Nonostante in Italia la Psichedelia e lo Space Rock di The Black Angels non abbiano ancora raggiunto il grandissimo pubblico, la band texana attiva da inizio millennio è ormai un punto di partenza obbligato per chiunque voglia cimentarsi con questa materia. Non sono esclusi i trevigiani New Candys che, in questo terzo album, mettono ancor più in mostra le loro contaminazioni e derivazioni che dal Texas si spostano allo Shoegaze britannico ma anche alla violenza Noise Pop newyorkese pur se mai con troppa foga. A tutto questo si aggiungono reminiscenze che vanno dal Rock sperimentale degli anni Sessanta fino ai deliri onirici dei primi Pink Floyd.
Bleeding Magenta non è, però, solo ispirato dalla musica del passato; a guardare la clip del singolo “Excess” o l’artwork rosso magenta, i ricordi non possono che volare ai tempi del primo Dario Argento o dell’ultimo Nicolas Winding Refn, quello da “Drive” fino a “The Neon Demon”, per intenderci, e lo stesso titolo dell’album sembra fare riferimento al colore predominante nei film splatter degli anni Settanta.
I New Candys si confermano come una della band più interessanti di quell’Italia che non ci sta all’omologazione commerciale, anche in antitesi al finto alternativo che da noi si chiama Indie ma che suona come Pop per chi si vergogna di ascoltare Pop. Non saranno maestri dell’innovazione, non saranno alla pari dei grandi della Neo Psichedelia ma di band come loro abbiamo un disperato bisogno.
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Last modified: 18 Febbraio 2019