Sono abbastanza spensierati gli Anthony’s Vinyls che con il loro mix di Funky Indie Rock spaziano tra ritmo sfrenato, squarci di Surf Rock che fa molto California’s mood, giri di basso sempre presenti, fino ad arrivare ad una voce complementare ma non per questo fondamentale. Ci siamo capiti? Spero di si. Si inizia con “Chromatic Games” dove troviamo basso e batteria a dirigere un botta e risposta tra due chitarre: una detta il ritmo e l’altra la segue a ruota libera, a volte si scambiano i ruoli e a volte lasciano chorus e delay a casa per diventare più distorte e accattivanti. Stesso discorso per “My Sister Shouts”, quest’ultima con l’aggiunta di giochi di pan a rendere ancora più vivo il tutto (e in cui i fucking non mancano nelle parole di Massimiliano Mattia), come anche per “Just Can’t Get Enough” dove i giovani romani ci invitano a ballare come non ci fosse un domani. Più lente, Rock e che lasciano maggiormente spazio alla voce sono invece “Running Man” (primo singolo estratto), “My Body”, e “Like a Fish”. Si ritorna alla cassa dritta e alla voglia di ballare con “Poppy” per poi arrivare a “Radio Obsession” quest’ultima a mio dire la traccia più riuscita del disco e quella più movimentata e radiofonica. Si chiude con “The Train of Their Life” (con tanto di traccia nascosta) dove finalmente la batteria prende possesso del pezzo lasciandosi sfogare tra rullate e cattiveria mentre la voce rimane libera con tanto di cori. Molto Rock’n’Roll insomma.
Ecco che dopo il primo EP 5 Points & 70 Euros del 2011, l’album A Different Water del 2012, gli Anthony’s Vinyls ritornano con un disco genuino coerente dall’inizio alla fine, che mette in risalto il suono sicuramente non nuovo ma comunque caratteristico di questa band. Un suono tra Daft Punk e Arctic Monkeys ottimo da ascoltare live quando si ha voglia di muoversi a ritmo sfrenato ed allegria.
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Last modified: 20 Febbraio 2022