spotify Tag Archive

Recensioni #15.2018 – Adam Naas / Any Other / Bad Pritt

Written by Recensioni

Siren Festival, domani la preview a Roma con Unknown Mortal Orchestra

Written by Eventi

In attesa della quinta edizione del Siren Festival, è prevista per domani sera la preview romana dell’ormai consolidata rassegna estiva abruzzese, che si svolgerà come si consueto a Vasto, dal 26 al 29 luglio.

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #07.05.2018

Written by Playlist

10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #30.04.2018

Written by Playlist

ITALIANS CHOOSE IT BETTER | i migliori live al Primavera Sound 2018 secondo gli artisti italiani

Written by Eventi, Interviste

In vista dell’uscita della famigerata timetable, ho chiesto ad alcuni musicisti – ai miei preferiti, obviously – di darmi qualche dritta sugli act da non perdere quest’anno, suggerimenti da parte di addetti ai lavori che potessero aiutarmi anche a scoprire qualcuno tra i nomi meno noti in cartellone.

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Recensioni #14.2017 – Visionist / Angelo Sicurella / Courtney Barnett & Kurt Vile / Julien Baker…

Written by Recensioni

“Foto di Pura Gioia” Antologia 1987-2017, l’album che racconta 30 anni degli Afterhours

Written by Novità

“Gli Afterhours e Carmen Consoli negli anni, hanno percorso strade diverse ma parallele, hanno condiviso parte di un’esperienza musicale e una visione comune della musica. Era ora che finalmente si incontrassero sul piano comune della canzone d’autore.”

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Ghali – Album

Written by Recensioni

Recensioni #01.2017

Written by Recensioni

Brian Eno // Jumping the Shark // Tiger! Shit! Tiger! Tiger! // Il Diluvio // Duke Garwood
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Monolith, fuori il nuovo album Even More

Written by Senza categoria

A un anno esatto di distanza dalla pubblicazione di Louder, loro primo Ep ufficiale, i Monolith si ripropongono con l’album Even More. La scelta del titolo non è casuale: se nella prima uscita i 4 modenesi avevano tracciato una sorta di linea guida stilistica, in Even More le caratteristiche della band emergono amplificate e potenziate. Uno stoner/grunge arrabbiato, sporcato da reminiscenze psichedeliche ed echi di musica etnica, caratterizzato da grande attenzione per testi e compattezza del suono. Da 9 tracce monolitiche, che suonano, appunto, “ancora più forte”. Il background musicale a cui attingono i Monolith è quello classico della tradizione stoner rock, dai Kyuss ai Queens Of The Stone Age, ma anche di quella più “hard” del grunge, vedi Alice in Chains. L’album è prodotto dall’etichetta HazyMusic, e è acquistabile direttamente ai concerti o sulle principali piattaforme di download (iTunes, Spotify, ecc). Il Release Party è avvenuto lo scorso 4 aprile @ Mattatoio Culture Club di Carpi (MO).

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The Backlash – “Spin ʻRound” [VIDEOCLIP]

Written by Anteprime

backlash 600

I The Backlash sono una giovane band con base a Milano. Attivi dal 2012, sono [portatori nostrani di quel movimento Britpop che mai morirà. Nelle intenzioni così come dentro alle orecchie hanno la British Invasion che rese celebri negli anni The Beatles e The Who per poi rimodernarsi in nuova forma con Oasis, Blur e molti altri. Lʼalternative-rock dei Backlash trova nello Shoegaze la sua ibridazione più sincera, senza mai perdere lʼapproccio Pop tipico di quella indimenticata Manchester di metà anni ʼ90. La ricerca di una propria dimensione, lʼintrospezione profonda e la rabbia di appartenere ad una generazione nella quale riconoscersi solo a metà, sono i temi ricorrenti della loro estetica testuale. Nel 2014, dopo due anni di concerti tra Italia ed estero, i Backlash firmano un accordo discografico con la milanese Rocketman Records. 3rd Generation è lʼep dʼesordio dei The Backlash, uscito nellʼautunno del 2014 e ufficializzato dal videoclip di “Spin ʻRound” in anteprima nazionale per Rockambula (02/03/15). LʼEp è disponibile su iTunes, Spotify, Amazon. I brani selezionati per questo Ep di lancio mostrano prevalentemente il lato Britpop della band, con evidenti risvolti psichedelici. La mano di un bambino, protagonista di copertina, sta a simboleggiare qualcosa di nuovo, di appena nato e con il futuro davanti. Consapevoli e speranzosi, quindi, i The Backlash si fanno portavoce di una “Terza Generazione”, figli legittimi per gusto ed approccio alla scrittura di quei movimenti culturali e sociali che resero grandiose le scene musicali degli anni ʼ60 e ʼ90.

