Trasgressione e intimità possono coesistere? Ce lo raccontano Sem&Stènn

Written by Interviste

Leggi l’intervista al duo hyperpop che ha appena pubblicato un nuovo EP.

(di Chiara Papera Ungaretti)

Con una carriera in costante crescita e un seguito fedele di fan dalla loro prima apparizione a X-Factor nel 2017, Sem&Stènn tornano dopo la pubblicazione dei singoli estivi Bromance e Self Control, con un nuovo disco che li riporta agli esordi, con la voglia di fare musica a prescindere, sganciandosi dalle logiche di algoritmi e tendenze di mercato, e con la frenesia di riportare la musica dal vivo.

Il 12 gennaio è uscito finalmente Eroi, con distribuzione ADA Music Italy, un EP in bilico tra le atmosfere e gli eccessi delle serate nei club, e tematiche più introspettive e intimiste, benvenuti nel loro mondo dove l’hyperpop incontra suoni organici.

Li abbiamo incontrati per parlare un po’ del loro percorso e di cosa aspettarci dalle loro prossime date italiane.

Quale è stato il processo creativo che ha portato alla nascita di Eroi?

Ogni volta che iniziamo a scrivere un album per noi è EP che abbia una sua identità sonora, diversa dal precedente. Per eroi volevamo buttarci su chitarre e suoni organici, suonati, per sperimentare un processo creativo totalmente nuovo. In genere scriviamo su una cassa dritta e un di basso acidissimo, stavolta è partito tutto da una chitarra acustica. Sembra banale ma per noi è stato tutto nuovo.

Questo album eclettico arriva dopo l’uscita di due singoli upbeat ed hyperpop che lasciano intravedere solo in parte la commistione di generi di questo EP. Nelle vostre sonorità c’è stata sicuramente una forte crescita identitaria dai vostri esordi ad ora, quale credete che sia un genere che può al meglio racchiudere il vostro percorso artistico?

Pop o Hyperpop per i più puristi. Per noi essere pop è un grandissimo complimento, vuol dire arrivare a tutti ed avere la libertà di farsi influenzare da qualsiasi genere. Abbiamo voglia di sperimentare sempre nuovi suoni, il pop ci permette di farlo.

Questo EP annovera anche una collaborazione con Nervi, come vi siete trovati a lavorare insieme?

Da dio, Nervi è un amico ed è pieno di talento. Siamo partiti con alcuni giri blues e per poi metterci su la nostra elettronica, per questo abbiamo definito i nostri pezzi “hyperblues”.

Chi sono quindi i vostri eroi? è questo album una dedica a qualcun* in particolare?

Eroi è dedicato a noi stessi, per la fatica fatta negli anni contro algoritmi, playlist e panorama musicale distante anni luce da noi. Perseverando e facendo il nostro abbiamo comunque portato a casa dei bei momenti e dei traguardi. Questo ci ha fatto sentire un po’ eroi.

C’è qualcun* adesso nella scena musicale italiana e internazionale a cui vi ispirate per la vostra estetica?

Nathy Peluso, Tommy Cash, Charli XCX.

Oltre che incredibili artisti siete anche ottimi performer, sentite di apprezzare di più l’intima dimensione della scrittura o amate di più il momento dei live?

Sono due cose molto diverse ed è veramente difficile scegliere. Abbiamo la fortuna di poterle vivere entrambe. In questo momento sicuramente abbiamo molta più voglia di fare live.

È da poco iniziato un tour che vi porterà in diverse città italiane, cosa vi è mancato di più in questi tre anni di assenza dai palchi?

Creare uno show, lavorare sui concept, i viaggi in macchina, le soste in autogrill, la vodka in backstage e soprattutto la gente che è lì per te o che ti scopre e si prende bene. Quest’ultimo è motivo ci da la voglia di fare ancora di più.

Cosa aspettarci da Sem e Stenn in futuro, c’è già qualcosa che bolle in pentola?

Non lo sappiamo nemmeno noi al momento, ma sicuramente non vi/ci annoieremo.

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Last modified: 25 Gennaio 2023