Midwest folk punk dedicato a chiunque stia lottando con la propria identità di genere.
[ 05.03.2021 | Knifepunch | screamo, post-hardcore ]
Esordio decisamente bizzarro per i quattro di Palm Coast, Florida, che mettono insieme midwest emo, screamo, post hardcore e musica folk ora in chiave classica ora tendente al punk. Non un calderone confusionario ma una necessità compositiva utile a costruire atmosfere che uniscano la potenza della rabbia giovanile alla malinconia, ed il risultato è ai limiti della perfezione, almeno in questi termini.
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La voce di Brandon MacDonald è affascinante, bizzarra e trasandata tanto da darci le stesse sensazioni forti avute ascoltando Adam Haworth Stephens e Jeff Mangum ma riesce a mutare senza troppe difficoltà regalandoci variazioni sonore incredibili. Quando presenti con prepotenza le melodie sono tanto memorabili quanto la confusione voluta nei brani più potenti e deliranti con cambi spesso presenti dentro lo stesso brano, netti ma non abbastanza da creare spaccature antipatiche nell’ascolto e amalgamati dall’utilizzo, al fianco di chitarre e batteria, di strumentazione diversa come violini, tamburello, synth.
Provate a immaginare insieme Two Gallants, Neutral Milk Hotel e The Brave Little Abacus e fateli portavoce nella battaglia della causa LGBT. Un lavoro quasi senza punti deboli, se non la durata fin troppo ridotta per la moltitudine di contenuti soprattutto stilistici, ma anche un disco in grado di darci una botta di vita, un colpo al cuore che ci risveglia dal torpore e dalla tristezza pur non potendosi annoverare certo tra le uscite più solari dell’anno.
Il Midwest emo è riletto con nuova veste, un abito che gli ridona una bellezza che il tempo stava lasciando svanire forse sotto i colpi dell’abuso delle sue tematiche e della sua estetica. Una sorta di tentativo di revival che, in questo caso, non solo dimostra di funzionare ma sembra poter porre le basi sia per qualcosa di completamente nuovo e stimolante anche liricamente tanto quanto pare luminoso il futuro di questi Home Is Where.
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I Became Birds è opera troppo breve per trarre conclusioni ma non vediamo l’ora di scoprire cosa il futuro ci riserverà e come Brandon MacDonald, Trace George, Connor “Fat Slaps” O’Brien e Joe Gardella avranno intenzione di rifondare il Midwest emo nella speranza che non sia tutto qui ciò che gli Home Is Where avevano da dirci.
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Last modified: 13 Aprile 2021