Se scappi potrai trovare di meglio oppure soffrire in eterno, se resti non hai mai capito un cazzo della vita. Vorrei scappare ma non posso.
Nicolò Carnesi decide di prendere per il culo la musica italiana, freddo cantante con il sorriso beffardo di chi sa dove andare a colpire, il suo fendente affonda sempre nel punto esatto, un colpo da maestro. Perché il suo album Gli Eroi non escono il Sabato (arriva dopo un singolo e un ep) non garantisce mai stabilità emotiva, il sound introverso spezza l’equilibrio tra dover essere cortesi e diventare giustamente stronzi. Forsennato nei ritmi modernizzati da cantautore degli anni zero, venditore sperimentale di gioia e dolore, la rivoluzione la lasciamo fare a chi ormai non ha più niente a cui pensare, a chi prega per un mondo maledettamente migliore. Per noi è già tanto farsi sentire almeno una volta nella vita. Undici canzoni diverse tra loro, vorrebbe pietrificare tutto in Medusa sospinto da un energica voglia di scappare lontano per poi non tornare più. Poi veste il cuore di sentimento in Forma Mentis, cerchiamo uno spazio e facciamolo nostro, nessuno deve vedere cosa siamo in grado di sognare io e te. La musicalità prende una posizione importante, le note devono appartenere alle parole e Carnesi decide come un arbitro severo le sorti della partita.
Ci vedo dentro la vena irriverente e presuntuosamente bella di Ivan Graziani, ne sono certo, dal primo accenno di chitarra Ivan è tornato vivo, e non è roba da poco. Nicolò Carnesi travolge tutto quello dinanzi a se, impatto immediato per uno dei migliori cantautori dei nostri tempi, Brunori trema, suda freddo, teme il confronto. E’ arrivato quello che tutti noi volevamo? Abbiamo di certo bisogno di un Kinder cereali all’amianto. Sicuramente, ma preferisco la sua voce ondeggiare sulle note di un lento e incisivo piano in Penelope, Spara!, le corde metalliche della chitarra fanno sanguinare e non poco le mie mani. Io mi lascio violentare dai sogni, ne ho avuto il coraggio e adesso pago il conto. Gli Eroi non escono il Sabato imprime lacrime di felicità su una situazione troppo amara da ingoiare, Carnesi canta la vita come dovrebbe essere cantata senza fronzolini stupidi e superflui. Siamo grandi e grossi per capire che Nicolò Carnesi ha grande talento e canzoni per tutti quelli che le sappiamo apprezzare, è presto per santificarlo ma il disco è una bomba.
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Last modified: 18 Aprile 2012
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