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Zoas

Written by Interviste

Ecco cosa viene fuori da una gradevole e irriverente chiacchierata con gli Zoas

 

Iniziamo in sordina…spiegate ai lettori di Rockambula chi sono gli Zoas…

Quindi… bella domanda… si può rispondere con un libro o con una frase.. diciamo che Gli ZoaS sono 5 siciliani irrequieti che “senza suonare non posson stare!” con un istinto alla creatività che nasce da piccoli ma si sviluppa a partire dagli anni on fire del liceo…

“Babykilla” è il vostro primo lavoro in studio, come ci siete arrivati???

Mah… in effetti arrivarci è stato un casino come il resto d’altronde… siamo partiti anni fa registrando in modo pessimo pezzi non di altissimo livello (che vorremmo riprendere oggi per migliorarli un pò) e via via tra uno studio e l’altro abbiamo deciso di registrare live 5 brani ancora immaturi… in babykilla ep si sente l’effetto live e lo si apprezza ascoltandolo per intero anche 2 volte..

Sound aggressivo e testi impegnati, è solo questa la ricetta per fare musica di “qualità”??

La musica per essere di qualità deve essere sincera. sinceri devono essere i musicisti che la suonano… anche una nota all’infinito può essere grandiosa un pò come i feedback di buddy guy o il punk dei ramones…. sicuramente ci perdiamo del tempo ma neanche tanto… diamo molto spazio all’istinto in sala prove certi brani riusciamo a chiuderli in giornata e altri in un paio d’anni…come se un flusso esistenziale fosse sempre li con noi e ci dicesse: si così va bene, no così non va, si è ok ma per gli anni 80..eccecc..

E quanti e quali “sound” convergono nella vostra musica?

Facciamo parte della generazione di ascoltatori di red hot chili peppers, nirvana, pearl jam ma gli anni 70 dei led zeppelin, black sabbath non sono da meno… l’argomento è molto ampio..poichè nel nostro sound si può trovare una radice punk, stoner, hard rock, post rock, elettronica.. questo perchè ognuno di noi ascolta diversa roba… in babykilla ep per esempio si nota un’influenza funk (king of pigs) o elettronica in chiave punk (trickster)…

Come sarà il post “Babykilla” e quanto dovremmo aspettare?

Faremo un disco.. si spera di entrare in studio tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre… a breve decideremo che brani inserire e in che modo… il sound prenderà sicuramente una via leggermente più raffinata e più decisa. Per il nuovo anno salvo catastrofi e crisi economica di dimensioni cosmiche dovrebbe uscire!

E live, come sono gli Zoas?

Live….in passato insicuri , adesso molto più sicuri. Sudiamo! il che significa che ci muoviamo un pò e siamo incazzati… i live per noi sono un modo per scaricare le nostre paure, idee. Pisciamo emozioni insomma!

Parlateci dell’avventura SuperSound, com’è stato suonare a Faenza?

Suonare a Faenza è stato divertente… merito dell’acustica, della gente e del locale… abbiamo sudato un casino! Mai così tanto e abbiamo suonato soltanto l’ep. 5 brani, 20 minuti… ci sarebbe piaciuto suonare un’ora piena ma i contest sono sempre così. Non abbiamo vinto ma per noi non è stato importante. Importante è stato suonare al Tek di Faenza prima dei Nobraino…

Credete che esperienze come questa abbiano il potere di “salvare” la musica?

No non hanno il potere di salvare la musica.. probabilmente la abbattono un pò.. o meglio abbattono il giudizio della gente e i pareri. un pò come gli opinionisti che fanno parte delle trasmissioni televisive che si mettono in mezzo tra la tv e la gente a casa i contest si mettono in mezzo tra i gruppi emergenti e il pubblico. Una giuria oggi ha il potere di creare o distruggere un futuro alle band emergenti! e in ogni caso non dimentichiamoci che non siamo noi a salvare o uccidere la musica… semmai è lei che ha potere sull’uomo. è eterna, l’uomo in media vive 25000 giorni.

A proposito, cosa vuol dire far musica in un contesto così difficile?

L’italia è un terreno pesante e con poche vie d’uscita dal tunnel dell’anonimato. Se segui le mode e lo fai con stile allora qualcosa può uscire.un esempio è il cantautorato di questi ultimi anni. Colapesce, Brunori sas, ecc.. li vedi ovunque..e sono totalmente diversi da ciò che suoniamo noi. All’estero è anche così ma non esiste soltanto una via. prendi per esempio l’inghilterra… Li si suona di tutto e c’è spazio per tutti… ovviamente il livello è alto ma non è un albero con un ramo solo. L’italia è un terreno difficile. QUi i gruppi devono impegnarsi 3-4 volte di più… è come un corso di laurea in medicina! ma a differnza di un corso di laurea che nel bene o nel male chiede di studiare dei libri con la musica devi prima scriverli e poi studiarli!

Se esiste, quale potrebbe essere un’ipotetica soluzione?

Se esiste la soluzione è suonare musica che possa essere ascoltata da qualsiasi essere umano sulla terra probabilmente con testi scritti in una lingua universale…ovvero non esiste un teorema.. sono emozioni e possono piacere come no..

Abbiamo dimenticato o tralasciato qualcosa??? Cosa rimane ancora da dire???

VOTA ZOAS ALLE PROSSIME PRESIDENZIALI!

Dove vi si può rintracciare???

Ci trovate su Facebook alla pagina ZOAS su youtube al canale ZOASOUND su twitter alla voce ZOASOUND e soundcloud ZOAS… per le serate live trovate scritte sempre le date su facebook..
BYEEEE

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Zoas – Babykilla EP

Written by Recensioni

Non esiste niente al mondo che possa competere con l’irriverenza artistica della musica punk, si possono trovare mille modi di suonare punk, anche l’orrendo flauto delle medie che allontana i ragazzi dalla musica può tirare fuori musica punk, il punk è una predisposizione naturale al rifiuto delle regole. Gli Zoas al loro primo debutto ufficiale con Babykilla EP suonano punk nelle intenzioni. Erano già stati presi in considerazione da Rockambula quando il loro primo singolo in video aveva iniziato a farsi conoscere su You Tube, abbiamo subito capito il qualcosa in più e ci faceva piacere pubblicizzarlo senza timore. Babykilla EP con cinque canzoni registrate in live session vuole subito entrare nella gente senza chiedere permesso e senza usare buone maniere, musicisti guasconi e scanzonati che non hanno bisogno certo di mandarle a dire, non vi aspettate un disco punk hc o roba del genere, pensate ad un mix di sonorità che gli Zoas cercano di modellare a loro immagine per poi dargli soltanto l’attitudine punk. Vi capiterà di ascoltare coretti Sex Pistoliani, chitarre crossover e testi al limite della demenzialità ma tutto fatto in maniera impertinente e bonariamente contraddittoria.

Un bagaglio artistico capace di spaziare a trecentosessanta gradi in solo cinque pezzi, generazione di post post post punk alle prese con l’attuale scena musicale e la forza di volersi ritagliare un proprio spazio. Gli Zoas rimangono una bella espressione di musica fuori dagli schemi, oggetti  non identificati del panorama indie italiano, una frustata sulla faccia al perbenismo finto e razionale. Ognuno di noi vorrebbe sentirsi libero senza condizione, Babykilla è un buon motivo per essere padroni del proprio destino. Sorry, punk’s not dead! Anche se gli Zoas tutto saranno tranne che punk.

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