Ho sempre avuto un legame speciale con il sound dei The Marigold, quella cupezza dark wave figlia dei miei insistenti ascolti, un amore sincero al quale non posso tirarmi indietro. E non lo farò di certo adesso. Non li ho mai cercati in verità, sono arrivati a rendere omaggio al genere più suggestivo del mondo. Io li amo per questo. Dopo tre dischi elogiati dalla critica e non solo, i The Marigold decidono di ristampare il loro pezzo forte Tajga (terzo album) accompagnato da un EP Let the Sun in collaborazione con Alessandra Gismondi presa in prestito dai Pitch, una nuvola nera inizia lentamente a coprire il cielo. Poi la pioggia.
Quattro pezzi, l’inedito Let the Sun e tre brani ripresi dalle ultime live performance della band, Degrees, Exemple de Violence e Erotomania, tutto ancora fuori per Deambula Records / Acid Cobra. Ho perso il sapore della primavera fresca d’ingresso durante gli ascolti dell’EP dove Let the Sun sarà per la novità, sarà per la bellezza riesce a cambiare la stagione del mio umore mettendolo a proprio agio con la persona che effettivamente vorrei essere, non afferro mai il vortice delle chitarre, le voci si mischiano in un mix di dolore e piacere. Tanti sussurri scavano solchi indescrivibili. Poesia del genere. Ritmica forsennata.
Oggi non ho voglia di piangere, mi trattengo, devo uscire. Poi avanzo con i brani live, poca la differenza con le studio version, lo spessore che divide i The Marigold dalle altre band inizia ad alzarsi parecchio, niente è per caso, alla fine tutti i nodi vengono inevitabilmente al pettine. Un Requiem dark inneggiante alla musica “sincera” dove i The Marigold giocano un ruolo fondamentale tra sacro e profano, musicisti e musicanti di questo nuovo tassello della sempre più importante new wave italiana. Siamo tutti malati, cerchiamo una cura. Sarà magari questa?
Stiamo a guardare, in fondo non ha mai venduto un cazzo la new wave.
Acid Cobra deambula records Let the Sun The Marigold
Last modified: 28 Marzo 2012
Good!!!!!!!!!!