILKINSON + MC AD-APT
TOMMY TUMBLE

Out Frog Stage
Curated by LE CANNIBALE
UABOS
PROTOPAPA
FRSH CSH

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Ingresso: 10€ prevendita standard, 12€ in cassa  (No tessera ARCI)
Prevendite attive su www.ticketone.it e www.mailticket.it
Apertura cancelli: 19.00
Inizio spettacoli: 22.00
Evento FB

WE ARE MAGNOLIA | Weekend 2 | Day 4
Sabato 6 settembre
line up:

Big Frog Stage
BOYS NOIZE
STRIP STEVE
TILT
UABOS

Out Frog Stage
LSRBLST
AUTOBOT
TESLA
VIALE ROSSI PROJECT

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Ingresso: 12€ prevendita standard, 15€ in cassa  (No tessera ARCI)
Prevendite attive su www.ticketone.it e www.mailticket.it
Apertura cancelli: 19.00
Inizio spettacoli: 22.00
Evento FB

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Lo Sziget prende forma

Written by Senza categoria

Svelati tre nuovi nomi per il cartellone della 22esima edizione del Sziget Festival: Outkast, Manic Street Preachers e The 1975 si affiancano agli artisti già annunciati, tra cui si segnalano Queens of the Stone Age, The Prodigy, Macklemore & Ryan Lewis, Bastille, Skrillex, Placebo, The Kooks ed Imagine Dragons.

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