Anticipato dal singolo “Bobby the Beggar”, esce Zapp, che rappresenta per i Mosquitoes – formazione folignate dalle molteplici influenze – il primo lavoro completo, registrato presso gli Urban Recording Studios e presentato in anteprima condivisa su Rockambula e Impatto Sonoro con una settimana di anticipo rispetto alla data ufficiale. Un album variegato, che oscilla tra le tinte forti dell’hardrock passando attraverso le declinazioni del blues e molto altro, e altrettanto sfaccettati sono i contenuti espressi nelle liriche.” “Abbiamo cercato di far confluire in questo disco tutta la nostra personalità e diversità in ambito musicale attraverso l’eterogeneità dei pezzi. In tutti i testi in un modo o nell’ altro parliamo di noi e della società che ci circonda, descrivendo l’alienazione a cui questa ci conduce (Bobby the Beggar) o il condizionamento mascherato da libertà che ci vincola (Legal Slavery) attraverso le varie tendenze che si susseguono o i media che ci sovrastano. Negli altri pezzi invece descriviamo le nostre esperienze, quella che può essere una serata al bar per affogare nella birra le nostre incertezze o paure (Three Blacks), o una storia d’amore vissuta in modo romantico (Breath) o per divertimento (Red Magic).”