Cazzo, questo è un disco rock, c’è ancora chi suona pura musica rock. Devo controllare il pianeta di provenienza di questa band, Vote for Saki dal pianeta Terra, seconda produzione intitolata “Brucio“. Mah, qualcuno suona ancora in maniera vergine chitarra e batteria senza vomitarci sopra basi e basette di merda? Tutto vero, tutto eccezionalmente vero. Sedici pezzi sparati in presa diretta come vuole la tradizione, non ci sono trucchi, non esistono inganni. Ho trovato i dinosauri della musica attuale, sono proprio loro, l’esame del carbonio 14 non mente mai.
Ebbene ci sarebbe poco da dire e molto da ascoltare, i Vote for Saki salgono in cattedra per una lezione di storia, delle volte interessante, a volte di una noia mortale. Perché la novità attira mentre il surrogato alla lunga stanca esageratamente il consumatore ignaro, una facciata bellissima, il retro marcio. Una luce intermittente in un mondo forse non giusto per questo sound istintivo e reale, abbiamo bisogno di bugie, godiamo sporcandoci le mani con la falsità. Un duo chitarra e batteria a rullo compressore attivo, forse troppe songs nel disco rischiano di far calare vertiginosamente l’attenzione, io, da sobrio reggo fino alla traccia dieci, in una live performance li adorerei per ore. Il bianco e nero della musica italiana, “Brucio” dei Vote for Saki potrebbe essere una dolce carezza come un calcio nei coglioni, l’importante è saper incassare. Le incomprensioni si sciolgono come neve al sole, se volete li apprezzate altrimenti non è la strada giusta per le vostre assidue perversioni. Votate Saki, il resto è merda.
Last modified: 6 Febbraio 2012
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