Daniela Pes – Spira

Written by Recensioni

Un sogno in bianco e nero, elettronico e spirituale.
[ 14.04.2023 | Tanca Records | avant, electro, world ]

Un’esperienza straniante e al tempo stesso un’occasione per sentirsi in pace con se stessi. Una discesa agli inferi e risalita, una forma di preghiera, oscurità e luce, caos calmo e beat digitali. Il tutto ammantato dalle qualità vocali di una musicista a tutto tondo. Spira, debutto discografico di Daniela Pes, trentenne cantante strumentista e musicista elettronica, non lascia indifferenti e si candida a essere ricordato tre le migliori prove dell’anno.

La curiosità per questo progetto era davvero molta, considerata la produzione artistica e la partecipazione di Iosonouncane, che ha portato alla pubblicazione per l’etichetta da lui fondata e diretta, Tanca Records. E sono molte le affinità tra i due musicisti, a cominciare ovviamente dalle comuni origini sarde, dalla predilezione per un certo tipo di musica elettronica e dall’uso della voce come puro strumento musicale. Viene da leggere Spira quasi come una sorta di versione in controcanto di IRA – l’ultimo lavoro di Jacopo Incani – in cui nel primo la voce si dispiega liberamente, mentre nel secondo disco si muove quasi in levare.

***

Questo disco si compone di sette brani, nei quali i testi perdono d’importanza e diventano supporto vocale, costruiti in una sorta di lingua immaginaria fatta di vocaboli galluresi, frammenti di termini italiani e parole inventate, svincolati dall’ambizione del racconto, ma veicolo di emozioni.

È un flusso in cui immergersi e farsi rapire, chiudendo gli occhi e immaginando scenari cinematografici sospesi, in bianco e nero, sospinti da un canto che assume talvolta sembianze religiose e sciamaniche, talvolta la drammaticità di una canzone d’amore.

Bergman, Pasolini, Fellini, Lynch, che incrociano alcune linee del Battiato più sperimentale e di una tradizione popolare antica e al tempo stesso modernissima (penso per esempio al lavoro di Lucrecia Dalt e persino a rimandi del fado portoghese). Carme, il singolo che ha anticipato l’album, e il suo video confermano questo immaginario onirico ed elettrico. Tra gli altri pezzi, l’immersiva Ca Mira e Illa Sera, dove i beat elettronici diventano battiti cardiaci. Ora è recitazione in prosa e a chiudere i 10 minuti di A te sola, in cui tra i sintetizzatori fa capolino la chitarra e il canto diventa un’invocazione.

***

Realizzato in tre anni di lavoro, questo disco rappresenta per Daniela Pes la sintesi di un percorso artistico che parte da basi solide come la laurea in Canto Jazz al Conservatorio di Sassari e una borsa di studio ai Seminari Estivi di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, oltre a riconoscimenti prestigiosi, per virare verso orizzonti inesplorati e da scoprire.

Un album complesso, visionario, forse utopistico, che mette finalmente alla prova. Da ascoltare e sognare.

LINK

Facebook
Instagram
Spotify

SEGUICI

Web • Facebook • Instagram • Twitter • Spotify

Last modified: 18 Maggio 2023