Un concerto degli Zen Circus è sempre un buon concerto, questo ormai è assodato, non c’è scusa che regga, l’orecchio vuole sempre la sua parte. Il mio ne ha già sentite troppe. Questa volta allo Zu:Bar di Pescara c’erano tanti piccoli piacevoli motivi per andare, location a portata di mano, venerdì sera e Zen Circus freschi di nuovo album. Loro si sa, dal vivo sembrano punkettoni casinisti ma sono pur sempre la migliore band italiana del momento, i loro pezzi profumano sempre di freschezza, la voglia certamente mi spinge ad osservarli ogni benedetta volta con attenzione maniacale. “Nati per subire” il loro ultimo disco raffigurava perfettamente la gran parte dei presenti insofferenti quella sera, tipi strani non del settore che in nessuna maniera riuscivo a collocare, eppure la discoteca c’era il giorno dopo (o prima?!), o forse Zen Circus assomiglia vagamente a qualcosa dell’ambiente house music tirando un tranello ai consumatori ignari della serata? Mah, mi consolo nel vedere gli scatenati (veri ma pochi, e ce ne sarebbe bisogno…) fans pogare e cantare sotto il palco, loro si che meritano rispetto a dispetto di un acustica orribile e un ambientazione noir forse non proprio adatta ai colori dell’indie rock, una bara saldata con zinco scadente e cerimoniata in maniera maldestra. Fortuna che le birre non mancano mai e la serata scivola liscia come non mi sarei mai aspettato visti gli acidi contorni con i quali mi ero in precedenza confrontato. La scaletta inevitabilmente comprende tutto il nuovo disco ed immancabili pezzi che hanno fatto la storia della band che registrò un disco con Brian Ritchie, ma questo ovviamente lo sapete tutti.
Concerto di qualità per aridi orizzonti senza vie di scampo, iniziative che andrebbero supportate e moltiplicate per un educazione musicale nostrana ai limiti del collasso. Avete voglia di vomitare? Oppure ne avete abbastanza e cercate di alzare nuovamente quella testa troppe volte schiacciata?
Il sentimento alternativo chiede rivoluzione per non lasciarsi sempre sovrastare da situazioni indigeste, nel bene e nel male è stata una bella serata. Almeno per una volta abbiamo provato a farci sentire…
Last modified: 28 Dicembre 2011