Social Distortion Tag Archive

Only Ten Left 16/11/2013

Written by Live Report

Proseguono senza sosta gli appuntamenti in musica del Progetto Streetambula. Dopo l’eccellente performance di Doriana Legge ed Elisa Marrama (19/10/2013), questa volta é il turno dei sulmonesi Only Ten Left, quartetto Punk Rock emergente composto da Thomas (voce e chitarra), Tizzi (chitarra solista e voce), Sasà (basso) e DiVito (batteria), accompagnati per l’occasione dal giovane cantautore pratolano Quinto Fabio Pallottini (chitarra acustica e voce). Sin dal mio arrivo – nella mezz’ora antecedente l’inizio dell’evento – avverto sommo piacere nel constatare che, anche in questo frangente, il pubblico della vallata non si é fatto di certo pregare. Caffé del Corso, infatti, brulica di vita. Qualcuno inganna l’attesa trangugiando avidamente un boccale di birra, fumando una sigaretta o chiacchierando del più e del meno; “Forse qualcosa in questo paese si sta muovendo”, penso, ed entro nel locale, facendomi strada a fatica tra chi probabilmente non ha ancora compreso che, far capannello dinanzi all’ingresso del bar e rovesciare addosso al primo malcapitato di turno un invitante calice di vino rosso, non é cosa buona e giusta. Comunque, in un modo o nell’altro, sono dentro; il tempo di ordinare un drink ed inizia il concerto. Apre le danze Quinto Fabio Pallottini, promettente musicista pratolano che, da diverso tempo ormai, calca le scene di innumerevoli eventi peligni. Il suo show può essere riassunto in una serie di ballate dove il Punk Rock incontra un certo gusto british sulla scia di Blur, The Verve, ecc… senza disdegnare tuttavia la contaminazione con generi musicali apparentemente estranei al contesto, come il Reggae, ad esempio. Un registro vocale aspro e sbarazzino, una linea di chitarra folk non sempre ineccepibile sotto il profilo squisitamente tecnico ma, mi vien da dire, chissenefrega. Quinto si diverte e fa divertire. E questo mi basta.

A seguire, dopo un rapidissimo cambio palco, gli Only Ten Left. Il Punk Rock californiano della giovane formazione sulmonese (chiaramente influenzato dal leggendario sound di Social Distortion, U.S. Bombs, ecc…) si cala alla perfezione nell’inedita veste acustica proposta per la serata. Infatti i brani in scaletta, nonostante siano stati eseguiti senza distorsioni assordanti (regola fondamentale e primaria dell’unplugged), con un set di batteria ridotto davvero al minimo indispensabile – fondamentalmente cassa, rullante e charleston, per capirci – mantengono comunque un ottimo livello di coinvolgimento, restando pressoché fedeli alle versioni originali. Adrenalina a mille, buona presenza scenica, spensieratezza, ed il gran merito di aver saputo appagare l’esigenza di un pubblico dai gusti inevitabilmente eterogenei.

Bella musica, bella gente, vibrazioni positive e birra in offerta. Insomma, una gran bella serata.

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Cj Ramone in Italia!

Written by Senza categoria

Memore dell’incredibile successo (ben cinque date sold out) della sua ultima visita nel belpaese, torna in Italia a luglio per tre concerti Cj Ramone. Per l’occasione sarà accompagnato da Jonny “Two Bags” e David Hidalgo, rispettivamente chitarrista e batterista dei Social Distortion. L’ex Ramones proporrà ai fan uno show che vedrà alternarsi brani del suo ultimo album Reconquista e grandi classici (e non) dei Ramones. Ecco quindi gli appuntamenti italiani:
13 luglio: SPAZIO BOSS – La Spezia – w/Dirty Blvd.
14 luglio – TROUBLEFEST – Parco Tittoni, Desio (MB) – w/Pay, Impossibili

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Acid Tales – Here Comes The Storm BOPS

Written by Novità

Gli Acid Tales sono un gruppo di origine molisana che vede nella sua formazione il contributo di Vincenzo Cervelli, scrittore romano. La band si forma nel 2011 e mette il Rockpiù tradizionale al centro della sua musica cercando di creare un clima da cantautorato made in USA fatto di quel mix più vario di Blues, Folk e Countryche caratterizzavano gli Stati Uniti negli anni settanta.

Here Comes The Storm è l’extended play, primo lavoro degli Acid Tales. Quattro brani di buon Rock vecchia maniera. Apre il disco “Lose… Win” chitarra ritmata e voce dura per questo pezzo di vita vissuta; si prosegue con “A New Day”, rullata e arpeggio aprono il brano che avanza in un crescendo evocativo come se cercasse di buttarsi qualcosa dietro. Sembrano la versione Rock dei Social Distortion. “Here Comes The Story” brano omonimo che da il nome all’EP è anche il brano che più lo caratterizza, una storia raccontata con assoli alla Dire Straits. Chiude questo lavoro “Lookin Truth”brano che, a mio modo di vedere,  sintetizza l’album meglio degli altri.

Nulla di nuovo sul fronte Acid Tales, un extended play ben curato che ricalca la più recente storia del cantautorato statunitense.

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