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Dirk Hamilton – Thug of love Live

Written by Recensioni

Dirk Hamilton, classe 1949 e proveniente dall’Indiana, non ha bisogno di presentazioni…

Con oltre dieci dischi in studio il suo sound ha influenzato generazioni di musicisti, in particolare con “Thug of love”, uscito in una edizione celebrativa per il trentennale in una versione live dai colori più freschi e moderni ma che non perde lo smalto di un tempo.

Tutto ha inizio con “Wholly bowled over”, una ballad fra l’acustico, il country e il rock, che sa di gioiello nascosto e che forse le generazioni moderne farebbero meglio a riscoprire…

“Moses & me” è molto più pacata e dai tempi più lenti rispetto alla precedente, ma ha un’intensità che è davvero impressionante.

“Turn off the tv” ha un drumming molto accentuato che a volte risalta persino rispetto a chitarra, basso e armonica.

“In a miracle” tratta di un incontro mai accaduto con la grande Kate Bush, che rispose a una lettera del cantautore, suo grande fan, concludendo con la frase “keep in touch”, ripetuta più volte nella canzone.

“Out To Unroll the Wheel World” è come un proiettile veloce che colpisce al cuore e alla mente  chi la sente ma che non fa male ma solo bene.

In “Change in a child’s hand” ci sono molti spunti che ricordano persino il miglior Frank Sinatra! ed è davvero facile rimanerne estasiati.

“I will acquiesce” con i suoi 17! minuti è forse il migliore episodio del disco coi suoi assoli di chitarra iniziali e la batteria che tiene un improbabile tempo da marcetta che rende il tutto davvero originale (anche se poi abbraccia sonorità molto più rock).

“Colder Than Mexican Snow” è invece caratterizzata da linee di basso molto incisive.

“Need some body”, com’è scritto nelle note interne del booklet, fu scritta pensando a Rod Stewart, che però secondo lo stesso Dirk, non avrebbe mai cantato perché “troppo gentleman”.

La lunghissima “The Main Attraction” è invece dedicata al bluesman Solomon Burke, purtroppo recentemente scomparso.

La bonus track “How do you fight fire?” è cantata in coppia con Graziano  Romani e vede la collaborazione anche di Max Marmiroli al sassofono e di Massimo Mantovani al piano elettrico (presente anche in “Change in a child’s hand”).

La tracklist è leggermente diversa dal’edizione del 1980 ma di certo non tradirà le aspettative dell’ascoltatore anche perché con il musicista americano ci sono i collaboratori di trent’anni fa, Don Evans alla chitarra elettrica e ai cori, Tim Seifert alla batteria ed Eric Westfal al basso e ai cori.

Il tutto forse anche per mantenere intatto lo spirito e l’integrità musicale di un tempo.
E credetemi… Questi quattro musicisti ci sono davvero riusciti!
Il compact disc è stato registrato interamente in Italia a Dozza (Bo) e Modena il 13 e il 14 marzo 2010 mentre il dvd allegato (che contiene invece tredici tracce) a Cologne (Bs).
La produzione è praticamente perfetta, i suoni molto puliti ed il pubblico si sente davvero pochissimo.
Affrettatevi quindi a comprare questo capolavoro!

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