Gianluca Torelli nella vita quotidiana diventa Alvaro Van Houten nella scatenata quanto imprevedibile vita artistica, come sua ammissione la sua “carriera” vive di sporadiche esibizioni dal vivo. Il suo mondo è certamente soltanto il suo e nelle live performance cerca di trasportare i presenti in questo mondo fatto di musica “diversa” che sbatte contro l’immortale leggerezza del trash d’autore e non. Insomma Alvaro Van Houten rappresenta quell’artista al limite della follia che noi di Streetambula non potevamo farci scappare. E’ la data numero due, una settimana prima eravamo stati deliziati dalla rossa Doriana Legge (@ Caffè Del Corso, Pratola Peligna AQ), abbiamo puntato quasi alla cieca su Alvaro Van Houten per scaldare il Roxy Bar di Pratola Peligna AQ, non ci siamo sbagliati. Anzi. Goduria per tutti. Il ragazzo arriva nel pomeriggio mostrando subito le sue simpatiche qualità di relazionarsi con le persone, è paffutello, bassetto, porta gli occhiali e un simpatico accento della costa abruzzese. Monta il suo ampli per chitarra all’esterno del locale, stringe un,amicizia quasi amorevole, adolescenziale con Luca “Barabba” Colaiacovo (colonna del progetto Streetambula) e chitarrina alla mano girano per il corso di Pratola Peligna tra bar e increduli passeggiatori facendo una promo allucinante alla concerto che doveva consumarsi dopo poco tempo all’esterno del Roxy Bar.
Noi, sempre a fiducia, abbiamo intuito che l’aria era quella giusta e profumata, sempre a naso abbiamo capito che quel simpatico cicciottello era uno che con la gente sapeva trattarci e come. Bene, accende le lucette di Natale che si è giustamente portato come scenografia d’alto livello e il concerto può prendere inizio. Tutto il suo disco a cannone, parte subito con una grande voglia di far conoscere il proprio repertorio portato costantemente in promozione ovunque sia possibile farlo, la gente presente s’invoglia sempre di più e a rotazione vengono suonati in accompagnamento tutti gli strumenti portati da Alvaro e non, maracas, bongo, bottiglie, bicchieri e persino una vuvuzela. Avete capito bene una vuvuzela che il buon Fabiolino Presutti, in veste di dj della Zuzzurris NaccaPres nonché del progetto Streetambula, spara a polmoni aperti nell’orecchio del malcapitato Alvaro. Quello che istintivamente esce dalla bocca dell’artista è: “N’gulo a mammete, di cuore!”. Risate a crepa pelle e concerto che inesorabilmente tira dritto fino alla fine senza grandi intoppi tra pezzi propri e qualche cover presentata dallo stesso Alvaro oppure richiesta dal pubblico presente che ormai era entrato di diritto in quel mondo personalissimo di Alvaro Van Houten di cui parlavamo prima. Adesso la serata viene affidata alla selezione trash della ditta Zuzzurris NaccaPres che non delude mai, considerando la fresca scomparsa di Zuzzurro da cui gli artisti hanno ispirato il loro nome. Ebbene si, la seconda serata del progetto Streetambula al Roxy Bar di Pratola Peligna è stata all’insegna del trash, perché è possibile fare musica trash con stile ed eleganza, perché è bello prendere tante risate dietro lasciando stare almeno per qualche ora le lacrime, perché elargire felicità non è assolutamente facile, perché non sempre bisogna prendersi sul serio. Noi abbiamo scommesso, noi abbiamo vinto, la gente c’era e comunque si è divertita mettendosi nella memoria uno show indimenticabile, Alvaro Van Houten alla fine dei conti con grande professionalità riesce a far passare in secondo piano le carenze tecniche, la sua musica potrebbe essere suonata soltanto da lui, Alvaro Van Houten torna a casa contento e con la vittoria in tasca. Alvaro Van Houten ha vinto, il pubblico ha vinto ma soprattutto ha vinto Streetambula. Noi non ci fermeremo mai, coming soon…
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Last modified: 4 Novembre 2013