Stupendo disco tiratissimo di sangue sui toni del nero fino all’anima questo dei Three Kings on the Hill, “Shindo the new way”, un disco che può contare sugli artigli di una convulsione sonica nerboruta e pulsante, un power granitico accentuato da ascolti e ancora ascolti multipli di gente come Living Colour, RHCP, il Dio Hendrix, Talas e UFO (per dirne alcuni) e che si fanno effluvio di tecnica e passione al quadrato dentro queste tracce che convincono come uno strapiombo sul mare.
I 3KOTH, quartetto di stanza a Berlino e che riunisce Rossano Gabrielli voce, Andrè Erbyeah chitarra, G.Luca Morleni basso e Tomas Hobzek alla batteria, sono di una compattezza di suono e stile quadrato ottimali, nonchè artefici di una ormonale strutturazione che affida a bridge sincopati e passaggi slappati di basso la sua padronanza basica per fare poi esplodere nel totale delle forze l’intera formazione, l’intera suggestione elettrificata e mai smontabile nemmeno quando la tensione cala per territori più armonici e riflessivi “Indignation”, “Believe in yourself”; undici tracce sempre innescate e presenti nella psicologia di chi ama il ritmo spezzato, quella meravigliosa miscela di funk-rap-metal della migliore tradizione Reid/Rodgers “Herr kleberstoff (Mr Glue)”, “Horsemen”, stoccate che riportano alla luce cortocircuiti di rimando Shocka Zooloo “Each other’s eyes”, fino al regno del pogo invalidante che “People rise” incute, istiga e completa nel suo sacrificale destino di goduria e d’abbandono.
Voce, ritmica, sfumature, epilettismi distorti e fenomenali attitudini a far volare corpi e menti in un gioco a rimbalzo, sono il bagaglio artistico che questa band sintetizza per un piacere diabolico d’ascolto, per una turbolenza a cinque stelle e per una complessa instabilità che non è altro appeal di maestà sonante “Gone forever”.
Last modified: 7 Novembre 2012
YEAH!!!