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Four Seasons One Day, l’intervista

Written by Interviste

I Four Seasons One Day da Palermo, HC, Punk e anni novanta nelle vene. Diamo voce ad una nuova band targata Indelirium Records.

Una domanda forse “scontata”, cosa volete esprimere con il nome Four Seasons One Day?
Il nostro nome prende spunto dal famoso detto inglese “four seasons in one day” che significa letteralmente “quattro stagioni in un giorno”, ovvero “oggi è successo un casino” ahahah… Ci sentiamo molto vicino al nome scelto proprio perchè essendo in 4 ed essendo 4 ragazzi diversi a livello di personalità ed identità ci sentiamo parte di un totale chaos che però ci unisce e ci spinge ad andare avanti giornalmente.

Parliamo subito del vostro background musicale: da che parte stanno i Four Season One Day?
Non ci è molto chiara la domanda, la nostra musica rispecchia ciò che siamo. Forse siamo dalla parte delle persone vere, di chi fa musica col cuore per esprimere se stesso, quella è la cosa principale e fondamentale, esprimere se stessi al meglio e nel modo più vero possibile! E’ chiaro che ognuno di noi nella band proviene da ascolti semplicemente e prettamente Hardcore melodico, chiunque tra di noi conosce i Nofx, chiunque tra noi conosce i Green Day per dire… ma è anche chiaro che andando avanti nel tempo ognuno di noi ha prediletto degli ascolti che molto spesso non sono stati uguali per tutti, chi più Hardcore come Valerio il nostro chitarrista cantante e come anche Daniele il nostro batterista, che tra l’altro sono i più “irruenti” i più “pazzerelli” della band, chi più soft magari più sul melodico anni ’90 tra le varie scie emo come il nostro bassista Pietro… questo non implica quindi star solo da una parte, noi crediamo che l’importante sia fare del proprio meglio e creare la propria identità senza copiare, essendo e rimanendo se stessi.

Sappiamo che siete reduci da un bellissimo tour europeo con i vostri amici ONODA. Raccontateci come è stato questo primo tour e che significato ha per voi portare la vostra musica fuori dalla nostra penisola (e nel vostro caso isola).
Il tour è stata un’esperienza fantastica ed è stato bello condividere tutto ciò coi nostri amici Onoda. Quando tempo fa Turi ci propose di iniziare a collaborare con lui, e ci disse che ci avrebbe aiutato facendo un tour anche per noi, beh è stato il “notizione” che aspettavamo da tempo, no? Chi non vorrebbe andare in tour in Europa? È sempre stato il nostro sogno viaggiare e far conoscere la nostra musica, e quindi noi stessi, a più gente possibile. Essere in tour è un’emozione indescrivibile e dopo aver affrontato questa avventura per la prima volta non vediamo l’ ora di farlo ancora.

