Soundtrack Tag Archive
Dieci canzoni per convincervi a guardare Reservation Dogs
Dieci brani che rappresentano altrettanti validi motivi per scoprire l’Oklahoma indiano e rurale attraverso una storia profonda e delicata.
Continue ReadingSperimentali, evocative, avanguardiste – Intervista a Bono / Burattini
Amicizie di lunga data, sperimentazione, avanguardia e tutto ciò che ruota intorno al nuovo progetto delle due musiciste bolognesi.
Continue Reading8 pezzi per 8 episodi: la colonna sonora di “The Bear”
Dopo anni da chef in ristoranti stellati, Carmen torna a Chicago per dare una nuova vita al diner fatiscente di famiglia dopo il suicidio del fratello Mikey.
Continue ReadingToo pop to be experimental, too experimental to be pop – Intervista ai Son Lux [ITA/ENG]
Quattro chiacchiere con la band statunitense che questo weekend suonerà in Italia.
Continue ReadingDalle strade norvegesi ai vini italiani – Intervista a Sondre Lerche [ITA/ENG]
In vista del suo imminente ritorno in Italia, abbiamo fatto una piacevole chiacchierata col cantautore norvegese.
Continue ReadingNon si vive di soli Netflix e Pornhub Premium
23 dischi per superare i giorni tristi.
Continue ReadingLuca Olivieri – La Saggezza delle Nuvole
Un unico corpo che si muove sinuosamente fra atmosfere eteree. Racconti lontani che accarezzano l’immaginazione. Colori sonori densi e delicati. Un violoncello, un glockenspiel, un flauto e chissà quante altre estensioni della fantasia umana creano un’eco lontana; lo sfondo delicato di un film ancora da scrivere. Luca Olivieri con La Saggezza delle Nuvole ci tiene per mano lasciandosi ascoltare delicatamente, senza compromessi. I frutti del lavoro di due anni ci consegnano un complesso artistico costruito con grande capacità e competenza; si gioca sulle melodie, sui piani sonori, sugli accostamenti fra acustico ed elettronico, in maniera decisa, mai banale ne tantomeno furba. Numerosissime e prestigiosissime le collaborazioni (Andrea Chimenti, Caroline Lavelle, fra gli altri); l’intero lavoro tende continuamente a creare esplosioni controllate, mai per questo artificiose. Si alternano titoli in italiano a titoli in inglese, a testimonianza della consapevolezza di poter raggiungere un pubblico eterogeneo.
Il lavoro è una serie in nove episodi, da seguire con passione e concentrazione. Non è sicuramente il cd che si ascolta un paio di volte, sulle ali dell’entusiasmo, e poi si tende frettolosamente a dimenticare. Se da lato il limite può essere quello di non essere propriamente immediato (bisogna, aimè, fare i conti con l’utente medio), dall’altro è bene chiarire che questo è in tutto e per tutto un lavoro che va ascoltato attraverso il filtro cosciente delle emozioni; è bellissimo scoprirsi protagonisti solitari, in viaggio verso noi stessi.