What’s up on Bandcamp? [settembre 2023]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
CORKER – FALSER TRUTHS

[ 01.09.2023 | post-punk | USA | Feel It Records / Future Shock Recordings ]
Quello del quartetto di Cincinnati è un post-punk marcio e oscuro, con non poche deviazioni verso la darkwave da un lato e il garage dall’altro. Falser Truths è un debutto su lunga distanza che inserisce la band dell’Ohio in un filone sonoro che va dai Bambara ai Crows, con la componente dark/industrial sempre sugli scudi.
Il singolo Lice è forse l’episodio più canonicamente post-punk del lotto (oltre che quello più orecchiabile), ma la vera essenza dei Corker sembra trovarsi in brani come la screziata Edge of Teeth e la sincopata Anomie. Quello che ne deriva è un lavoro solido, compatto e ben poco modaiolo.

MAIJA SOFIA – TRUE LOVE

[ 01.09.2023 | cantautorato, Baroque pop | Irlanda | TULLE ]
Il cantautorato della musicista originaria di Galway (ma attualmente di stanza a Dublino) è sofisticato ma non pretenzioso, delicato ma non effimero, impegnato ma non pesante. Pubblicato per TULLE, etichetta indipendente gestita da sole donne e che vede nel suo roster anche le M(h)aol, il secondo album della cantautrice irlandese è al tempo stesso un manifesto sonoro e ideologico e presenta per giunta inaspettati riferimenti storici (la Rita citata nel testo di Telling the Bees sarebbe nientemeno che Santa Rita da Cascia).
Do you think you could love me? I’m not scared of anything. Più chiara e incisiva di così…

PRETTY IN PINK – PILLOWS

[ 01.09.2023 | indie pop, bedroom pop | Australia | Little Lunch Records / Hidden Bay Records ]
Il nuovo album della band australiana segue di due anni il debutto e presenta un mix interessante di elementi indie pop e post-punk, jangle e bedroom pop. Del resto, il trio di Melbourne fa del minimalismo la sua caratteristica più peculiare: le strutture dei brani (che non superano mai i quattro minuti di durata) sono relativamente semplici, e i suoni risultano spesso essenziali e poco ridondanti.
A dirla tutta, forse ce n’è anche troppo, di minimalismo: alla lunga, l’omogeneità di sonorità e atmosfere sembra un po’ troppo persistente. Il lavoro resta comunque valido e la band assolutamente interessante: con qualche accorgimento a livello di varietà, si potrebbe davvero puntare a un bel salto di qualità.

TUBE ALLOYS – MAGNETIC POINT

[ 01.09.2023 | post-punk, art punk | USA | La Vida Es Un Mus Discos / Urge Records ]
Altra copertina in bianco e nero e altro disco post-punk: giuro che per questo mese abbiamo finito. In realtà, il debutto del gruppo di Los Angeles presenta marcate radici punk e art punk (non a caso, la band stessa cita come influenze band tipo Wire, Swell Maps, This Heat), e in generale l’approccio è decisamente diretto e melodico.
Sull’opener Computer Love Again sembra di risentire i Preoccupations più ruggenti, mentre Land of Me è un ottimo esempio di pezzo punk hardcore nascosto dal solito velo post-punk.
In tutto questo, c’è spazio anche per divertissement sperimentali (Machine Learning).

KATE TEAGUE – LOOSE SCREW [EP]

[ 08.09.2023 | cantautorato | USA | autoprodotto ]
Il nuovo EP di Kate Teague segue di ben quattro anni quello di debutto e conferma tutte le capacità di scrittura e arrangiamento dell’artista originaria di Memphis (del resto, il Tennessee è storicamente uno dei posti cardine del cantautorato all’americana)
Venti minuti di durata per sei brani eleganti e dalle atmosfere accoglienti, con piccole perle come la raffinata e atmosferica I Feel Bad for My Dog e l’acustica e delicata Cause You Love Me.
La conclusione affidata alla titletrack mostra infine un certo gusto slowcore, per un lavoro che appare sincero e godibile.

SEARCH RESULTS – INFORMATION BLIP

[ 15.09.2023 | indie rock, lo-fi | Irlanda | Blowtorch Records ]
Il debutto del trio di Galway (chiaramente la città più rappresentata in questo mese) è godibile e variegato, in quanto mescola con buoni risultati elementi indie rock, power pop, art rock e garage, il tutto contraddistinto da un certo gusto lo-fi.
Se la breve Three è un ottimo esempio di slacker garage, John. In a Raincoat ha un’intro chitarrosa in cui non può non venire in mente il maestro J Mascis. E, visto che abbiamo citato il musicista di Amherst, va detto che spesso e volentieri un altro riferimento che fa capolino sono i Sebadoh, sia per le melodie accattivanti che per le atmosfere vagamente dimesse.
Flower Rock Rain poi è un bellissimo e delicato bozzetto a metà tra Lemonheads e Apples in Stereo.
Un esordio decisamente a stelle e strisce, per essere venuto fuori dall’Irlanda, il che è curioso e interessante.

THE PLANES – DARK MATTER RECYCLING CO.

[ 15.09.2023 | indie pop, noise pop | USA | Safe Suburban Home Records ]
Melodie pop, sonorità indie, atmosfere emo: il debutto del trio di Brooklyn condensa questo e molto altro nei suoi trentasette minuti di durata. Un lavoro puramente indie pop, comprese anche le varie declinazioni che il genere può arrivare a toccare (si guardi, ad esempio, ai numerevoli passaggi jangle e noise).
Chiaramente i The Planes non propongono nulla di estremamente innovativo, ma i pezzi funzionano e hanno un buon potenziale melodico (vedi brani come Thrift Store e la vagamente slacker Freezehead).
Un dischetto perfetto da ascoltare in attesa dell’autunno.

LACELEAF – S/T [EP]

[ 16.09.2023 | slowcore, indie rock | USA | Candlepin Records / I’m Into Life Records ]
Quello del duo di Los Angeles è uno suono soffuso e delicato, permeato da atmosfere intime e accoglienti e quindi assolutamente adatte a fungere da coperta di Linus per l’ottobre imminente.
Uno slowcore, quello dei laceleaf, che spesso e volentieri si intreccia con sonorità dream pop, donando a questo EP eponimo una certa aura sognante e incantata.
Se Untitled e Relieve (Gymnopédie) sono certamente i brani più tipicamente slowcore del lotto, in Cold Feels Good (l’avevo pur detto che è un ascolto perfetto per ottobre e i mesi a venire) sembra quasi di risentire i magici echi chitarrosi dei Seam. E, personalmente, non posso che gioirne.

NECKBOLT – DREAM DUMP

[ 22.09.2023 | noise rock, psychedelic rock | USA | Born Yesterday Records ]
Un marcio e denso miscuglio di noise, psichedelia, garage e blues: potremmo riassumere in questi termini il nuovo lavoro dell’eccentrica band texana, seconda fatica dopo il debutto del 2021.
L’ossessivo refrain che caratterizza il singolo Fung Wah or Lucky Star è perfetto per cogliere appieno l’anima sghemba e distorta del gruppo di Austin, che nella successiva Marianne 05 dà il massimo in quanto a riff densi e muscolari.
Sulla folle Wet Chunks Forever viene invece da pensare alla stravaganza dei Butthole Surfers, per un lavoro che fa della bizzarria il proprio (ottimo) marchio di fabbrica.

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Qui infine trovate una playlist riassuntiva con un brano per ogni album selezionato in questo mese.

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Last modified: 6 Novembre 2023