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[CONTEST] Crisis @ Circolo Svolta, Rozzano (MI) | vinci due biglietti
Un pugno sferrato nel ventre molle di quella musica di puro intrattenimento in cui il Punk si era trasformato. È così che su Sounds Gary Bushell, il giornalista che dette un nome al movimento Oi!, definì i Crisis, il cui nucleo diede poi vita ai Death In June.
Postcards, la band dal Libano a Febbraio in tour in Italia
Prima volta in Italia per il quartetto libanese Postcards, originari di Beirut, Libano. Autori di un indie-folk fresco ed internazionale, presenteranno il loro Ep What Lies So Still con un tour di 12 concerti in 13 giorni, dal 4 al 16 Febbraio, da Roma fino in Sicilia, toccando anche Campania e Calabria. Giochi armonici, delicate melodie ed atmosfere ora nostalgiche, ora più spensierate, caratterizzano il sound della band. Ed è facile abbandonarsi alla sognante voce di Julia, come nella traccia che da il nome all’Ep, primo singolo estratto. Oltre ad essersi esibiti in tutto il Libano, in Germania, Uk, Francia e Portogallo, hanno anche aperto i concerti dei Beirut e di Angus & Julia Stone.
Le date del tour:
giovedì 4 febbraio: GODOT, Avellino
venerdì 5 febbraio: U-TURN, Napoli
sabato 6 febbraio: OFF, Lamezia Terme (CZ)
domenica 7 febbraio: GLAMOUR, Catania
lunedì 8 febbraio: RETRONOUVEAU, Messina
martedì 9 febbraio: AL KENISA, Enna
mercoledì 10 febbraio: BOLAZZI, Palermo
giovedì 11 febbraio: MARIUS, Barcellona P.G. (ME)
venerdì 12 febbraio: MORGANA, Benevento
sabato 13 febbraio: MR ROLLY’S, Vitulazio (CE)
domenica 14 febbraio: BUATT, Eboli (SA)
martedì 16 febbraio: NA COSETTA, Roma
Torna in Italia il Folk singer alcolico Beans on Toast.
Folk singer alcolico, menestrello a piedi nudi, leggenda dei pub inglesi, Beans on Toast è giunto al quinto album, con un sesto in uscita, come sempre, il giorno del suo compleanno, il 1° dicembre. Che parli del principe Harry, dei pop corn, della luna piena, di sommosse popolari, di amore e droga nelle sue canzoni si riuscirà sempre a trovare un punto di vista onesto, ironico e spesso e volentieri così disincantato dal risultare geniale. Gli show di Beans on Toast sono un’esperienza difficile da dimenticare. Cantante, musicista, chitarrista, la sua autoironia è merce rara che riesce sempre a spezzare le barriere tra palco e pubblico, creando un’atmosfera ubriaca e di comunanza. Il 2014 è stato l’anno della svolta per Beans on Toast, che ha aperto tutti gli show di Frank Turner nelle arene inglesi e il tour americano dei Flogging Molly, oltre che quello di Tuner. Un moderno Billy Bragg, sicuramente più leggero e scanzonato ma i cui messaggi, che parli d’amore o di lotta, sono raccontati e spiegati in un modo tutto nuovo: brutalmente onesto, pesante come un’incudine e affilato come la lama di un rasoio.
01/11 SAB – Distrò – La Spezia
02/11 DOM – Hostaria delle Terre Verdiane – Salsomaggiore Terme (PR)
03/11 LUN – Giallo Zucca – Mantova
04/11 MAR – Arci Dallo’ – Castiglione delle Stiviere (MN)
05/11 MER – Edonè – Bergamo
06/11 GIO – Viaroma Diciassette – Dueville (VI)
Matinèe – These Days (singolo)
A volte è difficile credere che un gruppo o un artista italiano che non sia una Laura Pausini o un Eros Ramazzotti trovi fama abbondante oltralpe. I Matinèe sono fra i pochi eletti che ce l’hanno fatta riuscendo ad aprire i concerti di The Lumineers, Doughter, Mistery Jets e Futureheads senza mai sfigurare e tenendo alta la bandiera dell’Italia musicale. Nel loro curriculum possono persino vantare esibizioni dal vivo in tutti i live clubs londinesi più importanti per le giovani band come il 100 Club e un’apparizione alla Death Disco Night di Alan McGee (fondatore della Creation Records e scopritore degli Oasis). Il nuovissimo singolo “These Days” è stato realizzato con la collaborazione di Chris Geddes dei Belle&Sebastian alle tastiere sotto gli occhi e le orecchie attenti del produttore Tony Doogan (già al lavoro con Mogwai, Carl Barat dei Libertines e Glasvegas). Il sound della band appare molto più maturo rispetto a quello degli esordi, in cui persino i Franz Ferdinand si accorsero di loro ospitandoli ad un loro concerto italiano.
Le chitarre sono molto più incisive, con i loro riff accattivanti che si incastonano alla perfezione col drumming preciso del batterista e con la voce del cantante. In poco più di duecento secondi è condensata tutta l’essenza e la purezza del Brit Pop più eclatante ed anche quella del Rock indipendente inglese, perché le radici del gruppo sono sì italiane ma ormai i Matinèe sono a tutti gli effetti trapiantati nel Regno Unito. La canzone si presta molto all’ascolto ed è facile immaginare che verrà trasmessa anche sulle frequenze delle principali stazioni radiofoniche e sarebbe bello quindi se i Matinèe riuscissero a spopolare anche qui da noi. Noi di Rockambula facciamo il tifo per loro, consci di poter scommettere su una futura promessa del Rock Italiano. Mi rimane solo da chiedermi se la loro prossima hit sarà cantata nella lingua di Dante o in un inglese perfetto quale quello esibito da Luigi Tiberio (che nel gruppo suona abitualmente anche synth e chitarra) e da Alfredo Ioannone che è tra l’altro anche un ottimo bassista.