Un ritorno in gran forma per una band che si conferma una pietra miliare dell’indie italiano.
[ 23.09.2022 | Capitol Records Italy / Universal Music | indie, alt rock ]
Con questo nuovo lavoro i Verdena pongono fine a un’attesa lunga ben sette anni. Tanto il tempo trascorso dal precedente doppio Endkadenz, se escludiamo la colonna sonora di “America Latina” dei fratelli D’Innocenzo pubblicata da poco. Un’assenza lunghissima per gli standard musicali attuali, influenzata anche dalla pandemia trascorsa tra progetti artistici e familiari paralleli, oltre alla scrittura dei nuovi pezzi.
Nonostante tutto, ascoltando questo Volevo Magia riconosciamo pienamente lo stile del trio composto dai fratelli Ferrari e da Roberta Sammarelli. Un percorso musicale tutt’altro che lineare, tra suoni intimi che improvvisamente si fanno duri- Un album caratterizzato dal consueto ermetismo dei testi, deliberatamente aperti all’interpretazione, che – a detta dello stesso autore Alberto Ferrari – anche quando, come in questo caso, si ripromettono di essere più “leggeri”, possono sempre far pensare alla morte.
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In realtà, l’obiettivo di fare un disco più immediato e meno sovraccarico del precedente – pur con tutte le cautele del caso per essere un lavoro dei Verdena – sembra in parte raggiunto. A partire dal pezzo di apertura, Chaise Longue (per il quale hanno realizzato anche un singolare “non video” e che capita di ascoltare persino in radio), passando per il pop di Cielo super acceso e X sempre assente, arrivando a Sino a Notte (D.I.) che si apre con i versi “giuro, io chiedo il massimo, e sto un mese lì, ti aspetto in Messico”: senza timore di apparire blasfemi, si può azzardare che tra “massimo” e Messico” venga in mente Vasco Rossi. Un omaggio ancora più esplicito ad icone della musica popolare è in Paul e Linda, nel titolo così come nell’arrangiamento più rock.
Il disco alterna brani più tirati (come la title track, che vira verso l’hardcore) ad altri più intimi, che in generale sembrano i più apprezzabili. Tra questi, sicuramente Certi magazine, Sui ghiacciai (dolente e bellissima love song) sino al conclusivo Nei rami.
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Un gran bel ritorno quindi per i Verdena, band sempre un passo indietro rispetto alla scena mainstream, in grado di preservare il proprio stile indie dopo oltre vent’anni di carriera, sempre al riparo dalle dinamiche social. Tour tra fine ottobre e fine novembre, con molte tappe già sold-out, per la gioia di chi potrà assistervi.
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Last modified: 23 Ottobre 2022