Come evitare la morte nei luoghi affollati è l’album con il quale i pugliesi Z-Felt propongono sette brani, completamente improvvisati, senza struttura e senza testi. Musica tutta strumentale, per un certo verso ironica, pungente sperimentale al massimo. Ma come loro stessi scrivono Z-felt è non-musica, Z-felt è non-rumore, in realtà forse Z-felt è una scusa. La scusa di ciarlatani della musica. Forse tutto questo pensiero è costruito solo per poter suonare ciò che gli pare e piace, il che è apprezzabile perché, in fondo, non si nascondono dietro un genere o dietro all’idea stessa di non averlo. Il genere qui non esiste davvero e qualcuno potrebbe dire che non esiste neanche la musica. In effetti il trio, cresciuto tra musica e fumetti, lascia i virtuosismi ad altri, creando sicuramente qualcosa di nuovo e di inatteso. Come il significato di tutto il lavoro, che potrebbe voler dire tutto o niente, certo, dipende da chi ascolta. In effetti mi sembra di parlare di un quadro contemporaneo, ma forse un po’ lo è…