Si terrà venerdì 24 aprile presso il Circolo Virtuoso Il nome della Rosa, in via Gramsci 46/a a Giulianova, la presentazione delle attività della Trixity Productions, collettivo di produzione discografica sostenibile per musicisti emergenti che si propone di accompagnare gli artisti in ogni fase della creazione del disco: dalla registrazione audio agli arrangiamenti, dal tuning della voce, al mixing, dal mastering alla stampa, e infine alla comunicazione, analizzando insieme agli artisti tutto il percorso e definendone gli step per rendere più agevole, fornendo delle linee guida sempre rispettose della volontà del musicista, il processo di realizzazione. Interverranno nel corso della serata gli ideatori Loredana Di Giovanni (titolare) e Giuliano Torelli, già noti per il progetto musicale Two Fates, e Lilia, prima artista prodotta dalla Trixity con l’album di recente uscita Clepsydra I, un concept album fantascientifico tra elettronica e sonorità dreamy, che ha già avuto ottimi riscontri, con la presentazione in anteprima del singolo “The Game” sul sito Nothing but hope and passion per quanto riguarda il versante internazionale e sul portale Rockit su suolo italico.
I musicisti sono invitati a portare le proprie demo, che verranno prese in considerazione dal collettivo Trixity. L’ingresso è gratuito.
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Presentazione del collettivo Trixity Productions
Lilia – Clepsydra I
Sembra che la vita sia un viaggio bizzarro dove non sempre ci è dato scegliere la direzione in cui andare, anzi, a volte sembra che i nostri desideri più grandi risiedano in luoghi inaccessibili. Dove la realtà non riesce ad arrivare, però, può condurci l’immaginazione, accompagnata magari dalle note. La musica di Lilia Scandurra, in arte Lilia, ha proprio questo effetto benefico sull’anima; riesce a spalancare le porte di un mondo immaginario e trasportarti verso luoghi che la realtà non riuscirebbe a raggiungere. Clepsydra I è il terzo lavoro in studio dell’artista pescarese; un concept album registrato presso i Trixity Productions Studios di Colonnella. Proprio come i Two Fates, suoi mentori, Lilia si avvale dell’aiuto del digitale, dell’utilizzo di synt, tastiere, Ableton e loop, anche se da questi ultimi si discosta per via di una spiccata predilezione per il mondo elfico e fantastico, tanto da indurla a definire la sua musica “elf-tronic”. Sono nove le tracce che compongono l’album in cui si racconta la storia del pianeta Clepsydra, i cui coraggiosi abitanti sono minacciati dall’invasione di demoni, portatori di una malattia che lascia i clepsydriani in una sorta di morte apparente. Il singolo “The Game” ed il video che l’accompagna, attraverso una storia di amanti costretti a ricordare i momenti della loro storia d’amore senza poterne vivere la passione, raccontano proprio della malattia di cui gli abitanti sono affetti. Il coraggio dei clepsydriani viene espresso con brani che evocano speranza, come la delicata “Iridescent Lilium”, “Niark” dalle influenze orientali e “Empress Moonchild”, dove la voce della giovane Luna contrasta con tastiere e sezione ritmica. Oscurità e inquietudine sono invece espressi in brani più cupi, come “Clepsydra” e “Artemis Invasion (Deckard)”, per raggiungere l’apice con “Moyen Age”, dove la voce abbandona a tratti le lunghe linee melodiche e si presta a cori che evocano urla di disperazione. Sebbene l’intento sia quello di creare un dualismo luce/tenebre, malattia/salvezza, tale contrasto non è mai netto. La musica di Lilia ha il potere di prenderti per mano e condurti in alto verso luoghi fantastici, dove è difficile pensare che possano esistere sofferenza e dolore, sentimenti appartenenti alla cruda realtà e che nessuno mai vorrebbe in un mondo immaginario. So bene che sarebbe troppo chiedere a Lilia di scendere in questo mondo e farsi contagiare dalle nostre inquietudini, ma sarebbe interessante se riuscisse anche solo a sfiorarci e poi raccontare con la sua voce, le sue melodia, la sua tecnica, le nostre misere vite, dove la realtà è fatta di giorni stupendi ed altri orrendi, ma che in ogni caso sa essere spiazzante, imprevedibile ed interessante, anche più dell’ immaginazione.