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Auden – Some Reckonings
Dopo un anno denso di musica elettronica di produzione nostrana – che peraltro personalmente ho molto apprezzato – metter su un album come Some Reckonings è un po’ come tornare alla realtà. Il fascino delle possibilità che i mezzi contemporanei offrono a chi fa musica genera una corsa all’originalità che riesce spesso, di proposito o per caso, a far passare in secondo piano altri aspetti non meno rilevanti nel processo compositivo, quali immediatezza e genuinità.
Gli Auden seguono un percorso anomalo, e dalla scena romana Hardcore di fine anni ‘90, senza passare mai per un reale esordio, dopo un decennio in stand-by inaugurano la collaborazione con V4V Records. A distanza di due anni dall’EP Love is Conspiracy arriva ora il long playing, che ha la faccia di un nuovo inizio piuttosto che di un ritorno, con background sonori e personali più ingombranti e fecondi. Lo è a tutti gli effetti, perchè la genesi dei brani che compongono l’EP dato alle stampe nel 2013 risale in realtà ai primi anni ‘00, ed è facile immaginare che per il quartetto all’epoca la vita, musicale e non, fosse assai diversa.
Mi incazzo sempre un po’ con gli italiani che scelgono l’inglese, ma non ho il tempo necessario per decidere se sono disposta a perdonare o meno l’esterofilia palese degli Auden, perchè “The Day of Reckoning” viene fuori urgente con chitarre in abbondanza che aprono i giochi senza preamboli. L’eco dei Fugazi è limpido, così come quello delle declinazioni nostrane (Fine Before You Came), fino a coprire tutto lo spettro delle derivazioni del Punk con episodi più orecchiabili e scanzonati alla Maximo Park (“False Restart”, “Better Than Not Believe It”).
Che sia il momento della resa dei conti è chiaro da subito nelle liriche. I’d like to be like Ian C. | fourty years old | outlived to himself | with grace in feeling | and sweer despair in spirit: In “Next Regrets” gli spettri del passato adolescenziale si aggirano tra le note ma la consapevolezza è un’altra, adulta e disillusa.
Qualche sbavatura nella pronuncia sgualcisce un po’ l’apprezzabile naturalezza con cui creano ambientazioni oscure ed energiche. L’apparato strumentale ridotto al minimo sindacale è più che sufficiente a convincere in meno di trenta minuti complessivi di ascolto che i ragazzi hanno imparato bene la lezione. Qualche guizzo negli arrangiamenti arriva con “Back and Forth” e in chiusura, con i virtuosismi di “Curtain”. Ne avremmo gradito qualcuno in più ma non importa, per il resto si può attendere perchè gli Auden ci hanno già dimostrato che non è mai troppo tardi, che si tratti di inizi, ritorni o evoluzioni.
Il primo album degli Auden in free download
V4V-Records è orgogliosa di presentare il primo lavoro degli Auden, storica band di culto dei circuiti emo-core diy di fine anni ’90 e inizio 2000. A distanza di 15 anni dalla nascita del gruppo, Some Reckonings conferma le passioni di una generazione cresciuta a distorsioni e sentimento e si presenta come un album genuino ed improvviso con una gestazione naturale ed urgente. Non una reunion ma un punto di inizio alla volta del futuro.
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The Day of Reckoning, il primo video degli Auden
“The Day of Reckoning” è il singolo estratto da Some Reckonings, primo album degli Auden in uscita in digitale e vinile a gennaio 2015 per V4V-Records. V4V-Records è orgogliosa di presentare il primo lavoro degli Auden, storica band di culto dei circuiti emo-core diy di fine anni ’90 e inizio 2000. A distanza di oltre 15 anni dalla nascita del gruppo, Some Reckonings conferma le passioni di una generazione cresciuta a distorsioni e sentimento e si presenta come un album genuino ed improvviso con una gestazione naturale ed urgente. Non una reunion ma un punto di inizio alla volta del futuro.
Some Reckonings, l’album d’esordio degli Auden.
Si intitola Some Reckonings l’album d’esordio degli Auden in uscita in digitale e vinile a gennaio 2015 per V4V-Records. V4V-Records è orgogliosa di presentare il primo lavoro degli Auden, storica band di culto dei circuiti emo-core diy di fine anni ’90 e inizio 2000. A distanza di oltre 15 anni dalla nascita del gruppo, Some Reckonings conferma le passioni di una generazione cresciuta a distorsioni e sentimento e si presenta come un album genuino ed improvviso con una gestazione naturale ed urgente. Non una reunion ma un punto di inizio alla volta del futuro.