“Tutto è come sembra” è un disco molto atipico, sembra di ascoltare i Marlene Kuntz (“Dolce miele” e “Ai confini” con gli urli alla Godano ne sono la prova) o gli Afterhours mentre incontrano la scena indie rock americana (Kyuss in primis).
In una canzone (Ninna surf) infatti compare anche Mario Lalli, musicista che milita e ha collaborato con band della scena desert californiana (Fatso Jetson, Yawning man, Desert sessions, Brant Bjork ecc). Insomma il gruppo in soli cinque anni di vita di strada ne ha già percorsa davvero tanta! Il suono credetemi è davvero perfetto, curatissimo in ogni dettaglio, merito anche delle registrazioni e dei mixaggi presso il Cellar Door Studio di Milano a cura di Gianluca Amendolara e del mastering effettuato presso il Newmastering studio da Maurizio Giannotti. La vena psichedelica però si fa sentire spesso sprizzando l’occhio (anzi l’orecchio…) anche al noise alla Sonic Youth o alla Fugazi e un po’ anche all’hard rock tipo Black Sabbath o Led Zeppelin. La particolarità del gruppo sta nel fatto che ¾ dei componenti si alternano fra chitarra, basso e voce con una maestranza davvero unica e con uno stile intrigante e raffinato.
Molto bello e singolare anche l’artwork del disco a cura di Edoardo Vogrig. L’autoproduzione spesso comporta molti rischi e/o imperfezioni ma qui credetemi se i quattro ragazzi hanno azzardato sono riusciti a superare ogni difficoltà, nel pieno spirito indie! Sarà datato 2010 questo disco ma credetemi la freschezza del lavoro si sente ancora, anzi è sicuramente molto più attuale di tanti altri concorrenti che circolano oggi e la perfezione assoluta giustifica il ritardo con cui è stato pubblicato. Undici tracce, tutte cantate in italiano, che vi lasceranno davvero di stucco! Lo strumentale “Ninna nanna per Grisù”, ad esempio, vi terrà sicuramente compagnia e di certo non rischia di far addormentare l’ascoltatore, non fatevi trarre quindi in inganno quindi dal titolo! Che i nuovi Jesus Lizard si siano reincarnati in Italia?