I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
ANXIOUS WAVE – LIVE FROM THE POISON FACTORY
[ 02.09.2022 | hardcore punk, noise | USA | Nefarious Industries ]
Suono granitico, voce sguaiata, attitudine 100% punk: il nuovo disco del quartetto di Providence lascia da parte ogni fronzolo e suona marcio e diretto, una vera scheggia impazzita di puro rumore.
Il basso penetrante con cui si apre Void Boyz è davvero irresistibile, mentre le aperture melodiche vagamente ballabili di Mirror Bed strizzano l’occhio a una certa estetica art punk.
La chiusura mefistofelica affidata a Wings Beneath the Whine conclude degnamente un disco breve ma intenso (cit.), una botta di adrenalina che vi farà fomentare alla grande.
COMPRO ORO – BUY THE DIP
[ 02.09.2022 | jazz, psych, experimental | Belgio | Sdban ]
Quello del gruppo belga dal curioso moniker è un viaggio sonoro tremendamente affascinante e ricco di influenze tra le più disparate, vale davvero la pena addentrarvisi con rilassatezza e curiosità.
Definire il sound di questo disco rischierebbe di catalogare un qualcosa che è stato concepito nella maniera più free form possibile, anche perché le etichette da utilizzare per descriverlo sarebbero più o meno infinite: Ethio e Latin jazz, psichedelia, world music, funk, e si potrebbe continuare ancora a lungo.
E, se tutto questo non vi ha ancora convinto, mettete su un brano come Lament e provate a non restarne ammaliatə: impossibile, vero?
DEAD RABBITS – A DIFFERENT PLACE
[ 02.09.2022 | psych, shoegaze | UK | Fuzz Club ]
Il quintetto di Southampton torna dopo una lunga assenza e lo fa con un lavoro che riprende più o meno pedissequamente il filo del discorso interrotto qualche anno fa. Il sound della band in tutto questo tempo non è cambiato e probabilmente va anche bene così, non bisogna per forza essere chissà quanto originali per fare della buona musica.
La matrice sonora si regge sull’equilibrio tra psichedelia e shoegaze, il tutto accompagnato da un certo gusto per la melodia e qualche passaggio vagamente Britpop disseminato qua e là.
L’impressione è che il meglio arrivi quando i Dead Rabbits ci danno dentro con le valvole, vedi brani come Slowdown e When the Sun Goes Down, con quest’ultima che, immersa in un tripudio di distorsioni, è la miglior chiusura possibile a un disco assolutamente godibile.
FLASH – S/T
[ 02.09.2022 | punk, hardcore | Spagna | La Vida Es Un Mus ]
Tutta l’energia primordiale del punk mista all’incredibile unicità dell’attitudine basca: poteva non uscirne un disco al fulmicotone? Domanda retorica, lo sappiamo.
Non c’è un solo attimo di respiro nei quasi 19 minuti di quest’album, caratterizzati da una irruenza e immediatezza totali a cui è inutile tentare di opporre qualunque tipo di resistenza: undici brani su cui pogare e sudare, che effettivamente è una delle cose più belle da fare al mondo (si intende proprio il farle insieme, ché sudare e basta mica tanto).
Volete un paio di highilights? La terremotante apertura con Nazkauta Nitxiok e le chitarre dal retrogusto indie rock di Bihotz Gorrak. Godimento assicurato.
ALL STRUCTURES ALIGN – DISTANCE AND DEPARTURE
[ 16.09.2022 | math rock, post-rock | UK | Wrong Speed ]
Il nuovo progetto di Tim e Adam Ineson arriva già al secondo capitolo della sua discografia nel giro di pochi mesi. Già membri dei Nub, band che nei ‘90 era arrivata a pubblicare per Rough Trade ma che non riuscì mai davvero ad esplodere, i due fratelli sono tornati con un progetto che rielabora in maniera personale e sui generis le loro radici musicali.
