L’ultima delle due serate romane della band tedesca in tour speciale con Messier Objects.
Quest’anno novembre ha cinquanta giorni, oggi è il 20 del mese e piove già da trentacinque. Quale migliore occasione per asciugarsi con un concerto dei Notwist a tre fermate di tram da casa.
Prima volta per me allo Spazio Diamante, luogo di performance teatrali in zona Pigneto. La sensazione è subito confortevole, si respira energia positiva, dall’accoglienza all’ingresso fino all’allestimento degli spazi, con un’area incontri/relax/birrette che non intralcia il percorso verso il palcoscenico. Minimale, scuro ma caldo, si percepisce la verità di tutte le diverse forme d’arte che ci convivono dentro e che in comune hanno il coinvolgimento del pubblico.
Parte il concerto, il disco portato in scena – siamo pur sempre in un teatro – è Messier Objects, datato 2015. Un disco all’apparenza sconnesso, fatto di oggetti che si susseguono: Object 1, Object 2, Object 3, e così via. Un po’ come gli Untitled dei Sigur Rós di ( ), ma era il 2002 e i cd si masterizzavano ancora. Messo su un palco, Messier Objects si traduce in una performance fatta da piccoli cubi di Rubik che insieme ne formano uno grande, grandissimo, e alla fine coeso. Piccoli tasselli che tra loro si interscambiano, dando forma a uno spettacolo in continuo movimento, come fossero azionati dalle mani di un bambino – in questo caso i bambini sono sei, vanno in giro dall’89 e si divertono nonostante siano cresciuti. Sì, si divertono e divertono il pubblico, componendo spore che si legano tra di loro quasi a ritmi jazz, tra introspezione ed incitazione/eccitazione.
Basso intenso, xilofono, synth, il tutto condito dai visual. Una sperimentazione ragionata, non ostile e non sregolata, che ti porta a repentini cambi non solo umorali ma bensì anche posturali – da indice e pollice riflessivi sul mento a balletti estemporanei da seduti che manco Calderoli.
Chiudono con Pilot e già sei sazio, poi tornano sul palco e fanno Consequences. Non potevano non farla. Cala un sipario che non c’è – siamo pur sempre in un teatro.
All’uscita piove di nuovo, è il 35 novembre e mancano ancora quindici giorni alla fine del mese.
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www.notwist.com
www.spaziodiamante.it
www.dnaconcerti.com
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Last modified: 16 Gennaio 2020