In Europa la scena è più attenta e partecipe o non avete trovato grandi differenza?
Suonando in Europa ci siamo sentiti parte di una scena che non si limita ad essere locale, bensì si allarga fino a diventare una “macro scena”. Le differenze si notano, eccome se si notano, anche la più piccola delle organizzazioni fuori all’estero è precisa, schematica, nulla è lasciato al caso ed una cosa in particolare ci ha colpito, gli orari! Al contrario dell’Italia gli orari sono rispettati in modo precisissimo, e i concerti iniziano e finiscono tutti ad orari ragionevoli, nulla comincia all’1 di notte o cose del genere anzi al massimo finisce tutto alle 23:30 per lasciar spazio al resto della serata o per permettere a chi magari lavora o studia l’indomani di tornare a casa presto! Il tour e un esperienza fantastica, ti lascia delle grandi storie dentro e ti fa crescere, ti permette di capire che strada prendere sul serio.

Tutti Morti perché ?
Nasciamo e viviamo in modo esageratamente stereotipato! Siamo molto giovani noi, ok questo e chiaro ma noi stessi notiamo quanta monotonia ci sia nel modello di vita media d tutti i giorni soprattutto qui nella nostra nazione. il titolo tutti morti è quasi uno stimolo, uno spunto per poter vivere quindi al meglio le cose pensando a cosa c’è attorno a noi e non lobotomizzandoci, bloccandoci, non facendo girare le rotelle che abbiamo nel cervello! Tra le cose buffe? Abbiamo scoperto che Cant il cantante degli Onoda e alcuni amici del suo giro “Riminense” hanno tatuato addosso questa frase, pazzesco!

Palermo… la vostra città natale, quando è importante per voi far parte di una scena che vanta nomi come Values Intact, Whales Island etc…?
Ci sentiamo onorati a far parte della scena di Palermo la quale ha contato nomi di ottime band, soprattutto nel passato. Speriamo che la storia si possa ripetere, e che Palermo possa di nuovo valersi di ottime band che possano portare avanti la loro passione, i sogni in cui credono… Insomma attendiamo che quel ricambio generazionale che deve esserci e non dovrebbe, che deve esserci, si avveri al 100%. Noi ce la stiamo mettendo tutta.

Indelirium Records ha rilasciato il vostro ep Tutti Morti in formato digitale tramite iTunes, Amazon ed altri store. Quando è importante oggi essere presenti sul web e soprattutto sentite la mancanza di una uscita fisica, come il vecchio supporto cd-audio?
Ad oggi distribuire i propri lavori sulle piattaforme digitali è essenziale. Questa cosa vanta di pregi come la possibilità con un click di poter scaricare, ascoltare i lavori di un gruppo, ma è quasi estinto l’ascolto e l’acquisto dei cd e dei vinili e così via. Noi siamo cresciuti ascoltando i dischi di tutte quelle band che amavamo e ne sentiamo tantissimo la mancanza. Negli ultimi tempi il concetto di “disco” si è completamente mutato, c’è da dire che il vinile negli ultimi anni e tornato un po di moda, questo e positivo anche per questo a luglio usciremo in vinile, vedremo!

Oggi che prospettive può avere una band Punk Rock. Avete dei progetti futuri e sogni nel cassetto?
Grandi prospettive, grandi sogni e grandi aspettative. Il nostro sogno più grande è quello di poter girare il mondo grazie alla nostra musica e vivere di essa, che poi penso sia il sogno di tutti quelli che come noi lo inseguono. Molto spesso bisogna rimanere con un piede per terra, esistono tantissimi gruppi Punk Rock e farsi notare non è affatto facile soprattutto in Italia, questo non implica fasciarsi la testa e smettere di fare, anzi!

Avete dieci battute per salutare i vostri fan.
Ringraziamo tutti quelli che ci seguono e che sentono vicina la nostra musica e ricordiamo che il nostro disco è disponibile su tutte le piattaforme online, ascoltabile gratis su Spotify e disponibile in copia fisica ai nostri concerti. Grazie mille a  Emiliano Amicosante (Indelirium Records Boss) per l’opportunità data riguardo l’uscita del disco in digitale e Rockambula per l’intervista concessaci.

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