La band è tornata a esibirsi in Italia, all’interno di una rassegna culturale che è una piccola gemma marchigiana.
Foto © Ricky Antolini
Estasi pura e sconcertante meraviglia per vista e udito, di fronte all’elegante cornice del Teatro delle Logge che accoglie per l’unica data italiana del 2023 i Vanishing Twin, band di stanza a Londra che il 6 ottobre scorso ha rilasciato il suo quarto ed ultimo lavoro dal titolo Afternoon X, tra sperimentazioni sonore, atmosfere psichedeliche e visioni avanguardiste: il trio aveva così dato prova già in studio di saper sorprendere e ammaliare, incuriosendo l’ascoltatore su come sarebbe potuto risultare un disco così coraggioso suonato dal vivo.
Un trio composto ufficialmente dalla belga Cathy Lucas alla voce e alle chitarre, dal giapponese Susumu Mukai al basso e dal nostro orgoglio tutto italiano Valentina Magaletti alla batteria. Qui abbiamo a che fare con musicisti e polistrumentisti di gran livello, che oltre a conoscere la musica e saperla suonare, sanno anche produrla – vedi Mukai che è anche produttore di musica elettronica – e sanno fondere e confondere tra loro gli strumenti dandogli nuova linfa e nuova logica, secondo schemi matematicamente reazionari e incredibilmente efficaci.
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Insomma, la voglia e la curiosità di assistere all’esperienza live di questo trio c’erano eccome. e le aspettative sono state superate al solo primo e timido ingresso nel raccolto e raffinato Teatro delle Logge, situato tra i tornanti del maceratese – più precisamente a Montecosaro – che ospita la rassegna musicale e artistica Mount Echo’, che ha già visto per protagonisti Anna B Savage ad aprire le danze in ottobre, Aja Monet e Holy Wave a novembre ed ora, in chiusura, accoglie i Vanishing Twin. L’esperienza della platea ha annullato qualsiasi barriera tra noi pubblico ed il palco. Eravamo lì, vicini, a guardarci negli occhi e ad ascoltare i nostri respiri e i nostri battiti che salivano e scendevano a seconda delle emozioni provate in ogni brano e, lo assicuro, le emozioni sono state molte e diverse l’una dall’altra.
La band sale sul palco alle 22.00 circa ed ha un quarto elemento in scena alla chitarra, al flauto e alle tastiere, ovvero Arthur Sajas, contributo importante anche nel lavoro in studio. Non si possono non notare delle maschere bianche prive di espressione adagiate sulle casse, che verranno indossate più o meno a metà live per qualche minuto facendo agitare in aria qualche cellulare di troppo intento ad immortalare la scena. Ma ripartiamo dal principio.
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Le luci si abbassano, lo spettacolo finalmente ha inizio. La performance si apre con i primi due magnetici brani dell’ultimo album, Melty e la title track Afternoon X, che scaldano l’atmosfera a sufficienza facendo scuotere le teste e gli animi a ritmo di musica, soprattutto con la title track che è anche uno dei brani portanti dell’ultimo disco. Ci si rituffa poi nel passato con due brani estratti dal primo album, ossia Eggs e The Conservation of Energy, per poi ricadere sull’ultimo lavoro con Lazy Garden, che ammalia i presenti in teatro con il flauto suonato da Sajas, l’incantevole voce della Lucas e i ritmi suggestivi tenuti dalle percussioni della nostra Valentina. Sembra quasi di essere approdati su un altro pianeta, rarefatto e assurdo, in cui incontriamo un Cappellaio Matto ed un Coniglio Bianco che ci parlano.
Tutti gli spettatori restano incantati dall’eclettismo dei quattro musicisti, che catturano attenzione e bellezza. È però la voce di Cathy Lucas a rapire anche i più scettici. Una voce che è strumento delicato e potente, che insieme al resto della band crea paesaggi surreali e variopinti. Lo possiamo notare nel brano Marbles, che fa assumere al quartetto l’aria quasi di una band new wave, nel modo di muoversi, di suonare le tastiere, mantenendo però intatti quei paesaggi sonori descritti prima. Dopo altri tre brani la band esce dal palco ma ritorna pochi minuti dopo, tra gli scroscianti applausi del pubblico, per concludere con il trittico You Are Not an Island, in cui Cathy Lucas imbraccia la chitarra, Telescope, che ci riporta ad atmosfere sognanti, e il delirio psichedelico di Cryonic Suspension May Save Your Life, in cui la band ci delizia con momenti che sembrano quasi d’improvvisazione per la loro bellezza e creatività, e in cui i synth occupano un ruolo decisamente importante.
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Finisce così la serata, dopo un’ora in compagnia della magia emanata dal quartetto, che si prende tutti gli applausi e i sorrisi di noi spettatori più che soddisfatti. Veder suonare una band come i Vanishing Twin è un’esperienza necessaria, resa ancor più unica dalla location del Teatro delle Logge di Montecosaro. In attesa di un loro ritorno in Italia, sia insieme che con progetti paralleli, ringraziamo Mount Echo’ per la diffusione dell’arte, della musica e della cultura nel nostro paese. La rassegna si gode le feste natalizie ma si appresta a far uscire novità su “Mount Echo’ volume 8”, la prossima edizione che si terrà tra gennaio e aprile 2024. Come si dice in questi casi, stay tuned!
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FOTO © Ricky Antolini
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Last modified: 23 Maggio 2024