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Ad ottobre nuovo singolo e tour per Calibro 35.

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Ad un anno dall’uscita dell’ultimo album di Calibro 35, Traditori di Tutti, la band si appresta a pubblicare un nuovo singolo, che uscirà in vinile 45 giri limited edition e in digital download per Record Kicks il prossimo 6 ottobre, e a ripartire in tour con date in Italia e nel resto d’Europa. Il pezzo prescelto per il nuovo 7″ è “The Butcher’s Bride”. Il brano, firmato da Calibro e presente sull’ultimo album della band, potrebbe essere uscito da Vedo Nudo, film di Dino Risi del 1969 con Nino Manfredi e Sylva Coscina, ma anche questa volta l’atmosfera anni’60 viene attualizzata dal suono dei nostri. Il b-side del vinile conterrà un tema mai suonato da Calibro: il super classico del groove made in UK “Get Carter” di Roy Budd, tratto dal film del 1971 con protagonista Michael Caine.

OTTOBRE
03 ottobre: Losanna (Svizzera) @ Holy Groove Festival
12 ottobre: Carbonia (CI) @ Mediterraneo Film Festival
16 ottobre: Lubiana (Slovenia) @ Gala Hala / Metelkova
22 ottobre: Lussemburgo (Lussembrugo) @ Kultfabrik
23 ottobre: Berlino (Germania) @ Privat Klub
25 ottobre: Basilea (Svizzera) @ Kaschemme
30 ottobre: Parigi (Francia) @ Alimentation Generale
31 ottobre: Londra (Gran Bretagna) @ 229 Club

NOVEMBRE
02 novembre: Anversa (Belgio) @ Trix
06 novembre: Roma @ venue tba
07 novembre: Taneto di Gattatico (RE) @ Fuori Orario
08 novembre: Firenze @ Flog
20 novembre: Vigonovo (PD) @ Studio2
21 novembre: Pozzuoli (NA) @DeJaVu
22 novembre: Bologna @ TPO
27 novembre: Torino @ Hiroshima
28 novembre: Siena @ Indagine sul cinema del brivido – Teatro Rinnovati
29 novembre: Ravenna @ Bronson
30 novembre: Milano @ Alcatraz
Info live e aggiornamenti date: Antenna Music Factory

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Calibro 35 – Traditori di Tutti

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Quattro musicisti nella stessa stanza; chitarre fuzz, organi distorti, bassi ipnotici e funky grooves riempiono l’atmosfera. Luca Cavina, chitarra e basso, Enrico Gabrielli, organi e fiati, Massimo Martellotta, chitarra elettrica e lapsteel, e Fabio Rondanini, batteria e percussioni, formano i Calibro 35, gruppo italiano (milanese) il cui progetto prende vita sotto i loro stessi occhi. Un progetto che segna la loro carriera e il loro modo di fare musica, soprattutto musica per le immagini. Quindi colonne sonore dedicate ai polizieschi e action thriller con cover e brani originali che sottolineano l’intenzione e la capacità del gruppo di ricreare atmosfere e mondi che talvolta nei film si danno per scontato ma che alcune volte fanno il film stesso. Dunque i Calibro 35 iniziano la loro carriera dove molti gruppi italiani non riescono nemmeno ad arrivare e cioè all’estero: Lussemburgo, Belgio, Stati Uniti. Registrano Eurocrime, documentario americano sui polizieschi italiani, il loro primo album Ritornano Quelli Di…, l’intera colonna sonora del film Said e alcuni brani per i film Gli Angeli del Male, La Banda del Brasiliano e Romanzo Criminale. Nel 2010 esce Rare, raccolta di musiche da film, b-side, versioni alternative e inediti dell’archivio della band e nel 2010 è la volta dell’album Ogni Riferimento a Persone Esistenti o a Fatti Accaduti è Puramente Casuale, contenente dieci brani inediti e due cover, e l’ep Dalla Bovisa a Brooklyn che si muove come sempre tra cover, originali e una storia a fumetti del gruppo.

Finalmente il 2013 porta Traditori di Tutti, uscito in Italia il 21 Ottobre e da Novembre anche in Giappone. L’album è formato da dodici tracce che vivono e riecheggiano le atmosfere poliziesche e filmiche quasi soprattutto degli anni settanta. A primo acchito si potrebbe pensare che sia musica troppo settoriale ed in effetti si percepisce una certa malinconia di quegli anni, il che però non guasta dato che quello fu uno dei periodi più prolifici per la storia della musica mondiale. Ed infatti leggendo qualche loro intervista quella degli anni settanta non viene percepita come una fissazione assoluta ma come un momento da cui partire, come un esempio da tenere ben a mente per poi fare qualcosa di proprio ed in qualche modo originale. Appena si clicca play il “Prologue” ci trasporta in una sorta di atmosfera west abbandonata subito in “Giulia Mon Amour” nella quale si concretizza la loro tecnica spiccata che a quanto dicono è frutto solo della conoscenza dei loro strumenti, dell’atmosfera e dell’improvvisazione che è il punto focale. Ma il pilastro di tutto il lavoro è certamente Traditori di Tutti di Giorgio Scerbanenco, romanzo del 1966 che racconta le indagini che stanno dietro all’annegamento di Silvano e Giovanna. Giovanna è una giovane donna costretta a sposare un uomo che non ama e a ritrovare la sua perduta verginità grazie a un delicato intervento. La sua fine però non avviene con il matrimonio-farsa ma con una crivellata di proiettili e l’annegamento nel Naviglio.

Una Milano e un’Italia violenta e crudele che traspare come uno specchio negli inseguimenti Funky tra gli strumenti (“You, Filthy Bastards!”), nella tensione Rock delle percussioni (“Stainless Steel”), nel fitto vintage delle tastiere (“Vendetta”) e nella psichedelia più spiccata (“Mescaline 6”, “AnnoyingRepetitions”).

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