Partiti da Rovigo, con “Stoned Punk” i Marijuanal si sono fatti notare in tutto il mondo grazie alla dose massiccia di adrenalina che caratterizza i loro brani e all’attitudine verso un sound potente, devastante eppur melodico, fatto di thrash metal, punk, hardcore e j-rock, fusi con testi ispirati alla quotidianità. In attesa del prossimo lavoro sulla lunga distanza, Spear e Piledriver hanno deciso di concentrare tutta la loro energia e la loro tagliente vena critica per scaraventarla contro una delle feste più amate/odiate al mondo, quella del Natale. “M.K.M.A. (Merry Kiss My Ass)” è il frutto di questa riuscita operazione: un nuovo potentissimo singolo che musicalmente è un omaggio al punk rock di scuola giapponese, con accordature ribassate tipicamente metal, sound old school e una curatissima pulizia del suono, attraverso cui i Marijuanal raccontano il disagio del protagonista di fronte alle ipocrisie delle rimpatriate natalizie con i parenti.
Thrash Metal Tag Archive
“M.K.M.A. (Merry Kiss My Ass)”, il nuovo singolo dei Marijuanal
Written by redazione• 25 Novembre 2015• Senza categoria
Banana Mayor – Zombie’s Revenge
Written by Giovanni Panebianco• 3 Maggio 2014• Recensioni
Dopo anni di attività live, i baresi danno alla luce il loro primo EP autoprodotto.
Continue ReadingHatesphere – Murderlust
Written by Vincenzo Scillia• 11 Ottobre 2013• Recensioni
Ed ecco qui Murderlust l’ottavo disco degli Hatesphere, band Thrash Metal proveniente dalla Danimarca e con alle spalle una carriera di tutto rispetto. Il platter esce a distanza di due anni dal discreto The Great Bludgeoning e a dirla tutta poco è cambiato nella loro proposta, partendo dal sound fino alla struttura dei pezzi. Insomma riascoltiamo ancora una volta il vocione di Kruge accompagnato da massicci riff schiacciasassi, il che non mette assolutamente in dubbio la tecnica e le capacità dei ragazzi ma trattasi di un andazzo che ad un certo punto annoia e in certi momenti diventa insostenibile. A parer del sottoscritto è il marchio di Pepe, l’unico membro stabile, la sua unica influenza, a trainare tutto. La band come sempre ci sa fare nel senso che gli strumenti li scuotono, la batteria picchia ma è sempre la stessa formula, niente di più e niente di meno.
La cosa strana sta nel fatto che questa sorte di passività o meglio ancora di ripetitività è presente da tempo, nonostante i diversi cambi di formazione che la band ha subito. Certo il periodo d’oro di Ballet of the Brute o di The Sickness Within ha giovato loro molto portando a galla il meglio della band ma da li in poi sono andati a ritroso e Murderlust non è certo un nuovo punto di partenza o la loro ripresa. Purtroppo non c’è molto da dire; Murderlust è piatto e contiene tracce che presentano una struttura a dir poco scontata; addirittura mancano assoli coinvolgenti, il che lascia un po’ l’amaro in bocca perché gli Hatesphere se vogliono sanno come comporli e dove metterli. Concludendo non posso che sperare in una vera ripresa della band; è uno dei gruppi di punta della Danimarca ed il loro nome ha un certo peso nel Thrash moderno. Assolutamente devono cercare il modo per tornare alla ribalta.