La colonna sonora di un viaggio che non avete ancora fatto
[ 27.03.2020 | Merge Records | alt country ]
Indeciso su cosa cimentarmi questa volta, ho scelto il nuovo album di questa impronunciabile songwriter statunitense, all’anagrafe Katie Crutchfield, al quinto lavoro dopo American Weekend del 2012. Mai scelta fu più indovinata e me ne accorgerò già dalle prime note di Oxbow, opening track e brano che entrerà senza ombra di dubbi tra i miei brani preferiti dell’anno, del decennio, della vita.
Non c’è nulla di davvero particolare nella musica di Waxahatchee: cantautorato mai aggressivo, country melodico e molto moderno, americana e un’attitudine alla melodia e una parziale rinuncia al lo-fi e al rumore molto pop, con la voce magnifica, introspettiva e poetica di Katie Crutchfield a rendere questa musica straordinaria qualcosa di unico e fuori dal comune. Indie folk che pesca a piene mani nel passato e nelle pietre miliari del genere per trasportare la musica al presente del nuovo millennio, rinnovandone la veste per togliere ogni possibile residuo di anacronismo.
Saint Cloud è un album profondamente americano, che a ogni nota ci lascia in bocca quel sapore caldo di terra e whisky come solo la musica country riesce a fare, eppure non ci fa sentire nel posto sbagliato, perché mai insiste su certe sonorità in maniera tanto marcata da farsi parodistico. Un disco che parla d’amore universale, che ci fa venire una dannata voglia di correre a scoprire il mondo, conoscere persone, annegare i pensieri sulle immagini di un paesaggio che scorre lungo i vetri d’un vagone diretto chissà dove. La dolcezza e la malinconia e la rabbia si mescolano nella voce e in una timbrica tra le più belle scoperte negli ultimi anni ed è perfetta per le tante melodie che sono presenti e costruite con cura da Waxahatchee, insuperabili per divenire la musica di nostri momenti felici che ora come ora ci sembrano sempre più difficile da costruire.
Un disco dai testi illuminati che per semplicità e bellezza, per semplice bellezza estetica, fosse anche solo per questo, tornerà spesso a farmi compagnia, nella speranza che possa diventare la musica di un ricordo nostalgico d’un viaggio ancora tutto da scoprire.
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Last modified: 15 Aprile 2020