Arriva la bomba. Tre, due, uno… Boooooommmmm! E certo, non siamo mica così stupidi da farci saltare in aria all’improvviso. Decidiamo noi quando lasciarci lacerare la pelle fino a ridurla a brandelli, non importa dove andremo a finire. L’inferno sarebbe il posto migliore, il paradiso cerca eroi. Arrivano i The Villains con il loro esplosivo EP Here Comes the Villain, cinque pezzi senza respiro da spararsi a ripetizione, ancora una volta, e poi ancora, ancora fino allo sfinimento. Si perché vi verrà voglia di ascoltarli sempre e di maledire quell’ep da solo cinque misere canzoni! Forse un album avrebbe saziato quell’improvvisa fame oppure avrebbe deluso alla distanza ma abbiamo voglia di goderci quello che ora ci passa per le orecchie. Frustrazione del rock paranoico in chiave alternative wave, il garage rock, Giorgia canta e fa la differenza nonostante un mastering che spinge decisamente bene l’intero lavoro, musica attuale con l’occhio strizzato al passato, il bello e il cattivo tempo. Gli abiti sporchi del rock hanno il loro peso, i The Villains sembrano indossarli con una cialtrona eleganza figlia dell’irriverenza artistica, la bellezza della musica che libera la mente. Loro simpatizzano Patti Smith ed esorcizzano la voce inarrivabile di Siouxsie, loro sono una bellissima scoperta, loro meritano seriamente di essere considerati a dovere in un mondo musicale pieno di merda. Non voglio aggiungere altro, poche parole belle, sincere e senza peli sulla lingua, cercateli dove potete, sono la band che vi cambierà l’umore della giornata.
Last modified: 2 Aprile 2012