Diciamolo, gli approcci all’arte in genere sono molteplici e ognuno ha il suo singolare modo di esprimerli. Nella caso particolare della musica, per l’esattezza Pop e Rock, gli approcci possono essere i più disparati. Andiamo dai cupi frequentatori di scantinati, ai megalomani eccentrici, ai punkettoni improvvisati, dagli esibizionisti della tecnica, ai melanconici del sentimento. Chi più ne ha più ne metta. Quello che conta è il talento! Dovrebbe ed in parte è così. Quello che fa un pezzo memorabile non è facile a dirsi, il successo sembra a volte arrivare così per caso. A fronte di un buon lavoro ovviamente ma è difficile avere delle regole ben precise per un successo assicurato. Tutti voi sareste pronti a scommettere che non esiste una ricetta per un successo sicuro. Bene, preparatevi a ricredervi perché sto per raccontarvi una storia che vi svelerà come vengono composte le hit mondiali e cos’è un hooky, un gancio con il quale rapire l’ascoltatore.
La storia delle composizioni Pop Rock moderne si intreccia con quelle logiche più perverse del business e del marketing, cioè fare più soldi possibili. In un mercato mondiale delle vendite in picchiata libera da quando c’è il web 2.0 e che nel 2011 valeva 10,2 miliardi di dollari a fronte degli oltre 25 del 1999, i dati parlano da soli. Oggi la maggior parte delle canzoni Pop trasmesse dalle radio di grandi successi sono frutto della collaborazione tra produttori che compongono le progressioni degli accordi, programmano ritmi e arrangiano suoni e topliner che creano, come suggerisce il termine, gli elementi delle canzoni più in evidenza: contesti melodici, i testi e gli importantissimi hook, i ganci, le frasi musicali che ti rimbombano nella testa anche a distanza di ore da quando si è ascoltato il brano. Oggi le major per accaparrarsi un mercato sempre più in frantumazione nelle canzoni più commerciali di ganci ne mettono a più non posso perché “l’ascoltatore medio di radio commerciali” impiega sette secondi in media per decidere se cambiare stazione o no e in quell’arco di tempo va “agganciato”. Dietro una fetta spropositata di hit musicali c’è un gruppo relativamente stretto di produttori e topliner. Di solito i produttori come Stargate Production compongono ogni anno una ottantina di brani demo per venti topliner e solo una ventina di questi diventeranno un successo. Nell’estate del 2009 sia Beyoncé sia Kelly Clarkson, rispettivamente con Halo e Alredy Gone, sono entrate in classifica con canzoni create dalla stessa base. Quando se ne sono accorte era troppo tardi per ritirare l’uscita del pezzo della Clarkson, ma nessuno ci fece caso e Alredy Gone diventò ugualmente una Hit. Quando ho appreso quest’ultima notizia sono rimasto a bocca aperta anch’io, se non ci credete ascoltate i video qui sotto!!!
Dopo aver capito quanto lavoro c’è dietro un singolo di successo la domanda da porsi è molto semplice: Com’è possibile che il Rock Mainstream che un tempo era capace di proporre ganci incredibili come nell’istante prima del ritornello di Born to Run di Springsteen a diventare così poco creativo e prevedibile mentre il Pop che da sempre è l’essenza dall’artefatto sia oggi più vivo che mai? Io penso che oggi il Rock sia ancora espressione di gente viva che suona insieme per passione alla ricerca di un modo di evadere se così si può dire o di esprimersi. Mentre la musica delle Pop Star oggi è quasi sempre un prodotto digitale sfornato da un PC dove i software di Auto Tune provvedono a correggere le stonature, gli errori non esistono e la composizione è lasciata a produttori e topliner che sono professionisti che passano il loro tempo a cercare accordi e melodie perfette. Il caso di Rihanna è emblematico, nella sua musica prevale la quantità alla qualità e il fascino ha la buona sul valore della canzone. Non c’è partita Il Rocke il Pop viaggiano a due velocità diverse dettate dalle linee di business dove quello che conta è come riesci ad agganciare l’ascoltatore e ficcargli nel cervello la tua canzone. Impresa facile per Rihanna & co che dietro hanno un core business che gli permette di radunare i migliori produttori e topliner al mondo per farsi produrre i loro successi organizzando addirittura convention internazionali per il caso, per tutti gli altri, e parlo ai Rockers che con passione e pochi spicci si chiudono in cantina per sfuggire alla noia e seguire le proprie passioni, per tutti gli altri non rimane che mettersi sotto e curare il più possibile il proprio lavoro cercando di mettere in campo le proprie energie e seguire queste cinque semplici regole che Paul Simon ci racconta nel suo libro “You Can Call Me Al”:
- Un gancio (hook) deve essere memorabile. Se non si ricorda molto tempo dopo aver ascoltato la canzone non è un gancio;
- Il modo più semplice è inserire i ganci nei cori utilizzando il titolo del brano;
- Le canzoni che iniziano con un gancio al quale il resto della canzone viene aggiunto corrono il rischio di essere cattive canzoni con un gancio. Se si sviluppa un gancio accattivante non trascurate l’importanza di un verso forte e una melodia con chorus e un buon testo;
- I ganci possono essere usati in combinazione. Alcune canzoni integrano molti ganci: nel coro, drum lick che continuano a ripetersi e così via. Le canzoni Pop di successo tendono ad avere molti hook utilizzati. Tenete presente che se anche queste canzoni ottengono un effetto immediato di pubblico generalmente non ottengono nel tempo la stessa risposta di viaggi più musicali e introspettivi;
- L’aggiunta di un gancio può salvare una canzone che avete creato. Ecco come: se la vostra canzone suona bene ma proprio non sta ottenendo l’attenzione da parte del pubblico desiderata provate a creare una intro con hooky che richiami l’attenzione. Tale intro dovrebbe usare un ritmo accattivante e/o la forma melodica che può essere derivata dalla melodia principale o anche dal ritornello. Quindi utilizzare l’intro per connettere la fine del ritornello al verso successivo.
Bene signori auguro a tutti un bel gancio da realizzare e una buona serata.
FONTI:
The Essential Secrets of Songwriting
VIDEO (canzone con stesso motivo):