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Musica e Cinema: The Doors

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The Doors (USA)
Anno 1991
Durata 140 min
Oliver Stone

The_Doors

Quando uscì il film, era il 1991, non fu molto amato dalla critica. A me invece non dispiacque poi tanto. Certo non lo considerai un capolavoro, ma neanche una bidonata pazzesca. Poi mi è capitato di rivederlo per scrivere quest’articolo e, sarà la maturità o sarà altro, devo dare ragione alla critica. Il film di Oliver Stone sulla vita di Jim Morrison (Val Kilmer), parte bene con la prima sequenza, grazie a una fotografia molto forte e delle serie di inquadrature molto acide, ma a lungo andare tutto ciò appare ridondante e ripetitivo. Ne sono esempio due scene significative e i brani che le accompagnano con gli unici due pezzi non dei The Doors presenti nella colonna sonora del film. La prima, quella della festa a casa di Andy Warhol, dove conosce Tom Baker (Michael Madsen) accompagnata in sottofondo da “Eroine” dei Velvet Underground come a voler enfatizzare le sensazioni da sballo presenti in quell’ambiente. Poi la scena a casa di Patricia Kennelay la giornalista-amante descritta come una strega moderna, in cui spiccano i riferimenti ai baccanali e con “Carmina Burana” di Carl Orff, quasi a voler dare un senso (del tutto fuori luogo a questo punto) eccessivamente medievaleggiante (le streghe, i roghi, la Santa Inquisizione, il rompere gli schemi).  Si potrebbe continuare con i continui richiami al sesso e allo sballo del personaggio, sicuramente non sui generis, ma che a lungo andare, sfociano del ridicolo.

Jim Morrison quindi viene descritto come un moderno Dionisio, dio greco del vino o meglio sarebbe dire dell’eccesso, personaggio che evidentemente ispira molto Stone, (vedasi la successiva trasposizione biografica di Alessandro Magno, tra l’altro con un Val Kilmer più ispirato nella interpretazione del burbero e irascibile Filippo II di Macedonia che in questo bizzarro ruolo), ma il risultato, se pur possiamo apprezzare l’idea, non cambia. Sciagurata poi appare la scelta di far interpretare Pam Morrison a Meg Ryan. Lasciando perdere che l’attrice ha sempre avuto un faccia da brava ragazza e forse la Courson appariva proprio cosi, ma purtroppo nel film la sua interpretazione si mostra del tutto fuori dal contesto. L’unica scena profonda (ma neanche tanto) del film è quella in cui Jim, rientrando a casa trova, Pam intenta a bucarsi e colto dall’ira o dalla gelosia tenta di darle fuoco chiudendola in uno stanzino. Secondo i beni informati tale episodio non accadde mai, e va bene un po’ di finzione narrativa in una biografia e che i personaggi erano eccentrici ma non si capisce bene il motivo di una tale forzatura.
Come abbiamo detto, il film non piacque alla critica, Ray Manzarek (Kyle MacLanchan) lo definì un veleno e i consulenti tecnici interpellati per il film (gente vicina a Jim Morrison per intenderci) criticarono Stone per la visione distorta che il film da su Jim Morrison.Forse tale risultato è da imputare alla stessa vita di Stone (un giro a vuoto può capitare) che nel pieno di quegli anni, imbracciò il fucile e fu spedito in Vietnam a combattere. Le esagerazioni quindi potrebbero essere dovute a quel senso di giovinezza spezzata che quella generazione ha dovuto sopportare. Una generazione, come ricorda Manzarek, che aspettava l’ascesa di nuovi miti e invece si ritrovò a fare un lavoro sporco, mandati migliaia di chilometri da casa a combattere per una guerra (come tutte le guerre) inutile. Insomma se volete vedete Natural Born Killers oppure ascoltate un disco dei The Doors…

large the doors  blu-ray11

P.S. Per il video avevamo pensato a l’incipit di Apocalips Now, che rappresenta una delle massime espressioni di “cinema e musica” ma su non è disponibile per l’Italia. Quindi beccatevi questo:

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