Un po’ di musica che vi consentirà di sopravvivere ai tormentoni latini.
Com’è che siamo qui a parlar del tempo… cantavano gli Amari; e noi col cazzo che vi parliamo del tempo. Siamo ormai a luglio, l’estate è iniziata e siamo già bombardati di tormentoni da spot del cono gelato Sammontana, ritmi latini e finti rapper in calore. Per affrontare al meglio il cambio di stagione musicale ho deciso di consigliarvi sei album, di quelli che vi devasteranno l’anima e vi metteranno una voglia insana di passare la stagione calda in una foresta norvegese piuttosto che a fare le fettine panate in spiaggia con J-Ax sparato nelle orecchie.
I Feel Like A Bombed Cathedral – Rec. Requiem
[ 06.04.2019 | Dio Drone ]Partiamo con il nuovo progetto del leader degli Ulan Bator, Amaury Cambuzat. Dark Ambient dilatato e drone music con quattro brani che superano un totale di quarantacinque minuti, riprendono le esperienze giovanili krautrock dell’autore e le sviluppano su di un percorso avanguardistico attraverso l’uso dell’Elettronica. Rec. Requiem è un disco oscuro, pesante, quasi orrorifico ma in una maniera tale che sarete ipnoticamente portati a desiderne altri ascolti fino a quando anche voi non vi sentirete esattamente “come il soffitto di una chiesa bombardata”.
Cleisure – Hydrogen Box
[ 08.11.2018 | Overdub Recordings ]Dalle tenebre passiamo alla rabbia urlata di un giovane power trio italiano che fonde il garage rock della seconda metà del secolo scorso con cenni shoegaze creando un suono profondamente legato al revival britannico di nuovo millennio di Arctic Monkeys e soci.
Sommossa – Autentica
[ 25.10.2018 | Overdub Recordings ]Restiamo in Italia e stavolta passiamo all’alternative rock cantato in lingua madre grazie a questa formazione trevigiana, che prova a scuoterci con il disco d’esordio. Rock apparentemente standard per forma e sostanza ma con qualche idea che potrà risultare interessante agli amanti del genere più accaniti a partire dallo stile vocale di Diego Bizzaro, non proprio un maestro dell’arte canora ma comunque fuori dal concetto di banalità. Non un disco che consiglierei a un ascoltatore esigente ma una discreta scoperta per chi fa dell’alt rock italiano uno stile di vita.
The Vasto – In Darkness
[ 23.11.2018 | Overdub Recordings ]Facciamo certamente meglio con un’altra formazione nostrana che affronta temi pesanti come le debolezze dell’essere umano e il processo vitale che lo porta inevitabilmente all’autodistruzione. Non a caso il brano di apertura del disco fa riferimento alla Dichiarazione d’Indipendenza Europea pubblicata da Anders Behrng Breivik, il terrorista norvegese autore degli attentati che nel 2011 fecero settantasette vittime. In Darkness è il primo lavoro della band alternative post hardcore ferrarese per la Overdub ed è, stavolta, qualcosa da non perdere.
Tense Up – s/t
[ 29.04.2019 | autoprodotto ]Artwork fighissimo per i reggiani Tense Up, che dentro una riproduzione di pagina di quotidiano ripiegata nascondono il loro surf rock aggressivo e nevrotico. Un suono “in bianco e nero” che attraverso l’immaginario cinematografico noir scandaglia territori diversi, dal garage al surf appunto ma con deviazioni sperimentali e contaminazioni esotiche che ne fanno qualcosa di imperdibile ad ora in Italia.
Poil – Sus
[ 26.04.2019 | Dur et Doux ]Quarto album per la band speed progressive: roba anacronistica all’apparenza, con virtuosismo e tecnicismo a farla da padrone, ma che al contrario riesce a suonare come pura avanguardia moderna fatta e forgiata esclusivamente per chi dalla musica cerca qualcosa di più, capace di mettere a dura prova le proprie facoltà intellettive. Nulla è come dovrebbe essere, dall’uso della voce e dei vocalizzi, ai tempi e ritmi deliranti, dalle dilatazioni estreme alla tastiera ingombrante, un tripudio di suoni che suona come libertà espressiva quasi prossima ad una sorta di follia sonica. Non è propriamente definibile come prog, neanche math in senso stretto. È davvero qualcosa di più, di quelle che i vostri amichetti in macchina non vi farebbero ascoltare per più di ventiquattro secondi senza bestemmiare.
Per ora questo dovrebbe bastare per tenervi alla larga da Giusy Ferreri, reggaeton, Tommaso Paradiso e tutto quello che è l’estate di quelli che voi non sarete mai.
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Last modified: 31 Luglio 2019