La cosa migliore di questo disco è che per sound ed estetica sembra essere uscito nel 1998, eppure riesce egregiamente nell’intento di non suonare datato, anzi.
Dream of Rigs è forse il brano che condensa meglio le varie anime del suono della band (dal post-rock al post-hardcore, passando per il math rock), ma degne di nota sono anche le fascinazioni vagamente emocore di Crown Rockets.
Un bel ritorno al… presente.
DISCO DOOM – MT. SURREAL
[ 16.09.2022 | indie rock, experimental | Svizzera | Exploding in Sound ]
Salita alla ribalta per aver accompagnato più di una volta i Built to Spill in tour negli anni passati, la band di Zurigo torna con un nuovo album dopo un’attesa lunga ben otto anni.
In realtà, qualità della proposta e longevità del progetto (il disco d’esordio è uscito ben dodici anni fa) certificano che i Disco Doom sono molto più che una mera band di supporto. Il loro indie/alt rock a tinte sperimentali è intrigante e peculiare, e in brani come la title track si avverte una certa attitudine à la Sonic Youth che non può che essere apprezzata.
Forte di un refrain melodico e accattivante, Rogue Wave è probabilmente il brano più accessibile e canonico del lotto, mentre è in pezzi come Prolog e la conclusiva Clic Clac che la non convenzionalità del suono della band raggiunge il proprio apice.
Un disco apparentemente semplice ma che in realtà è tutt’altro che immediato, e probabilmente è proprio in questo che sta la sua forza.
ELIZABETE BALČUS – HOTEL UNIVERSE
[ 16.09.2022 | avant-pop, experimental | Lettonia | Mothland ]
Già membro della band indie folk dei Sus Dungo, da qualche anno Elizabete Balčus si è messa in proprio e quello appena pubblicato è il secondo lavoro della sua carriera da solista.
Quello di Hotel Universe è un suono al tempo stesso pop e sperimentale, raffinato e ipnotico. Ed anche onirico, come nel caso di Get Naked, brano che si adagia su un sax suadente e su linee vocali evocative e distanti.
Le incursioni elettroniche di Narcissism Purgatory e le sensazioni liquide sprigionate da Until You’re Flesh Free mostrano tutta la ricca e colorata vena creativa dell’artista lettone, che si candida ad essere una delle artiste più interessanti della scena art pop/sperimentale contemporanea.
FAKE PALMS – LEMONS
[ 16.09.2022 | post-punk, indie rock | Canada | Hand Drawn Dracula ]
In bilico tra post-punk e indie rock, il sound sbarazzino dei Fake Palms è un vero toccasana per chi vuole un ascolto piacevole e non troppo impegnato. Le ritmiche sempre coinvolgenti e le chitarre spesso graffianti sono due delle peculiarità principali del terzo disco della band canadese, che mostra anche una certa capacità di scrivere melodie accattivanti (vedi un brano come Satellite).
Visions, col suo groove irresistibile e il suo ritornello quasi antemico, è sicuramente uno dei brani più esaltanti e divertenti dell’album, a dimostrazione che la lezione di band come i Parquet Courts è stata imparata molto bene.
Se qualcun* è alla ricerca di un disco preso bene e spensierato, non se lo faccia sfuggire.
RL – BE TRUE [EP]
[ 23.09.2022 | cantautorato, indie rock | USA | Lauren ]
La cantautrice californiana – al secolo Rachel Kelly – torna con quattro nuovi brani, una manciata di pezzi brevi ma contraddistinti da un gusto per la melodia davvero invidiabile.
La title track, caratterizzata da un refrain irresistibile e un ritornello pop impreziosito da chitarre e tastiere, è un vero gioiellino a metà tra cantautorato e indie rock, mentre Feels Real è il pezzo che mette maggiormente in risalto la vena cantautorale della musicista di Los Angeles.
Ascoltatelo in camera durante un pomeriggio noioso, è molto probabile faccia del bene al vostro cuore.
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Last modified: 31 Ottobre 2022